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Cosentino (AVS): con la Giunta Rocca un cittadino su dieci rinuncia alle cure. Invertire la rotta per tutelare il diritto alla salute
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Cosentino (AVS): Referendum su Lavoro e Cittadinanza tappa fondamentale per diritti e democrazia.
Oggi, alle ore 17, presso Spazio Pubblico in via di Porta Maggiore 52 a Roma, si svolge l’assemblea del comitato Cgil di Roma e Lazio a sostegno dei referendum popolari 2025 sui temi del lavoro e della cittadinanza.
La data del voto non è stata ancora formalizzata ma i quesiti referendari appaiono chiari: dimezzare da 10 a 5 anni il tempo di residenza continuativa per richiedere il diritto alla cittadinanza; quattro quesiti promossi dalla Cgil per abolire il Jobs Act; porre fine ai licenziamenti ingiusti; superare la precarietà e fornire più tutele in caso di incidenti sul lavoro.
Come Sinistra Italiana Lazio diamo il pieno sostegno alla campagna informativa sui temi referendari ponendoci al fianco della Cgil e delle associazioni, dei movimenti e delle realtà che intendono dare il proprio contributo alla causa.
Abolire tali norme equivale al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro di milioni di cittadini e cittadine. Occorre adoperarsi per sensibilizzare sui temi e far sì che più persone possibile si rechino alle urne in modo da superare il quorum e dare una svolta in tema di tutele e diritti.
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75° Festival del cinema di Berlino: Reflection in a Dead Diamond il film in concorso con la co-produzione dell’italiana Dandy Projects di Simona Pelliccioli.
75° Festival del cinema di Berlino: Reflection in a Dead Diamond il film in concorso con la co-produzione dell’italiana Dandy Projects di Simona Pelliccioli
Il film è l’unico italiano in concorso al Festival del cinema di Berlino
C’è un po’ di Italia in concorso quest’anno ad uno dei più importanti Festival del cinema mondiale. Dandy Projects capitanata da Simona Pelliccioli è infatti co-produttore di uno dei titoli più attesi, il nuovo film del duo franco-belga Hèléne Cattet e Bruno Forzani “Reflet dans un Diamant mort”, proiettato ieri in anteprima mondiale.
Cosa valuta come produttrice quando sceglie una narrazione, quali sono per lei gli elementi che un film deve avere e per quale motivo ha scelto di produrre Reflection In A Dead Diamond?
“Il carattere distintivo. Hèléne (Cattet) e Bruno (Forzani) sono dei perfezionisti della messa in scena. Il nostro protagonista è un uomo anziano che si lascia travolgere dai ricordi di un passato da eroe impegnato nella salvaguardia del pianeta. Ma il mondo è cambiato, decaduto. Non sono più tempi del progresso e del bello che ha caratterizzato gli anni sessanta. Nell’intento un po’ meno film di genere il risultato è un sorprendente mix di elementi visivi e narrativi”.
Una lunga gavetta alle spalle fatta di numerose collaborazioni tra le quali ricordiamo “Che strano chiamarsi Federico!” ultimo film diretto da Ettore Scola con un team di lavoro, come ci dice lei, che non tornerà mai piu’, “La mia casa è piena di specchi” con Sophia Loren.
Alla domanda “Cosa rappresenta per lei la produzione di REFLECTION IN A DEAD DIAMOND?” Simona Pelliccioli risponde “rappresenta la prima co-produzione di Dandy Projects e per me il superamento di quei limiti che mi venivano imposti dal ‘sistema’ anche dopo anni di collaborazioni. Ho scelto di allontanarmi da quel sistema per camminare da sola. E sono arrivata fin qui”.
REFLECTION IN A DEAD DIAMOND presenta un cast internazionale che vede tra gli interpreti principali anche Fabio Testi, Yannick Renier oltre a Koen De Bouw e Maria de Medeiros.
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Vincitore della XXIII edizione del Palio poetico musicale teatrale ErmoColle, arriva a Fortezza Est dal 20 al 22 febbraio “Quell’attimo di beatitudine” di Christian Di Filippo: in scena un monologo/racconto sull’Uomo, la Fede e la società contemporanea.
