Ha preso il via il Progetto “DiverGente”, ammesso al finanziamento del bando in riferimento al PNRR M5C3 – Investimento 1.3 – Interventi socioeducativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore

Dal settembre del 2024 è iniziato il progetto “DiverGente”, ammesso al finanziamento del bando in riferimento al PNRR M5C3 – Investimento 1.3 – Interventi socioeducativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore, ideato e animato dalla rete associativa coordinata da “Me.Ti. cooperativa sociale” e composta dalle organizzazioni del Terzo Settore “Sab Kuch Milega”, “Psicologi in Contatto Onlus”, “Muezzin”. Il nome del progetto intende condensare in sé diversi significati, richiamando al potenziale sommerso che è in ogni persona, in ogni gruppalità, anche quella più indefinita e considerata, antropologicamente e socialmente, deprivata. Riprendendo il termine inglese “diver” (che, tradotto, sta ad indicare il sommozzatore, il tuffatore o, comunque, tutto ciò che è sommerso) si è inteso recuperare il senso di ciò che è ancora inespresso, caratterizzante l’identità e la diversità peculiare ancora in potenza nell’individuo (in particolare nella fascia d’età oggetto di intervento) e nelle dinamiche relazioni familiari come culla della crescita di ognuno di noi,  non solo come persone ma anche come cittadini. Col termine “gente”, invece, abbiamo inteso sottolineare la partecipazione di ognuno di noi ad un insieme di persone imprecisato, aventi però caratteri comuni ma che, allo stesso tempo, non sono stati ancora scoperti o comunicati. In sintesi, pertanto, ci è possibile sostenere che un pensiero “divergente” può ritenersi alla base del pensiero creativo, inteso come capacità di trovare soluzioni alternative a un problema. D’altronde, vivere attivamente il processo creativo, per la ricerca di possibili, “diverse” soluzioni, può stimolare ad agire, anche nella vita quotidiana, secondo scelte veramente consapevoli. Da gennaio di quest’anno, poi, il progetto è entrato nel pieno della sua fase esecutiva, dopo un’attenta analisi delle realtà t erritoriali della città di Napoli ad esso implicate (in particolare i quartieri Sanità, Centro Storico e Soccavo-Rione Traiano) e attraverso il coinvolgimento indiretto di istituzioni scolastiche e educative che insistono negli stessi. Nello specifico, partendo dal quartiere Sanità, Il progetto si sostanzia in interventi rivolti alla fascia di età 5-10 anni con l’intenzione di esplorare lo sviluppo dei “talenti” in minori che vivono situazioni di vulnerabilità sociale nelle aree di disagio socio-economico della città, onde ridurre la  povertà educativa, l’abbandono scolastico (tramite l’attivazione di processi educativi non formali o informali), offrire occasioni alternative di esperienza e sviluppare le loro capabilities (in particolare attraverso il rafforzamento delle competenze artistiche). Gli interventi posti in essere hanno teso ad adottare una metodologia che vede una prima fase di partecipazione in ambienti di apprendimento caratterizzati dalla creatività artistica (consistente nell’osservazione e nella pratica laboratoriale, utilizzando tecniche e strumenti delle arti visuali, filosofiche e sceniche, assistendo a performances artistiche per poi essere indirizzati in gruppi di apprendimento informale, realizzando in conclusione il loro prodotto creativo). Nel far questo saranno accompagnati a strutturare le competenze acquisite in una visione di incremento di STEM e competenze umanistiche. Per potenziare e stabilizzare nel tempo il raggiungimento dei suddetti obiettivi, viene poi garantita e tenuta in grande importanza il costante dialogo con i genitori, anche in una funzione educativa e di ricostruzione di legami familiari spesso distrutti o disfunzionali (gli adulti sono stati infatti coinvolti nel modulo di sostegno alla genitorialità che, utilizzando  tutte le risorse sincrone e asincrone messe a disposizione dal digitale e dalla metodologia
gruppale, ha inteso approfondire temi importanti della relazionalità individuale e familiare a sostegno dell’infanzia e del rapporto con la società e il riconoscimento dei sentimenti e delle emozioni). Pertanto, attraverso il costante coinvolgimento di tutte le istituzioni che insistono sui territori attenzionati, mediante strumenti digitali e non, si è inteso rendere protagonisti i bambini, nonché le loro famiglie, nell’emersione di quelle capacità volte alla realizzazione di una vera cittadinanza attiva e espressivamente significativa (attraverso anche l’esperienza, coinvolgente i genitori dei ragazzi, della messa in scena di una pièce  teatrale che contestualizza un momento di vita famigliare quotidiana), mediante produzioni artistiche, diffusione dell’esperienze acquisite (attraverso i canali social e un sito dedicato all’indirizzo www.progettodivergente.it) e partecipazione alla vita “all’aperto” del proprio quartiere e della città tutta, onde superare barriere di diffidenza, aumentare la  fiducia in sé stessi e nella visione di un possibile futuro migliore.

