Vernissage a Roma presso la Galleria Apollina della mostra di Roberto Franchitti. Le sue sculture presentate per la prima volta nella Capitale.

Roma, 10 ottobre 2025 | Da sabato 11 ottobre, e fino al 17 ottobre, quel luogo in bilico tra galleria d’arte e salotto culturale che è la Galleria Apollina del Circolo dei Viaggiatori, nel cuore del quartiere Parioli in Via Antonio Bertoloni 45, sarà abitato dalle sculture senza tempo di Roberto FRANCHITTI, scultore e architetto che dà forma all’informe, romano ma dalle radici molisane, quel Molise spesso, e a torto, dimenticato. La mostra, dal titolo “I custodi della memoria”, promossa e sostenuta dall’Associazione culturale “Cultura è libertà”, è curata da Gina Ingrassia e organizzata da Inmagina con la collaborazione di Strati d’Arte.

L’inaugurazione di sabato è stata aperta  da un reading per arpa, con la voce narrante della stessa Gina Ingrassia e l’arpa e armonica a bocca del Maestro Gian Mario Conti.

Franchitti espone per la prima volta nella Capitale. Circa venti i pezzi presentati, alcuni molti grandi, alcuni abbinati a brani poetici o letterari, disseminati lungo il percorso espositivo esterno e interno e uniti da un filo narrativo che ripercorre l’attività scultorea di un’artista che si muove con agilità ed eleganza tra identità, memoria, radice, trasformazione. Sono opere concrete, solide, dense, talvolta monolitiche altre volte effimere e sfuggenti, che si muovono con grazia a indagare dimensioni dello spirito e dell’esistenza, sfiorano il mito, si vestono di atemporalità, si soffermano sui grandi interrogativi etici senza concedersi a banali o presuntuose soluzioni, cavalcano la storia, tessono relazioni con la società e la sua evoluzione e involuzione.

Tra i temi rivelati dalle sculture, potenti quelli della metamorfosi e della trasformazione che attraversano tutta l’opera di Franchitti, in modo evidente già a partire dall’utilizzo dei materiali che sono sempre di recupero (pelli, ferri arrugginiti, radici cortecce e legni…) non solo riportati a nuova vita, ma assunti nella categoria dell’Arte. Il tema della trasformazione torna poi anche a livello concettuale, sintetizzato (e in qualche modo sublimato) nella bellissima opera dedicata a Perseo/Medusa il cui significato profondo viene restituito in maniera multisensoriale: scultura, musica e letteratura si fondono in un dialogo suggestivo. La scultura si veste infatti del suono angelico di un’arpa, attraverso le abili dita del Maestro Gian Mario Conti, mentre la voce della curatrice, Gina Ingrassia, tesse storie classiche di metamorfosi e rinascita.

Entrando nello spazio della mostra – avverte Gina Ingrassia  il tempo si sospende, invitandoci a perderci in una dimensione a metà tra l’onirico e il fiabesco, dove il suono di mille voci tesse storie di carmi antichi. Le sculture esposte chiedono di essere ascoltate, testimoni di un mondo lontano dalle voci avvolgenti di sirene. Nelle sculture di Roberto Franchitti si mescolano culture e mondi, collettivi e immaginari. L’artista ammalia e sorprende, affascina e seduce. È tutto e il contrario di tutto, logica e contraddizione, il nero che diviene bianco, Oriente e Occidente, il nulla e il tutto, sussurro che grida, la vita e la morte”.

Mostra I Custodi della Memoria

Opere di Roberto Franchitti

A cura di Gina Ingrassia

Organizzazione Inmagina con la collaborazione di Strati d’Arte 

Dove Roma, Galleria Apollina – Via Antonio Bertoloni 45

Quando Inaugurazione sabato 11 ottobre ore 18.30 – Ingresso libero

Info Apertura al pubblico su appuntamento fino a sabato 17 ottobre

Per appuntamenti e informazioni info@inmagina.it  gina.ingrassia@libero.it

Ufficio stampa Diana Daneluz | dianadaneluz410@gmail.com – T. 339-5785378

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