Quell’attimo di beatitudine
Spettacolo vincitore della XXIII edizione del
Palio poetico musicale teatrale ErmoColle
Luci Adriano Antonucci
Musiche Elio D’Alessandro
Aiuto regia Viola Carinci
Assistente alla regia Celeste Tartaglia
Foto e video Giulio Maria Cavallini
Foto locandina Vincenzo Parlati
Produzione AMAranta Indoors
Fortezza Est
20- 21- 22 febbraio 2025 | h. 20:30
Vincitore della XXIII edizione del Palio poetico musicale teatrale ErmoColle, arriva a Fortezza Est dal 20 al 22 febbraio “Quell’attimo di beatitudine” scritto, diretto ed interpretato da Christian Di Filippo che porta in scena un monologo/racconto che ha come tematica l’uomo e la società contemporanea.
N vive in una Citroen Diana da dieci anni e passa le giornate a guardare la gente negli appartamenti del palazzo di fronte attraverso le loro finestre; Gente che vive all’insegna della normalità, tra Rai Uno e tavole sparecchiate. N scrive molte lettere. Le scrive anche per far sì che il quartiere venga tenuto in modo decoroso, apportandone migliorie, solo che nessuno si è mai accorto di lui.
Un giorno però, sentendosi tutti osservati, i condomini decidono di mandarlo via. A quel punto N brucia la sua macchina, mettendo in pericolo l’intero palazzo, venendo perciò accusato di omicidio doloso e infine arrestato. All’interno del carcere scopre di essere un santone in grado di curare i mali degli altri detenuti, e la sua cella si trasforma in un luogo di pellegrinaggio. Si parla dei suoi poteri anche fuori dal carcere, così da essere notato dal programma “Trovato”, che va in onda tutti i mercoledì su Rai1, che deciderà di ospitarlo in diretta, nel salotto della terza puntata, assieme al Papa.
Partendo dal teatro del drammaturgo inglese Alan Bennett e dalla sua “dissacrante” immediatezza, nasce Quell’attimo di beatitudine, un’indagine contemporanea sulla Fede e di come, al giorno d’oggi, persino questa venga usata (e abusata) per fini commerciali, in un’epoca – la nostra – in cui “lo sguardo non è mai libero. Sbatte sempre contro un cartellone pubblicitario in grado di prometterti la felicità”.
Cosa vuol dire essere santi oggi? Come e dove possiamo riuscire a trovare la fede oggi, se tutto sembra piegarsi a logiche di mercato? Lo spettacolo non offre risposta (anche perché il compito del teatro è quello di fare domande), e lo spettatore dovrebbe porsi la questione (o almeno si spera) in maniera onesta e libera da interpretazioni aprioristiche.
In Quell’attimo di beatitudine si affronta il tema della Bellezza: quella che potremmo scorgere se ci fermassimo a guardare le cose così come sono nella loro interezza, pur rischiando di risultare Strani o Diversi agli occhi degli altri. È un monologo in continuo contatto col pubblico, in cui ogni forma di quarta parete viene abolita e tutto quello che accade di sera in sera, diventa drammaturgia utile allo spettacolo: Un rumore, una mosca che passa casualmente sulla scena, uno sguardo particolare, diventando essenza di ciò che il protagonista incarna: Un uomo nel presente.
Il linguaggio utilizzato, in grado di restituire allo spettatore un pensiero frammentario e spezzato, aderente alla contemporaneità, sfocia in territori surreali, poetici, quasi da teatro dell’assurdo.
Inoltre, tra volantini che la chiesa di Via Mazzini lascia sulla macchina abbandonata, praticando forme di proselitismo di serie B, ridicoli dispetti che N e K si fanno a vicenda e dialoghi con il papa, per sessanta minuti viene messa la lente d’ingrandimento in un mondo apparentemente privo di senso. Ma è proprio lì, nella mancanza di senso, che si può trovare quell’attimo di beatitudine.
