Al via la prima edizione della Manifestival
Corbyn, Mélenchon, Montero, van Aken alla festa del quotidiano il Manifesto
“Il mondo al tempo di Gaza” dal 10 al 12 ottobre a Roma
Roma, 20 settembre 2025 – Ci saranno Jeremy Corbyn (Your party), Jean-Luc
Mélenchon (La France Insoumise), Irene Montero (Podemos) e Jan van Alken (Die Linke) alla prima edizione de La Manifestival che dal 10 al 12 ottobre attraverserà il quartiere Garbatella, a Roma. Nell’anno dell’80esimo anniversario della Liberazione dal nazifascimo e in vista del 55esimo compleanno del quotidiano, il collettivo del Manifesto lancia la sua prima rassegna culturale. Il festival è stato ideato e promosso dalla redazione del giornale per restituire a una platea più larga dei suoi lettori parte del complesso patrimonio di conoscenze e relazioni accumulato dal quotidiano nella sua lunga storia.
«In oltre mezzo secolo di vita, il manifesto ha organizzato praticamente di tutto, compresi un paio di partiti e grandi manifestazioni – dice il direttore Andrea Fabozzi – Eppure un festival internazionale gratuito e aperto non lo avevamo ancora fatto. Siamo emozionati e siamo felici di esserci riusciti, perché la dimensione di bene comune è quella nella quale più ci ritroviamo. Siamo una cooperativa, il giornale è di proprietà dei giornalisti e dei tecnici che ci lavorano, non abbiamo altri padroni. Cerchiamo ogni giorno di essere all’altezza di un compito grande per un giornale indipendente: provare a cambiare il mondo mentre lo raccontiamo. Per questo abbiamo bisogno delle nostre lettrici e dei nostri lettori. Speriamo di incontrarne tanti e nuovi nella manifestival».
La prima edizione de La Manifestival porterà tra le strade dello storico quartiere capitolino della Garbatella incontri, mostre, approfondimenti, musica e spettacoli, grazie al contributo di ospiti internazionali e artisti e con la redazione del manifesto. Racconteremo le guerre in corso, i fenomeni migratori e le possibilità di riscatto per una società più giusta
e inclusiva. Il festival sarà anche un’occasione di confronto con la comunità larga del manifesto per cercare risposte alle grandi questioni dell’attualità radicalmente diverse da quelle che oggi ci vengono imposte. Non mancheranno, infatti, momenti di incontro tra il collettivo del manifesto e i lettori.
«Il confronto, lo scambio, il flusso di comunicazione continuo con i lettori è un elemento costitutivo della storia del manifesto – afferma Micaela Bongi, vicedirettrice del quotidiano – Che è parte del mondo largo della sinistra sul quale il nostro quotidiano mantiene sempre finestre e porte aperte. Niente chiusure, dunque, e niente settarismi ma nuove domande che non hanno bisogno di risposte apodittiche ma di angolature ampie, originali, sorprendenti. La Manifestival ci permette di farci queste domande e di cercare queste risposte insieme condividendo uno spazio fisico, e mentale, che ci aspettiamo sarà ricco di sollecitazioni. E anche di emozioni».
Il mondo al tempo di Gaza
“Il mondo al tempo di Gaza” è il titolo di questa prima edizione de La Manifestival. La prima giornata sarà interamente dedicata al genocidio in corso a Gaza, con un focus sulla questione palestinese anche nel resto del fine settimana.
«Non potevamo che partire da Gaza. Dal genocidio commesso da Israele davanti al mondo intero, dalla pulizia etnica e deumanizzazione dei palestinesi, dai crimini di guerra del governo Netanyahu su cui la comunità internazionale ha taciuto per due anni – dice Chiara Cruciati, vicedirettrice del manifesto – La giornata dedicata alla Palestina nasce dal lavoro quotidiano di racconto e analisi che caratterizzato da sempre il nostro giornale. La questione palestinese, a cui il 6 giugno scorso abbiamo dedicato un’edizione speciale con il titolo lo speciale “Questo è Gaza”, ha sempre superato i suoi confini, è un paradigma che ci aiuta a leggere la nostra società. Ce lo dicono le piazze, gli scioperi e la mobilitazione globale di questi due anni e ce lo dicono le misure di repressione del dissenso assunte dai governi europei e dagli Stati uniti».