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Firenze: il 3, 5 e 6 aprile proiezioni di due film della regista Antonietta De Lillo: il documentario “L’occhio della gallina” –” Autoritratto di Antonietta De Lillo” e il lungometraggio “Il Resto di Niente”

Firenze

Cinema La Compagnia

Il 3, 5 e 6 aprile proiezioni di due film della regista Antonietta De Lillo: il documentario L’OCCHIO DELLA GALLINA – Autoritratto di Antonietta De Lillo e il lungometraggio Il Resto di Niente

Tre proiezioni al Cinema La Compagnia di Firenze di due film diretti dalla regista Antonietta De Lillo. Sarà presentato infatti, giovedì 3 aprile alle ore 19:00 e domenica 6 aprile alle ore 17:00 L’OCCHIO DELLA GALLINA – Autoritratto di Antonietta De Lillo interpretato dalla regista con Maria De Medeiros (Pulp Fiction), Carolina De Lillo Magliulo, Elisabetta Giannini, Alice Mariani, Marcello Garofalo, Luca Musella e Adele Pandolfi. Il film, nella short list della sezione documentari dei David di Donatello, è sceneggiato dalla stessa regista con Laura Sabatino e in collaborazione con Alice Mariani ed è prodotto da Marechiarofilm con il contributo del Mic, della Regione Campania e della Film Commission Regione Campania. Un gradito ritorno a Firenze, per L’Occhio della Gallina, lo scorso anno proiettato al Festival di Cinema e Donne al Cinema sempre al Cinema La Compagnia. Sabato 5 aprile, alle 15:00 e sempre al Cinema La Compagnia, la proiezione del film Il Resto di Niente, già evento speciale alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e vincitore di numerosi premi e riconoscimenti tra cui tre candidature ai David di Donatello, il Premio Flaiano come migliore sceneggiatura e cinque candidature ai Nastri d’Argento.

La De Lillo arriva a Firenze dopo le tappe ad Alghero e alla sedicesima edizione del Bif&st di Bari, dove ha proiettato L’Occhio della Gallina, tenuto una lezione/incontro sul cinema indipendente realizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bari e ha ricevuto al Teatro Petruzzelli, il Premio per il cinema indipendente dedicato a Nico Cirasola, regista, attore, sceneggiatore e produttore, artista unico nel panorama cinematografico italiano, un uomo di cinema a tutto tondo che non ha mai abbandonato Bari, sua città natale, dove è tornato negli ultimi anni della sua vita.

SINOSSI
L’Occhio della Gallina 
è una storia di violenza e isolamento che non ha eguali nel nostro cinema. Dopo vent’anni di carriera e aver realizzato il suo miglior film, apprezzato dalla critica e considerato da alcuni un capolavoro in grado di consacrarla al grande pubblico, un’eclatante ingiustizia ha sbarrato la strada alla regista, relegandola ai margini del sistema – cinema e impedendole così di realizzare un nuovo film di finzione. Attraverso la forma dell’autoritratto, il film ripercorre in maniera libera la vita e la carriera della protagonista, alle soglie dei 40 anni dal suo primo film. Il paradosso di questa storia è rappresentato dal capovolgimento che è insito nel funzionamento dell’occhio della gallina che si chiude al contrario, dal basso verso l’alto. Allo stesso modo, mentre il cinema le viene negato, lei, ostinatamente, remando contro-corrente, ne riafferma le doti culturali e artistiche, raccontandolo anche come strumento di cura e antidoto contro l’ingiusto isolamento.

“Ho fatto questo film per necessità e con poche aspettative, non avrei mai immaginato che la prima proiezione pubblica sarebbe stata in uno dei festival più importanti del mondo. Dalla prima veneziana abbiamo ricevuto tanti piccoli no e tanti grandi sì. Non posso negare la contentezza di essere in short list ai David di Donatello, sono grata alla commissione che l’ha selezionato, l’idea che i 1800 membri dell’academy possano vedere il mio film mi fa molto piacere e ovviamente incrocio le dita. Il 25 marzo sarò con il film al Bif&st: un festival in una regione a cui sento di appartenere, dato che sono di origine pugliese. In particolare sono fiera di ricevere un premio dedicato a Nico Cirasola. Pensare a lui mi fa venire in mente che non esistono più artisti e cineasti liberi e gioiosamente fuori da qualsiasi logica commerciale come lui. Nico Cirasola era un artista puro che ha realizzato delle opere a basso budget con tanta creatività che sono convinta siano state di maggior ispirazione di molte opere più istituzionali. Sono quindi felice che Bari lo ricordi con questo premio e onorata di riceverlo, mi piacerebbe un mondo, del cinema e non solo, che tornasse ad accogliere artisti scapigliati, inafferrabili, vitali e ricchi di ironia come lui. Per il resto, la gallina, spesso in coppia con Il Resto di Niente, continua il suo tour. L’unica cosa che non è ancora successa, e mi auguro succederà, è riprendere un dialogo costruttivo con chi l’ha interrotto ormai da troppo tempo”.