Quell’attimo di beatitudine
20-21-22 febbraio 2025 ore 20:30
Fortezza Est Stagione Teatrale 2024/25
SIAMO ARGENTO VIVO – Mutevoli, inquieti, imprevedibili
via Francesco Laparelli, 62 Roma – Tor Pignattara
Orario Spettacoli giov- ven-sab ore 20:30
biglietto unico 12.00€
info e prenotazioni mail prenotazionifortezzaest@gmail.com
| whatsapp 329.8027943| 349.4356219
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Con il beato don Giovanni Merlini… pellegrini di speranza! Il XXXVIII Convegno nazionale giovani USC a Sacrofano dal 14 al 16 febbraio
Il XXXVIII Convegno nazionale giovani USC a Sacrofano dal 14 al 16 febbraio
«I giovani sono sempre stati la passione del beato Giovanni Merlini, sin da quando, ancor prima di conoscere i Missionari del Preziosissimo Sangue, si dedicava a quello che oggi definiamo “servizio di pastorale giovanile” per la sua diocesi di Spoleto – afferma don Valerio Volpi, direttore dell’ufficio di pastorale giovanile e vocazionale della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue. Con l’ingresso nella famiglia di San Gaspare del Bufalo egli si specializzò, in un certo senso, nella cura e nell’attenzione per i giovani e per le speranze del loro cuore. Da Santa Maria De Mattias, all’apertura del primo convitto per giovani nella casa di Albano, passando per storie entusiasmanti come quella del ribelle Luigi Falcioni, un indissolubile filo rosso lega don Giovanni Merlini al cuore dei giovani, soprattutto di quelli che vivono e condividono la spiritualità del Preziosissimo Sangue».
«Proprio in virtù dell’evento di grazia della beatificazione di don Giovanni Merlini, vissuta il 12 gennaio scorso, – evidenzia don Valerio – il Convegno dei giovani USC (Unione Sanguis Christi) radunerà 250 tra ragazzi e ragazze, dai 16 ai 30 anni, provenienti da tutta Italia come “pellegrini di speranza”. Dal 14 al 16 febbraio 2025, presso la Fraterna Domus di Sacrofano (RM), vivremo giorni ricchi di condivisione e spiritualità, impreziositi dalla presenza di ospiti e testimoni che ci aiuteranno a comprendere la bellezza della speranza. Avremo con noi “Salesalato”, il giovane apologeta che ha fatto dei suoi fumetti e del suo blog un modo concreto per abitare il web e per “rendere ragione della speranza che è in noi” (1 Pt 3,15). Ad allietare la serata di venerdì 14 febbraio saranno gli Arakne Mediterranea, lo storico gruppo di musica popolare pugliese che ci condurrà in un pellegrinaggio del cuore tra le tradizioni e la cultura del Salento. Nella mattinata di sabato 15 febbraio ci accompagnerà nei sentieri della Sacra Scrittura la biblista Antonella Anghinoni e, nel pomeriggio, proveremo a rivivere l’attualità di quell’apostolato che portò don Giovanni Merlini a farsi compagno perfino di coloro che la società vedeva come soggetti pericolosi, fino a convertirli e a tirar fuori il meglio di loro. Ci aiuterà in questo la bellissima testimonianza di vita di Zef Karaci, ex detenuto la cui vita è cambiata a seguito dell’incontro con la luminosa e quotidiana testimonianza di don Roberto Malgesini. Chiuderemo la mattina di domenica 16 febbraio lasciandoci stupire dal racconto
della famiglia Cefalo, testimone di quell’evento di speranza che è stato il miracolo che ha condotto don Giovanni Merlini agli onori degli altari. Don Benedetto Labate, direttore della Provincia Italiana dei Missionari del Preziosissimo Sangue, presiederà la messa conclusiva del Convegno, nella quale i giovani attendono con gioia di accogliere tra di loro le reliquie del nostro beato. “Cento misure e un taglio” soleva ripetere il beato don Giovanni Merlini, e noi, insieme a lui, vorremmo aggiungere anche “nuove prospettive”, che ci aprono a Gesù, speranza che, come un’àncora salda non delude mai!».
Come ormai da tradizione del Convegno non mancherà l’esperienza del Talent Award, dove la condivisione tra ragazzi provenienti da diverse parti d’Italia li spingerà a collaborare intorno ad una tematica, per esprimere quanto le testimonianze degli ospiti hanno suscitato nel loro cuore in maniera innovativa e creativa. Una nota di merito, che dona un tocco tutto speciale all’incontro, sarà la partecipazione dell’Unione Sanguis Christi Music, il progetto di evangelizzazione musicale coordinato da don Francesco Cardarelli, che arricchirà i vari momenti di preghiera del Convegno.