Dopo l’inaugurazione de La Manifestival (con i saluti del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, del rettore di Roma 3, Massimiliano Fiorucci, del presidente dell’VIII municipio, Amedeo Ciaccheri, da Legacoop Nazionale e del direttore del manifesto, Andrea Fabozzi), Ghassan Abu Sittah, chirurgo in diversi teatri di guerra, tra cui Gaza, e docente all’università di Glasgow e Raji Sourani, avvocato e direttore del Centro palestinese per i diritti umani, con Chiara Cruciati, vicedirettrice del manifesto, racconteranno cosa accade in Palestina in Prima e dopo Gaza (Teatro Palladium, venerdì 10, ore 16). A seguire Michele Giorgio, corrispondente del manifesto da Gerusalemme dialogherà con Sahar Francis, avvocata palestinese e già direttrice dell’Addameer Prisoner Support e Neve Gordon, docente di diritto internazionale alla Queen Mary University durante Dalla Striscia alla Cisgiordania: Palestina negata (Teatro Palladium, venerdì 10, ore 19.15). In serata (ore 20.30, Villetta Social Club) lo spettacolo di Eva Cambiale Racconta Palestina: l’attrice farà risuonare le voci delle persone di Gaza accompagnata dall’oud del musicista palestinese Tareq Abu Salamah. Come la stampa nazionale e internazionale ha raccontato la questione palestinese fino ad oggi? Se ne parlerà in Il giornalismo ai tempi del genocidio (sabato 11, ore 16, Teatro Palladium): Lucia Goracci, inviata del Tg3 dialogherà con Orly Noy, giornalista della rivista israeliano-palestinese +972mag e attivista del partito politico palestinese Balad, Lenaig Bredoux della testata francese Mediapart e Cyrus Salimi-Asl del quotidiano anticapitalista tedesco Neues Deutschland. Nel contesto attuale, tra giornalisti embedded e visti negati, come si racconta una guerra? Lo spiegheranno domenica 12 Alberto Negri e Sabato Angieri del manifesto durante Inviati di guerra (ore 19, Villetta Social Lab). Le immagini hanno un ruolo fondamentale per far comprendere i costi umani dei conflitti. Il genocidio dei gazawi ha segnato un punto di svolta nell’etica del fotogiornalismo. Ne discuteranno le photoeditor Nora Parcu e Veronica Daltri con Roberto Ciccarelli della redazione del manifesto durante Etica e immagini (sabato 12, ore 22, La Mescita).
Tempi moderni
L’avanzata dei governi di destra con programmi xenofobi e neoevangelici impone una riflessione alle sinistre globali. Durante La Manifestival si incontreranno gli esponenti dei partiti di sinistra europei per provare a trovare una risposta politica e di massa all’ondata neoconservatrice. Jeremy Corbyn (Your party), Jean-Luc Mélenchon (La France insoumise), Irene Montero (Podemos) e Jan van Aken (Linke) ne discuteranno durante Contrattacco, quale sinistra davanti all’onda nera (domenica 12 ottobre, ore 16.30, Teatro Palladium) con il direttore del manifesto, Andrea Fabozzi e la direttrice di Radio Popolare, Lorenza Ghidini. Di destre globali si parlerà anche nell’appuntamento con gli editorialisti del manifesto, Marco Bascetta e Mario Ricciardi durante Liberalismo e neofascismi (venerdì 11, ore 20.45, La mescita). Non poteva mancare un focus sulla presidenza di Donald Trump: i corrispondenti dagli Stati Uniti del manifesto, Marina Catucci e Luca Celada riannoderanno il filo di quanto sta succedendo nell’ex democrazia al di là dell’Atlantico durante Usa: anatomia di una sovversione (sabato 11, ore 19.30, La Mescita). Intanto in Italia il centrosinistra cerca di trovare unità per contrapporsi al governo Meloni. A che punto sono? Faranno un quadro Adriana Pollice e Andrea Carugati, della redazione politica del manifesto con Daniela Preziosi del quotidiano Domani in Tra centro e sinistra (domenica 12, ore 19.45, La mescita). Uno sguardo anche a quanto accade nei rapporti internazionali. Il nuovo corso mondiale ha accantonato l’obiettivo di combattere la catastrofe climatica come una priorità. Se ne parlerà durante Cina, Usa, Europa: che fine ha fatto la transizione verde (sabato 11, ore 16.15, Biblioteca Moby Dick) con Chiara Campione, direttora Greenpeace e Simone Pieranni, giornalista e scrittore esperto di Cina, moderati da Giovanna Branca, il manifesto. Durante l’incontro sarà proiettato il documentario sulla crisi climatica Il prezzo che paghiamo, prodotto da Greenpeace Italia e ReCommon, realizzato dal collettivo FADA e diretto da Sara Manisera.