BIOGRAFIA DELLA REGISTA
Antonietta De Lillo 
nasce a Napoli il 6 marzo 1960. Laureata in discipline delle Arti e dello Spettacolo presso il DAMS di Bologna, inizia la sua carriera professionale come fotoreporter per diversi quotidiani e settimanali. Nel 1985 dirige insieme a Giorgio Magliulo il suo primo lungometraggio Una casa in bilico, vincitore del Nastro d’Argento quale migliore opera prima. Nel 1990 è al suo secondo film Matilda, sempre realizzato in collaborazione con Giorgio Magliulo. Tra il 1992 e il 1999 firma numerosi documentari e videoritratti tra i quali: Angelo Novi, fotografo di scenaLa notte americana del dr. Lucio Fulci, Ogni sedia ha il suo rumorePromessi Sposi, selezionati e premiati in diversi festival internazionali. Nel 1995 dirige Racconti di VittoriaPremio Fedic e Premio del Sindacato Critici Cinematografici alla 52. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nel 1997 Maruzzella, episodio del film collettivo I Vesuviani, e nel 2001 Non è giusto, presentato al 54. Festival del Cinema di Locarno. Nel 2004 dirige Il resto di nienteevento speciale alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e vincitore di numerosi premi e riconoscimenti tra cui tre candidature ai David di Donatello, il Premio Flaiano come migliore sceneggiatura e cinque candidature ai Nastri d’Argento. Nel 2007 fonda marechiarofilm, società di produzione e distribuzione con cui prosegue idealmente l’esperienza maturata prima con Angio Film, poi con Megaris, e con cui nel 2011 realizza, in qualità di ideatrice e curatrice del progetto, il primo film partecipato in Italia Il Pranzo di Natalepresentato al 6. Festival Internazionale del Film di Roma. Nel 2013 realizza il ritratto a Alda Merini La pazza della porta accanto presentato al 31. Torino Film Festival e nel 2014 il film documentario Let’s go presentato al 32. Torino Film FestivalNel 2015 presenta al 33. Torino Film Festival il secondo film partecipato Oggi insieme domani anchein occasione del quale le viene assegnato il Nastro d’Argento speciale 2016 per il suo percorso nel cinema del reale. Nel 2017 presenta in selezione ufficiale alla 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia il mediometraggio Il signor Rotpeter, ritratto al personaggio in bilico tra scimmia e uomo nato dalla penna di Franz Kafka e interpretato da Marina Confalone, premiata con un riconoscimento speciale ai Nastri d’Argento 2018. Nel 2021 realizza Fulci Talksritratto conversazione con Lucio Fulci, presentato al 30. Noir in Festival. Nel 2021, durante la 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è stata inaugurata la sua mostra fotografica RITRATTI DI CINEMA. Antonietta De Lillo fotografa la mostra, in seguito esposta in numerose città in tutta Italia, tra cui Parma, Napoli, Bari e Roma. Il 22 novembre 2021 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, invece, è stata presentata la sua mostra 19:34. Fotografie di Antonietta De Lillo. La storia in presa diretta. sul terremoto di Napoli del 1934. È in corso il terzo Film Partecipato da lei curato, il cui tema è L’UOMO E LA BESTIA.

MARECHIAROFILM
Fondata da Antonietta De Lillo e operativa dal 2010, Marechiarofilm è una società di produzione cinematografica sensibile alle nuove tecnologie digitali e ai nuovi sistemi di comunicazione. L’obiettivo è di produrre film e documentari innovativi concepiti sul principio della partecipazione e condivisione, far incontrare le potenzialità della rete con il mondo del cinema e far lavorare giovani talenti con artisti di comprovata esperienza per realizzare opere personali e resistenti. Oltre ai film diretti e prodotti da Antonietta De Lillo realizzati da Il resto di niente ad oggi e ad aver collaborato alla produzione di cortometraggi creati nell’ambito dei Film Partecipati, ha prodotto i cortometraggi d’animazione di Maria Di Razza Forbici (2013), Facing Off (2014), (In)Felix (2016) e Goodbye Marilyn (2018), presentato come evento speciale durante le Giornate degli Autori. Nel 2023 ha prodotto Sognando Venezia di Elisabetta Giannini presentato al festival di Pesaro, Giffoni Film festival e molti altri festival nazionali e internazionali vincendo alcuni premi, tra cui il Nastro d’Argento per il miglior esordio alla regia. Attualmente è in produzione il terzo film partecipato L’UOMO E LA BESTIA.