Roma, 12/02/2025
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Fortezza Est 13-15 febbraio: la compagnia “I Cani Sciolti” in scena con “Amara Terra” un album fotografico della nostra Italia attraverso storie, ricordi, pezzi di vita di terre ed epoche diverse.
Amara Terra
testo e regia Luca Pastore
con Miriam Messina, Martina Caronna, Ludovica Avetrani, Claudio Filardi
musiche e suoni Mattia Yuri Messina
una produzione I Cani Sciolti
FORTEZZA EST
13- 14- 15 febbraio 2025 | h. 20:30
Sul palco di Fortezza Est dal 13 al 15 febbraio la compagnia “I Cani Sciolti” in scena con “Amara Terra” un lavoro che attraverso il racconto di varie storie, ricordi, pezzi di vita di terre ed epoche diverse, restituisce un album fotografico della nostra Italia che raccoglie e conserva grandi e i piccoli eventi che la vita propone ed impone.
Un coro di voci. Piccole storie di solitudini vissute e raccontate dai loro protagonisti,
esperienze di vita totalizzanti per ciascuno di loro, in cui si intrecciano gioie intime e fragili, dolore della perdita, rassegnazione, orgoglio, candore. Un coro di voci di provenienza diversa, sia geografica che sociale e culturale, dove ciascun corifeo affronta il ricordo della sua storia privata mostrandone i colori, restituendone la dignità che merita. Una condivisione nella quale ritrovare qualcosa della propria storia, della propria famiglia, di una cultura tutta nostra che fa parte di un’epoca da foto sbiadite, vestiti della domenica, lettere, semplicità.
Lo spazio viene usato nella sua forma più spoglia: pochi oggetti e alcuni costumi che nella
girandola della scena si trasformano diventando auto, casa, massi e spiagge. Suoni e luci disegnano ombre e chiaroscuri tipici della nostra penisola; gli stessi che si possono trovare entrando in casa di una nonna o passeggiando per uno dei nostri borghi.
“Amara Terra” nasce da un bisogno, una necessità: capire e raccontare cosa c’è stato dentro di noi e prima di noi, per non ripercorrere gli stessi errori o sbagli. In scena donne, uomini, padri, madri, sorelle e fratelli per evocare storie intime in grado di condurre ogni singolo spettatore a ricucire un ricordo, un’emozione, una sensazione che ogni giorno lentamente tendiamo a dimenticare.
Selezionato al Fringe Festival Roma 2023
Vincitore Premio Special Off Roma Fringe Festival 2023
Amara Terra
13-14-15 febbraio 2025 ore 20:30
Fortezza Est Stagione Teatrale 2024/25
SIAMO ARGENTO VIVO – Mutevoli, inquieti, imprevedibili
via Francesco Laparelli, 62 Roma – Tor Pignattara
Orario Spettacoli giov- ven-sab ore 20:30
biglietto unico 12.00€
www.fortezzaest.com
info e prenotazioni mail prenotazionifortezzaest@gmail.com
| whatsapp 329.8027943| 349.4356219
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Cosentino (AVS): Pomezia, vili e indegni gli attacchi a Ilaria Salis, sporgeremo denuncia
Sui muri di Torvaianica sono apparse scritte offensive ai danni della Eurodeputata AVS Ilaria Salis. Un atto vile e vergognoso che molto rivela di chi lo ha compiuto, nascosto dietro l’anonimato nell’offendere la dignità di un soggetto politico. Ilaria Salis, attivista per il diritto alla casa, sempre al fianco dei più deboli, ha subito un trattamento indegno per accuse che non hanno trovato fondamento e che rivelano l’iniquità di un sistema giudiziario quale quello ungherese, svelando il volto di un paese pronto a calpestare diritti civili, sociali e politici. Atti come questo sono il segno di un clima politico sempre più violento e preoccupante. Occorre reagire con fermezza al loro dilagare. Sinistra Italiana esprime dunque piena solidarietà a Ilaria Salis e annuncia azioni legali contro gli autore di questo gesto ignobile.
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Sandro Di Stefano al Festival di Berlino 2025 con la colonna sonora di “Cadet”: un’innovativa fusione di musica e cinema
Sandro Di Stefano al Festival di Berlino 2025 con la colonna sonora di “Cadet”: un’innovativa fusione di musica e cinema
Il film diretto dal regista Adilkhan Yerzhanov e selezionato in concorso alla 75ª edizione della Berlinale.