Diritti e mobilitazioni
Per tentare di fermare le migrazioni, il governo ha ingaggiato una fallimentare lotta contro i “trafficanti” ma spesso a farne le spese sono i rifugiati. Ne discuteranno Maysoon Majidi, attivista e artista curdo-iraniana, Mahamat Daoud, Refugees in Libya e il presidente nazionale dell’Arci Walter Massa, moderati da Michele Gambirasi del manifesto, durante Oltre la frontiera (sabato, ore 15.30, Villetta Social Lab). Il piano per i respingimenti e i centri di detenzione in Albania voluti dall’esecutivo, sono stati bocciati più volte dalle corti italiane e internazionali, suscitando l’ira della maggioranza contro i giudici. In Non si tratta dello straniero. Lo scontro su diritti e garanzie (sabato 11, ore 18, Biblioteca Moby Dick) Silvia Albano, giudice e presidente di Magistratura democratica e Luigi Ferrajoli, filosofo ed ex docente Roma 3, moderati da Giansandro Merli, del manifesto, ne parleranno con i lettori. Il lavoro povero e intermittente non è un destino. I lavoratori che si organizzano lo dimostrano e questo vale anche per i colossi della tecnologia. L’argomento sarà affrontato da Chris Smalls, sindacalista e fondatore Amazon Labor Union che ha guidato i lavoratori del magazzino Amazon JFK8 di Staten Island nella storica votazione per la sindacalizzazione, e Fabrizio Russo, segretario nazionale Filcams Cgil, moderati da Luciana Cimino, il manifesto, durante Davide contro Golia: battaglie sindacali nelle big tech (sabato 12, Teatro Palladium, ore 18.30). L’ansia è una delle conseguenze del clima di competizione indotto dal liberismo, ne soffrono soprattutto i più giovani. A Diritto a stare bene, per tutti (venerdì 10, ore 18 Villetta Social Lab) si parlerà della campagna Coop “Dire fare amare” per l’educazione scolastica alle relazioni e della raccolta firme “Diritto a stare bene” per un servizio pubblico di psicologia. Con Maura Latini, presidente Coop Italia , Francesco Maesano, giornalista Tg1/coordinamento Diritto a star bene e Alessandra Pigliaru, il manifesto.