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Marilyn Monroe, dalla statua all’ologramma nel Sexmuseum di Amsterdam

Marilyn Monroe, dalla statua all’ologramma nel Sexmuseum di Amsterdam

Una delle opere più visitate del Sexmusuem di Amsterdam è la statua di Marilyn Monroe ad altezza naturale, che la ritrae mentre si esibisce con il vestito svolazzante nell’iconica scena del film Quando la moglie è in vacanza (The Seven Year Itch), diretto da Billy Wilder e uscito nel 1955. Nella scena, la protagonista – ex modella e attrice di spot pubblicitari – si posiziona sopra la grata della metropolitana per godersi la brezza che ne fuoriesce, incurante del fatto che le sollevi la gonna dell’abito.  La statua è il simbolo delle pin-up nate proprio negli anni Quaranta, e nel museo durante l’anno si aggiungeranno elementi olografici: Marilyn interagirà con i visitatori, con un’esperienza unica. Nel museo sono esposti anche degli oggetti appartenuti all’attrice, acquistati dalla fondatrice Monique van Marle, e che sono unici nel loro genere. Ci sono delle foto, un rossetto penna originale. È esposta anche la statua di Marilyn Monroe realizzata dall’artista René de Broyer (Belgio) ispirandosi al famoso calendario del primo numero di “Playboy” del 1953.

Tra gli altri oggetti collegati al cinema, c’è la statua Il Tango, realizzata da Egidio Casarotti raffigurante Rodolfo Valentino mentre balla nel film del 1920 I quattro cavalieri dell’Apocalisse.

Il futuro del desiderio – le novità tecnologiche del Sexmuseum

La storia del museo del sesso – inaugurato nel 1985 – e la tecnologia si uniscono per creare un’esperienza senza precedenti. Il team di EW4D, guidato dal produttore esecutivo Joel Solloway insieme ai creativi Najma Bhatti e Yuri Buzzi, ha progettato quattro attrazioni interattive e affascinanti che trasporteranno i visitatori attraverso l’evoluzione del desiderio nel modo più coinvolgente.

In uno dei più grandi display LED ad alta definizione mai esposti nel museo, è possibile compiere un viaggio visivo mozzafiato attraverso la storia delle pin-up. Si tratta di un mix straordinario di animazione e immagini esclusive, che porta in vita queste ere iconiche, facendo sentire al visitatore di essere entrato in una capsula del tempo della seduzione. Con illusioni olografiche, procedendo, si viene trascinati nel Deep Frame olografico: la storia della sessualità si schiude davanti agli occhi dello spettatore. Tabù, desideri e fantasie si materializzano in una fusione affascinante di passato e futuro: sono reali o solo un’illusione? Quindi arriva l’ologramma umano: qui ci si trova faccia a faccia con una potente figura olografica realistica, che incarna l’essenza trasformativa e liberatoria della sessualità. Avvicinandosi, si percepisce l’energia, ed è possibile abbracciare i colori e le emozioni che emanano dalla performance digitale umana: un’esperienza sensoriale come mai prima d’ora. Narratori olografici guidano poi il visitatore attraverso i segreti più intriganti del museo, dando vita a storie di passione, repressione e libertà.

La storia del Sexmuseum

Il museo “Il Tempio di Venere” (Sexmuseum) si erge come testimonianza della presenza duratura della sessualità nella storia umana. Visitare il Sexmuseum di Amsterdam permette ai turisti di percepire come le antiche culture celebrassero l’arte erotica e la sessualità. I Minoici di Creta crearono vivaci affreschi di amanti intrecciati, mentre i Greci e i Romani adoravano apertamente le divinità dell’amore e del desiderio. Persino durante il Rinascimento europeo, artisti come Tiziano e Botticelli raffigurarono la sensualità con reverenza piuttosto che con pudore. “Ci sono molte innovazioni che saranno completate nel 2027 – afferma la fondatrice Monique van Marle – grazie alle illusioni olografiche, man mano che si procede si viene trascinati nell’ologramma Deep Frame: la storia della sessualità si dispiega davanti agli occhi dello spettatore. Tabù, desideri e fantasie si materializzano in un’accattivante fusione di passato e futuro: ciò che si vede è reale o è solo un’illusione?”.

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Spazio, linee e cuore. “Numeri & Carezze” è il titolo dell’esposizione di Caterina Ciuffetelli e Paolo Di Nozzi al Lavatoio Contumaciale di Roma

Un perfetto equilibrio di “algebra” e passione anima la bella mostra di Caterina Ciuffetelli e Paolo Di Nozzi in corso al Lavatoio Contumaciale di Roma, l’Associazione culturale fondata nel 1974 da Tomaso Binga (nom de plume di Bianca Pucciarelli Menna), in collaborazione con Filiberto Menna, celebre critico d’arte, e oggi diretta da Grazia Menna.  L’accostamento di campi semantici – quasi una sinestesia in bilico tra tecnica e cuore – si avverte nel titolo dell’esposizione pensato, con grande acume, dal curatore Roberto Gramiccia, che dal suo percorso intellettuale e umano continua a trarre linfa per esposizioni originali, tra le più significative nel panorama contemporaneo romano.

Numeri & Carezze, dunque, condensa in due parole l’universo di senso entro il quale si colloca l’immaginario creativo di due artisti diversi per sensibilità e stile ma uniti da un’urgenza che risiede nell’essenzialità delle forme, nel trattamento unico dei materiali.