Roma, 6 febbraio 2025 – Sandro Di Stefano, compositore e direttore d’orchestra italiano, è uno degli artisti protagonisti della 75ª edizione del Festival di Berlino 2025. Di Stefano ha firmato la colonna sonora del film “Cadet”, diretto dal regista asiatico Adilkhan Yerzhanov, selezionato in concorso per la prestigiosa kermesse cinematografica. Il film, acclamato dalla critica internazionale e già premiato a Cannes e alla Mostra del Cinema di Venezia, racconta la storia di un’accademia militare, dove una tragica serie di delitti porta alla luce un intreccio di tensione e introspezione. Con il suo approccio innovativo e visivamente potente, Cadet si distingue per la sua capacità di esplorare l’animo umano e il contesto istituzionale attraverso uno sguardo inquietante e affascinante. La musica di Sandro Di Stefano gioca un ruolo fondamentale nell’amplificare le atmosfere del film, con composizioni che fondono ricerca sonora e sensibilità artistica. Tra le tracce più distintive figura “Ultrem”, una composizione per sette voci. La scrittura contemporanea della traccia sfrutta la sovrapposizione di sette linee vocali della stessa voce “infant”, creando “un movimento spaziale durante l’ascolto che destabilizza l’orientamento emotigeno dello spettatore. Un elemento simbolico che rappresenta le anime dei cadetti nell’istituto”.
Di Stefano ha lavorato su un concetto musicale innovativo, integrando la sinestesia tra suono, luce e colore delle scene. Grazie al prototipo “color recognition”, ideato dallo stesso compositore, ogni colore del film è tradotto in frequenze musicali corrispondenti, portando una nuova dimensione sensoriale alla narrazione cinematografica.
Il film Cadet avrà la sua première europea il 18 febbraio 2025 alle 21:30 al Delphi Filmpalast di Berlino, e sarà proiettato in altre date del Festival, incluso il 19 febbraio alle 15:30 al Stage Bluemax Theater, il 22 febbraio alle 10:00 al Cubix 8, e il 23 febbraio alle 21:00 ancora al Delphi Filmpalast.
Sandro Di Stefano, nato a Ceccano nel 1969, è un compositore con oltre 90 colonne sonore all’attivo, collaborando con registi internazionali di fama. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Chioma di Berenice (2016) e il Premio al Polish Film Festival (2017), Premio della Critica dell’Academy Kazaka (2021) ed è membro ufficiale dell’European Film Academy e dell’Academy Polacca “Orly”. Attualmente insegna composizione per la musica applicata alle immagini al Conservatorio Santa Cecilia di Roma.
“Da anni inseguo la Berlinale, perché questo è il luogo dove si celebra l’avanguardia, dove si detta la linea – afferma Di Stefano – È raro oggi che il cinema incontri la sperimentazione musicale, e Cadet è proprio questo: un incontro tra cinema e musica dove il fil rouge è l’avanguardia senza stereotipi. Sono certo che tutto questo emergerà dalla visione del film”.
Con la sua partecipazione alla Berlinale 2025, Sandro Di Stefano conferma il suo ruolo di pioniere nella ricerca musicale applicata al cinema, portando un contributo artistico che si inserisce perfettamente nell’atmosfera sperimentale e innovativa che caratterizza il Festival di Berlino.
La colonna sonora di Cadet è disponibile in tutti i principali music store online, inclusi YouTube e le piattaforme di streaming globale.
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A Fortezza Est dal 6 all’8 febbraio “Un giorno diverso” scritto e diretto da Domenico De Meo: in scena il percorso emotivo di un uomo e una donna per ritrovare se stessi e la loro libertà.
Un giorno diverso
Drammaturgia e regia Domenico De Meo
con Francesca Florio, Diego Giangrasso
Video Addis Rossi
Scene Ariele Amodio
Costumi Simòne Gadì
Disegno luci Javer Delle Monache
Grafiche Aurora Elisei
FORTEZZA EST
6 – 7 – 8 febbraio 2025 | h. 20:30
In scena a Fortezza Est dal 6 all’ 8 febbraio “Un giorno diverso” scritto e diretto da Domenico De Meo con in scena Francesca Florio e Diego Giangrasso protagonisti di uno spettacolo che racconta il percorso emotivo di un uomo e una donna per ritrovare se stessi e la loro libertà.