La nave corsara: parliamo del manifesto
Il quotidiano raccontato da chi lo ha fondato e da chi continua ogni giorno a portarlo in edicola. Lo sguardo del nostro collettivo sulle notizie: due caporedattori del manifesto, Giulia Sbarigia (Europa/esteri) e Rocco Vazzana (politica e società) ci conducono, in modo interattivo, nelle prime pagine dei quotidiani nazionali con le principali notizie dall’Italia e dal mondo. Rassegna stampa (domenica 12, ore 9 Casetta Rossa). Il manifesto è molto più della sua redazione, è soprattutto la sua comunità di lettori e lettrici: della fase politica in corso e del ruolo del quotidiano ne parleremo durante un’ Assemblea di lettor*, collaborator* e giornalist* (domenica 12, ore 10 Casetta Rossa). Quest’anno ricorrono i cento anni dalla nascita di uno dei fondatori del giornale, Luigi Pintor, che abbiamo ricordato con un inserto speciale “Essenzialmente Pintor”. Della sua figura ne parleranno durante Cento anni di Luigi Pintor (domenica 12, ore 12.15 Biblioteca Moby Dick) Andrea Fabozzi, direttore del manifesto, Massimiliano Smeriglio, assessore alla Cultura di Roma Capitale, Francesca Borrelli, Responsabile Alias domenica, Tommaso Di Francesco, già condirettore del manifesto, Davide Luccini, curatore della mostra “Luigi Pintor 25”. Cinquantacinque anni dopo aver dato vita all’avventura corsara del quotidiano, Luciana Castellina dialoga con le vicedirettrici del manifesto, Micaela Bongi e Chiara Cruciati, durante Una vita comunista (sabato 11, ore 20.30 Teatro Palladium).
Corpi, suoni, risate
Lo sviluppo tecnologico non è una linea retta. Delle implicazioni dell’Ia ne parleranno il Collettivo N.i.n.a (Beatrice Gobbo e Simone Renza) con Mema, l’Ai del manifesto (Matteo Bartocci, Guido Vetere, Robert Alexander) durante Intelligenze artificiali: macchine di potere, macchine di comunità (sabato 11, ore 19 Villetta Social Lab). L’Ia si è affacciata anche nelle relazioni, sentimentali e d’amicizia. Dei suoi usi, tra solitudini, fragilità e amori digitali parlano Alessandra Pigliaru e Shendi Veli, del manifesto, in Cuore e algoritmo (domenica 12, ore 18 Villetta Social Lab). L’uso della scienza sui corpi, tra biotecnologia, sperimentazioni postumane e performance artistiche è al centro di Cambiare corpo, tra arte e scienza (venerdì 10, ore 21.45 La Mescita), un dialogo tra Arianna Di Genova e Andrea Capocci, del manifesto.
I corridoi dei palazzi di giustizia, di questure e procure, raccontano la società nelle sue pieghe giudiziarie. Di questi luoghi, tra l’attualità della cronaca nera e i racconti dei romanzi, parlano Mario Di Vito e Guido Caldiron, del manifesto, in Il noir e la nera (sabato 11, ore 21 La Mescita). Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, ed Eleonora Martini, del manifesto, dialogano in Carcere e cantastorie (domenica 12, ore 18.45 La mescita). Di fenomeni underground, musica e culture dai margini parlano Alberto Piccinini e Giuliano Santoro, il manifesto, con Castro X (Ak47) in Dalle controculture alla trap (domenica 12, ore 20 Villetta Social Lab). Durante il pranzo di domenica ci sarà Guido Farinelli, storico dell’alimentazione, con lo spettacolo Forchetta e martello (domenica 12, ore 14 Casetta Rossa), un viaggio tra cibo e lavoro che ha segnato la storia del movimento operaio e contadino. In scena anche Arturo Cirillo e Marche Teatro con Scende giù per Toledo (domenica 12, ore 21 Teatro Palladium), la travolgente invenzione letteraria di Giuseppe Patroni Griffi su un travestito napoletano, emblema di stravaganza e fragilità. Per le vie del quartiere che ospita il festival accompagnano i lettori Francesca Romana Stabile, docente Roma 3 e Claudio D’Aguanno giornalista, durante Alla scoperta di Garbatella (domenica 12, ore 15 Casetta Rossa) passeggiata tra i lotti discutendo di architettura e storia, letteratura e cinema, sport e altro. Anche nei tempi disastrati che viviamo, la satira ha un suo spazio. Zerocalcare, fumettista, e Paola Michelini, attrice, dialogano moderati da Lucrezia Ercolani, il manifesto, durante Ridere alla fine del mondo (domenica 12, ore 19 Teatro Palladium).