Caterina Ciuffetelli, L’ombra di un’ellisse, 2024 filo di cotone tinto a mano cucito su carta intelata 52.5 x 72.5 cm

L’ombra del cerchio 4, 5, 6, 7, 2024 filo di cotone tinto a mano cucito su carta intelata 40 x 40 cm ognuno

È Gramiccia a coniare l’espressione “geometria dei sentimenti” in relazione alla cifra e allo sguardo di Ciuffetelli, capace di «coniugare calcolo millimetrico degli spazi e delle forme con un’empatia e una grazia che vengono dal profondo». Un mondo artistico singolare, sempre in bilico tra certezza e incertezza, laddove i punti, le ripetizioni, le linee formano un reticolo intimamente sabotato, un pretesto per ordinare e sparigliare al tempo stesso.  Così, nel solco di un percorso votato alla materia, Ciuffetelli svela il suo personale linguaggio, una visione del mondo che unisce razionalità e immaginazione, tradizione e riscoperta, in un viaggio tra materiali poveri come la carta, il filo, il cellotex, la stoffa, il gesso. Opere come L’ombra del cerchio 4, 5, 6, 7, CircleL’ombra di un’ellisse raccontano una storia di ordine e caos che si snoda lungo le pareti dell’ex Lavatoio occupate anche dalla narrazione plastica di Di Nozzi, impegnato in un dialogo con le tre dimensioni delle sue sculture, armoniche creazioni in equilibrio di senso.

Caterina Ciuffetelli, Matrice circolare / Matrice 2024 tecnica mista su carta intelata, 40 x 40 cm ognuno

Quasi un’orografia della materia, celebrazione di curve e riflessi che giocano con la luce e ne riflettono l’essenza, l’arte di questo scultore si iscrive in un “poverismo barocco” che ancora Gramiccia fotografa con efficacia, sottolineandone le suggestioni corotiane, l’indugio su una sinuosità che è propria di chi sa muoversi nello spazio e tra le forme (basti un solo, emblematico esempio, Il Ricordo del Crisantemo).

L’esposizione restituisce così il senso di una compenetrazione di sguardi e anime, laddove materia e spirito si fondono, si confrontano per riflettere sul potere dell’arte, su una visione laterale del mondo. Su ciò che il reale, in fondo, nasconde e insieme svela.

Ginevra Amadio

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1 Aprile – Nuovo appuntamento A spasso con ABC per i Progetti Scuola ABC al Giardino di Ninfa (Latina)

Martedì 1 aprile 2025

Progetti Scuola ABC

A spasso con ABC – Un altro sguardo

Tra Acqua, Natura e Storia
Un viaggio dal Giardino di Ninfa all’abbazia di Fossanova

Martedì 1 aprile, nuovo appuntamento di A spasso con ABC, nell’ambito della sesta edizione dei Progetti Scuola ABC: un viaggio alla scoperta di alcuni luoghi speciali di Roma del Lazio e una passeggiata tra i luoghi della storia, dell’arte e della bellezza accompagnati da scrittori, attori, storici, registi e artisti.

Dopo la tappe nella Tuscia, a Bracciano, BolsenaTrevignano e Civita di Bagnoregio, a Rieti con l’attrice Francesca Reggiani e la visita al nuovo Museo della Forma Urbis nel Parco Archeologico del Celio con le letture di Paola Minaccioni e i racconti dello scrittore e giornalista Marco Lodoli nella  Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, gli studenti e le studentesse vivranno una giornata all’insegna della natura, dei misteri medievali e della riscoperta della storia.

Accolti da Giovanna Pugliese, Coordinatrice del Progetti Abc Scuola, e accompagnati dalla Direttrice Antonella Ponsillo visiteranno il suggestivo Giardino di Ninfa, un luogo incantato dichiarato Monumento Naturale dalla Regione Lazio, che sorge tra le rovine dell’antica città di Ninfa, un borgo medievale immerso nel verde ai piedi dei Monti Lepini e ai margini delle storiche paludi dell’Agro Pontino. Questo giardino straordinario, considerato uno dei più belli e romantici al mondo, è un’oasi botanica che ospita oltre 1.300 specie di piante, corsi d’acqua cristallini e angoli carichi di storia, tra ponti antichi e ruderi medievali avvolti dalla vegetazione. A rendere ancora più suggestiva l’esperienza, contribuiranno le letture dell’attrice Enrica Guidi, la “Tizzi” della serie “I delitti del BarLume”, che guideranno i ragazzi e le ragazze in un viaggio narrativo tra natura, storia e poesia, amplificando il fascino di questo luogo magico. La mattinata proseguirà con un incontro speciale con il giornalista Alfredo Di Giovampaolo, che coinvolgerà gli studenti e le studentesse nella conduzione di “Cammina Italia“, la rubrica settimanale di RaiNews24 dedicata alle bellezze e ai territori del nostro Paese.

