Cosentino (AVS): Cassazione blocca il Dl Sicurezza. Ennesima conferma della deriva della Destra.

Il Decreto Sicurezza viola la legalità con aggravanti ingiustificate. Così la Corte di Cassazione fa a pezzi il fiore all’occhiello dell’asse Meloni-Salvini-Piantedosi, sottolineandone il carattere reazionario e la mancanza dei requisiti di necessità e urgenza.
Una bocciatura senza appello che non manca di sottolineare l’eterogeneità scomposta del decreto, che si occupa indistintamente di terrorismo, mafia, beni confiscati, sicurezza urbana, tutela delle forze dell’ordine, ordinamento penitenziario, coltivazione della canapa etc. Chi più ne ha, più ne metta insomma. Al netto dei vizi di contenuti e forma, il Dl è l’emblema della pericolosa deriva imboccata dalla destra. Non ci stancheremo di ribadire quanto, con queste norme, si rischi di andare verso uno Stato di Polizia. Basti pensare che gli agenti e i militari indagati o imputati per abusi avvenuti durante il servizio non saranno sospesi, e lo Stato sosterrà le loro spese legali. Inaccettabile in un Paese che ha visto vicende come quelle di Federico Aldrovrandi o Stefano Cucchi.

Fermare questa deriva deve essere la parola d’ordine per uno Stato che voglia definirsi ancora democratico.

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