ManiFeste!
Concerti, musica e dj set accompagnano la tre giorni de La Manifestival. Giancane suona accompagnato dai disegni di Maicol&Mirco in Come un Giancane in chiesa (venerdì 10, ore 21.30 Villetta Social Lab). Percussioni, synth e chitarra si fondono nella voce melodiosa di Lili Refrain con Rituali sonori per tempi disastrati (sabato 11, ore 21.30 Villetta Social Lab). Alla console Malafama, Marco Boccitto, Don Pasta e La Diferencia durante Infestante: una sonora manifesta (venerdì 10, ore 22 circolo Arci Angelo Mai).
Piccoli lettori
Per i bambini dai 6 anni in su, due appuntamenti con il laboratorio Lasciamo in pace i bambini sulle tavole di Maicol&Mirco a tema guerra, condotto dal vignettista in collaborazione con Artivismo (venerdì 10, ore 18 e sabato 11, ore 16.30 Villetta Social Lab)
Mostre
Tutti i giorni, tutto il giorno, tre esposizioni nel quartiere sui temi che hanno sempre caratterizzato il manifesto.
Archivio manifesto reloaded – Nove artisti contemporanei reinterpretano l’archivio fotografico del quotidiano attraverso manifesti affissi per le strade di Garbatella
Facciamo pace? – A Villetta Social Lab le tavole originali del fumettista del manifesto Maicol & Mirco sui temi della guerra e della pace
Luigi Pintor 25 – Alla biblioteca Moby Dick venticinque manifesti originali ispirati da venticinque editoriali di Luigi Pintor, a cura di Davide Luccini
Informazioni
Tutti gli eventi sono a ingresso libero, fino a esaurimento posti.
Per i talk al Teatro Palladium: si entra fino a 5 minuti prima dell’inizio; saranno disponibili traduzione simultanea e Lis.
La serata all’Angelo Mai (venerdì 10, ore 23-3) è a ingresso gratuito con tessera Arci
Durante il festival sarà possibile mangiare:
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Casetta Rossa (ore 13-14.30 e 20-22.30). Per info e prenotazioni: 0689360511
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Villetta Social Lab (dalle ore 20). Per info e prenotazioni: +39 333 596 9954
UFFICIO STAMPA
Luciana Cimino +39 333 632 7955
Michele Gambirasi +39 392 507 3343
Martino Matarazzo +39 334 733 9149
Albertina Sanchioni +39 348 450 0663
Per accrediti al festival: stampa@ilmanifesto.it
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Per Contrattacco, quale sinistra davanti all’onda nera con Jeremy Corbyn, Your party, Jean-Luc Mélenchon, La France insoumise, Irene Montero, Podemos e Jan van Aken, Link è necessario un accredito separato con oggetto specifico entro e non oltre le ore 12 di domenica 12 ottobre.
L’ufficio stampa è a disposizione per concordare interviste con gli ospiti, previa disponibilità degli interessati.
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Il festival si svolge nel quartiere di Garbatella, raggiungibile mediante:
– bus: N° 716, 715, 792, 679, 23 fino alle ore 23.30 circa. A seguire presente linea notturna N716
– metro: linea B, fermata Garbatella. La linea B si connette con la linea A nella stazione di Termini. La linea A si connette con la linea C nella stazione di San Giovanni. Il servizio è operativo dalle 5.30 alle 23.30 con prolungamento il venerdì e il sabato fino all’1:30. In caso di disservizi sono presenti linee autobus sostitutive
– taxi: 063570 – 06551 – 060609 (e molte altre)
– Monopattino e bike sharing Lime, Dot e Bird
Se vai in bici puoi scaricare l’app Roma corre in bici per le informazioni su ciclabili e viabilità
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Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura è vincitore dell’Avviso Pubblico Roma Creativa 365.Cultura tutto l’anno in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
Il nuovo manifesto società cooperativa editrice / 06687191 / lamanifestival@ilmanifesto.it