Nel pomeriggio, il viaggio proseguirà a Fossanova, uno dei borghi medievali meglio conservati del Lazio. Qui, dopo i saluti di Anna Maria Bilancia, Sindaca di Priverno, la visita alla maestosa Abbazia di Fossanova, un capolavoro dell’architettura cistercense, dove soggiornò e morì San Tommaso d’Aquino, una passeggiata tra le vie del borgo e tappa finale al Museo Medievale di Fossanova, custode di preziosi reperti e testimonianze della vita monastica e cavalleresca del Medioevo. Una giornata imperdibile tra natura, storia e cultura, per riscoprire le radici del nostro territorio con uno sguardo affascinato al passato.

Nel prossimo appuntamento tra il 7 ed il 9 aprile una nuova esperienza, internazionale, aspetta i ragazzi e le ragazze delle scuole superiori di Roma e del Lazio: destinazione Barcellona.

I Progetti Scuola ABC accompagnano gli studenti e le studentesse alla scoperta del cinema e dell’audiovisivo, della scrittura, della musica, del teatro, della storia e dei luoghi unici di Roma e del Lazio. Grazie alla guida di artisti, attori, registi, storici, esperti di settore e giornalisti, si apre un canale vivo di comunicazione con le ragazze e i ragazzi, per confrontarsi con loro sulla nostra cultura e identità, approfondendo insieme alcuni snodi cruciali della nostra storia e affrontando le difficoltà che oggi attraversano persone e comunità. Queste attività vanno a integrare e a rinnovare i piani di offerta formativa, favorendo una continua apertura al mondo della conoscenza e, grazie al costante e determinante lavoro dei docenti, contribuiscono a migliorare il livello di qualificazione dei giovani, con la speranza di facilitare la loro permanenza nei contesti scolastici e formativi.

I Progetti Scuola ABC sono promossi dalla Regione Lazio con Roma Capitale e sono tra le azioni strategiche della nuova programmazione FSE+ 2021-2027 della Regione Lazio. L’iniziativa è curata dal Progetto ABC Arte Bellezza Cultura e realizzata da Zètema Progetto Cultura.

Per maggiori informazioni:

https://www.progettoabc.it/
https://www.facebook.com/ProgettoABC
https://www.instagram.com/progetto_abc/

Ufficio Stampa e Promozione NowPress:

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Al via il bando per cortometraggi dell’Ottava Edizione del “Pop Corn Festival del Corto”

Scadenza: 2 giugno 2025, riconoscimenti in denaro, tra cui il Premio Raffaella Carrà di 4mila euro all’idea più originale

VIII Edizione – Porto Santo Stefano Monte Argentario (GR) – 25, 26, 27 luglio 2025

Scadono il 2 giugno 2025 le iscrizioni per partecipare all’ottava edizione del Pop Corn Festival del Corto, evento di cortometraggi, che si terrà in Piazzale dei Rioni a Porto Santo Stefano Monte Argentario (GR) il 25, 26 e 27 luglio 2025. Il Pop Corn Festival del Corto, diretto da Francesca Castriconi, e organizzato dall’Associazione Argentario Art Day APS, è realizzato con il patrocinio del Comune di Monte Argentario e della Regione Toscana. Il bando prevede tre categorie: Corti ItalianiCorti Internazionali e Corti d’Animazione. Ogni lavoro dovrà avere una durata non superiore ai 20 minuti, titoli di testa e coda inclusi. Tema: tutti i cortometraggi devono attenersi al tema “Impronte, tracce di vita, proposto dal festival. Impronte indelebili a volte invisibili testimonianze di incontri: “Ogni passo che compiamo nel mondo lascia una traccia, una sorta di testimonianza che racconta chi siamo, da dove veniamo e dove stiamo andando”. Si accettano tutti i tipi di formato, con estensione MOV, AVI, MP4, BLU-RAY compresi i cortometraggi realizzati con cellulari, smart-phone, go-pro e sono ammessi anche cortometraggi già vincitori o partecipanti ad altri festival. Ogni candidato potrà iscrivere una o più opere. La scadenza per la presentazione dei lavori è fissata al 2 giugno 2025. L’iscrizione ha un costo di 10 euro. Le opere selezionate che parteciperanno al Pop Corn Festival del Corto saranno sottoposte alla valutazione di una Giuria Artistica composta da professionisti del settore, la cui composizione sarà resa nota sul sito www.popcornfestivaldelcorto.it.