Uomo e Donna, nudi, si trascinano nel loro tempo: immutabile e vuoto. Da un’atmosfera irreale, oscura e ironica, si viene trascinati nelle vicende sempre più concrete, emotive e grottesche dell’esistenza.
Un piccolo appartamento freddo, spoglio. I secondi, i minuti, le ore, scorrono lenti e tutti uguali a se stessi. Uomo e Donna abitano lo spazio aspettando che qualcosa accada ed ecco che improvvisamente bussano alla porta: c’è un sacco. Sono obbligati ad agire. Nel sacco trovano solo vestiti; indossarli li costringe a intraprendere un viaggio nelle profondità del loro passato comune.
Viene così evocato Marco: fratello di Uomo nonché compagno di Donna, artista di successo, sempre altrove, impegnato in opere umanitarie in zone di guerra; con lui insorgono la solitudine, l’innamoramento, l’inadeguatezza, la disperazione. Il tempo avanza e inevitabilmente le loro vite. Uomo e Donna si scelgono come antidoto alla sofferenza ma, nel loro nido d’amore, vengono scoperti da Marco che in un atto impulsivo muore suicida.
Soffocati dai sensi di colpa, Uomo e Donna si flagellano fino allo sfinimento, raggiungendo il loro punto limite. È proprio da qui che provano a rialzarsi: liberandosi dei vestiti che puzzano di colpa, cercano la libertà. “È facile, basta iniziare. Dimentica una cosa.” Qual è la libertà che nasce dalla negazione?
“Un giorno diverso” è uno spettacolo in cui coesistono tanti interrogativi ai quali probabilmente non corrispondono delle risposte. L’auspicio è che dopo aver partecipato tutti insieme a “Un giorno diverso” ci si possa sentire meno soli.
Un giorno diverso
6 – 7 – 8 febbraio 2025 ore 20:30
Fortezza Est Stagione Teatrale 2024/25
SIAMO ARGENTO VIVO – Mutevoli, inquieti, imprevedibili
via Francesco Laparelli, 62 Roma – Tor Pignattara
Orario Spettacoli giov- ven-sab ore 20:30
biglietto unico 12.00€
info e prenotazioni mail prenotazionifortezzaest@gmail.com
| whatsapp 329.8027943| 349.4356219
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NO alla intitolazione di spazi pubblici a Camillo Barany Hindard, fascista e camicia nera
I rigurgiti “neri” del passato sono e restano inaccettabili, in ogni loro manifestazione, soprattutto se espressi a livello istituzionale. Sinistra Italiana, non può che ribadire questo concetto, con profonda indignazione, in riferimento alla richiesta di intitolare una strada della Città di Latina a Camillo Barany Hindard, fascista e camicia nera che, tra l’altro, durante la vergognosa guerra d’Etiopia (1935), quale comandante della 18ª Compagnia “Littoria”, dopo aver partecipato alla marcia su Roma, si macchiò di crimini di guerra in occasione della vile battaglia dell’Amba Aradam, dove vennero usate le letali e atroci armi chimiche, per “gasare” i soldati etiopi. Il tentativo, già, purtroppo, in altre occasioni, andato in porto, con intitolazioni varie, di rivalutare le “gesta infami “di uomini del ventennio, va combattuto e respinto, con le armi della democrazia, facendo conoscere le atroci verità di cui, quegli uomini, sono stati protagonisti, insieme al loro “Capo”. La storia ha già fermamente condannato quei capitoli bui e neri e nessun revisionismo è possibile in merito. Ci uniamo alle parole dell’Anpi per chiedere al prefetto che venga bloccata sul nascere questa iniziativa che, purtroppo, rilancia Latina, e l’intera provincia, alla cronaca nazionale per fatti che non le rendono onore, che offuscano il faticoso percorso che, già da anni, la Città ha intrapreso, per un presente e un futuro che rivolgano il proprio sguardo al vivere civile e democratico, per scrollarsi di dosso un passato buio e pesante.
Federazione Provinciale Sinistra Italiana Latina
Circolo Sinistra Italiana Città di Latina
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