Numerosi i premi del festival scelti dalla Giuria. Il Miglior corto nella categoria “Corti Italiani” riceverà un premio di 1.000 euro e il trofeo Pop Corn Festival. Anche al Miglior corto nella categoria “Corti Internazionali” andranno 1.000 euro e il trofeo Pop Corn Festival, così come al Miglior corto nella categoria “Corti d’Animazione”, cui andrà il premio di 1.000 euro e il trofeo Pop Corn Festival. Al corto con l’idea più originale andrà il Premio Raffaella Carrà di 4.000 euro e sarà proiettato al Sudestival, il Festival del Cinema della città di Monopoli con il quale il Pop Corn Festival è gemellato. Quindi, il Premio Panalight, che consiste in buoni per il noleggio di attrezzatura cine-televisiva del valore complessivo di 8.000 euro. Ancora, il Premio Mujeres del Cinema al corto realizzato da un’autrice o a una storia incentrata su una tematica legata all’universo femminile. Alla sua seconda edizione, il Premio Crew United, che consiste in un Premio membership con formula video+ (upload di clip/showreel). Dalla scorsa edizione partner del festival, Crew United è il più ampio network di professionisti dell’industria dell’audiovisivo in Europa, fondato alla fine degli anni Novanta e ora disponibile anche Italia, risorsa essenziale per chi lavora in produzione. Quindi il Premio Inlusion Creative Hub per il Miglior Corto Italiano e per il Miglior Corto Internazionale che consiste 3 giorni di color grading con colorist del valore commerciale di circa 3.600 euro a premio e al Miglior Corto d’Animazione 3 giorni di sala mix con fonico del valore commerciale circa 3.000 euro. Infine, il Premio del Pubblico, il Trofeo Pop Corn Festival al miglior corto, scelto da una Giuria Popolare. Al festival saranno anche consegnate le Menzioni Speciali dal Moscerine Film Festival e dal Vision 2030, festival di Cinema Sostenibile della città di Noto.

Per maggiori informazioni:

www.popcornfestivaldelcorto.it
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Disability Pride: Sinistra Italiana in piazza per la Mobilità Universale

Domani scenderemo in piazza per ribadire che la mobilità o è un diritto per tutti e tutte o è un privilegio. La lotta per una mobilità universale è uno dei pilastri del nostro programma. Domani 1 aprile 2025 alle 15.00 Sinistra Italiana sarà al Campidoglio insieme a tutte le realtà associative e sindacali per abbattere i privilegi e garantire il diritto alla mobilità per ogni cittadino e cittadina di Roma.

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Fortezza Est 4-5 aprile in prima assoluta “Santa Smeralda” di e con Smeralda Capizzi: uno spettacolo intimo e autobiografico che esplora con ironia e delicatezza i legami familiari, la memoria e la dimensione del tempo.

Santa Smeralda   

di e con Smeralda Capizzi

Disegno luci Camila Chiozza

Con il sostegno di Fortezza Est

Fortezza Est

4- 5 aprile 2025 | h. 20:30

 

Nuovo debutto a Fortezza Est il 4 e il 5 aprile con “Santa Smeralda”, spettacolo scritto, diretto e interpretato da Smeralda Capizzi che attraverso un lavoro intimo e autobiografico esplora con ironia delicatezza i legami familiari, la memoria e la dimensione del tempo.                                                                                 

Da qualche anno Smeralda Capizzi, grazie all’attività svolta con il collettivo Svelarsi diretto da Silvia Gallerano, porta avanti una ricerca sul femminile. Nasce da qui il desiderio di indagare il legame con le proprie figure femminili d’origine e in maniera trasversale con la memoria, evocando personaggi e luoghi della sua storia, in modo particolare dell’infanziaintrecciandoli al presente.

Attraverso un viaggio emotivo, lo spettatore è invitato a confrontarsi con il proprio rapporto con il tempo e la memoria collettiva, scoprendo come le storie familiari non siano solo leggende o ricordi, ma tessuti viventi che danno forma all’identità di ognuno. Si indaga quindi anche il rapporto con la famiglia, con la propria femminilità; con un bisogno ancestrale di essere viste, riconosciute, guardate e ascoltate.

L’indagine autobiografica permette di ritrovare tutti quei frammenti di passato che vivono in noi e sono noi: abitudini, parole, luoghi, sensazioni e afflizioni antiche. Esplorare come il passato si depositi nel presente in vista del futuro, come anticipazione del futuro, e il presente diventa luogo di passaggio o sentiero per la creazione di nuove traiettorie.

“Santa Smeralda” è un racconto brillante, in totale apertura al pubblico. La narrazione procede saltando da un’epoca all’altra, giocando a volte su differenze e paradossi, fino a creare dei momenti evocativi in cui attraverso la memoria e la ricerca di un dialogo con figure ormai lontane nel tempo, la dimensione poetica prende lo spazio della scena. L’allestimento è intenzionalmente semplice ed agile, sul palco solo due sedie, con una scena disegnata dalle luci di Camila Chiozza che ridipinge lo spazio trasformandolo in un luogo etereo della memoria.

Con questo lavoro, l’autrice desidera recuperare un’anima popolare, quella fatta di tradizioni orali, canzoni, simboli e storie tramandate, e intende restituirla in forma contemporanea, in relazione all’estetica e al linguaggio della messa in scena.

Santa Smeralda

4-5 aprile 2025 ore 20:30

Fortezza Est Stagione Teatrale 2024/25

SIAMO ARGENTO VIVO – Mutevoli, inquieti, imprevedibili

via Francesco Laparelli, 62 Roma – Tor Pignattara

Orario Spettacoli giov- ven-sab ore 20:30

biglietto unico 12.00€

www.fortezzaest.com

info e prenotazioni mail prenotazionifortezzaest@gmail.com

| whatsapp 329.8027943| 349.4356219 

Ufficio Stampa: Eleonora Turco eleonoraturco.press@gmail.com

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Le premiazioni di “Aqua Film Festival” – A Venezia la Nona Edizione – Direttrice Eleonora Vallone

“Aqua Film Festival”

Venezia, 21 -25 marzo 2025

Nona Edizione


Conclusa con successo la Nona Edizione di “Aqua Film Festival”, per la prima volta a Venezia, con le sue proiezioni e premiazioni, all’interno di Aquamour, un grande evento internazionale per sensibilizzare sull’importanza delle risorse idriche e della sostenibilità ambientale.
Premiati gli studenti delle scuole, consegnati anche il Premio Paladino del Mare al Contrammiraglio Capitano del Porto di Venezia, Filippo Marini e il Premio Cavaliere dell’Acqua alla campionessa di voga alla veneta, Gloria Rogliani.

Eleonora Vallone

Eleonora Vallone e Gloria_Rogliani


Si è tenuta per la prima volta a Venezia, dal 21 al 25 marzo 2025, la nona edizione di Aqua Film Festival, fondato e diretto da Eleonora Vallone, che ha curato la parte dell’audiovisivo all’interno dell’evento Aquamour di Venezia. La serata finale del grande evento dedicato all’acqua nella sua Capitale naturale – Venezia – organizzata da Sumus e Aquamour, si è conclusa con molto successo al Cinema Rossini, con il film scelto dalla Direttrice Artistica di AquaFilmFestival “Panorami Sommersi, proiettato alla presenza del regista Samuele Gottardello e del produttore Pierangelo Gagliardi. Il film racconta la Venezia segreta e la sua lagun dove si scoprono anche i resti di una antica villa romana del primo secolo d.C.

Sono stati premiati gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Giordano Bruno – Raimondo Franchetti di Mestre e dell’Istituto Berna di Mestre, che hanno realizzato per la sezione Acqua& Students , dei piccoli corti sul tema della sostenibilità e territorio, applauditi da tutti per la freschezza della nuova esperienza artistica. Infine è stato consegnato il prestigioso Premio Cavaliere dell’acqua alla Campionessa di voga alla veneta Gloria Rogliani. Nei giorni precedenti era stato consegnato il “Premio Paladino del Mare” al Contrammiraglio Capitano del Porto di Venezia, Filippo Marini. Entrambi i premi sono stati realizzati dalla Gioielleria di Marina Corazziari con il patrocinio di ANCIM, ASSOPORTI e Festival Aquamour a Venezia. Il tutto con grande gradimento e  partecipazione del pubblico.

Sono felice di questa esperienza – ha sottolineato Eleonora Vallone – nella magnifica Venezia che tanti anni fa mi ha ispirato AquaFilmFestival giunto oramai alla sua nona edizione. Sicuramente continuerò a sollecitare gli studenti alla realizzazione di nuovi cortometraggi di pochi minuti sulla bellezza e storia del loro territorio da preservare e difendere. Grazie a tutti!“.

Partner di Aqua Film Festival 2025 sono: ANCIM Associazioni delle Isole Minori e ASSOPORTI Associazione dei Porti Italiani.


Per informazioni:
https://aquafilmfestival.org/
aff@aquafilmfestival.org
www.facebook.com/www.aquafilmfestival.org/?fref=ts
www.linkedin.com/in/aqua-film-festival-sustainability-films-dedicated-water-environment-floods-drought-252b5085/
https://twitter.com/AquaFilmFestiva
www.youtube.com/channel/UCstdFUkqTT31DYwFXXujJqg

https://instagram.com/_u/aquafilmfestival?r=sun1

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Cosentino (AVS): Nuova sede di Forza Nuova una vergogna. È ora di dire basta

Il presidio a piazza Bologna di questa mattina è la risposta alla sconcertante  notizia relativa all’apertura di una nuova sede di Forza Nuova nel II Municipio, a pochi passi dall’Università La Sapienza e a 200 metri dalla sinagoga di Via Padova.

L’estrema destra ci ha abituato agli annunci a sorpresa, cifra provocatoria del proprio agire politico. Ciò che sgomenta, tuttavia, è la facilità con cui riesce a trovare spazio, contando su una comunicazione che punta su stereotipi e feticci, come la presenza all’inaugurazione di Roberto Fiore, segretario nazionale di FN condannato in primo grado per l’assalto alla sede nazionale della Cgil del 9 ottobre 2021.

“Che un partito di stampo neofascista continui ad aprire sedi in spazi privati della Capitale è inaccettabile. Diviene inoltre sempre più urgente porre un argine ai soggetti che con le loro idee violano i principi democratici e i valori espressi dalla nostra Costituzione. Non è più possibile aspettare” dichiara Danilo Cosentino, segretario di Sinistra Italiana Lazio.

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