Giovanni Scifoni in “FRÀ – San Francesco, la star del Medioevo”.

“Serate a Minturnae – Estate 2025”

GIOVANNI SCIFONI
in
“FRÀ – San Francesco, la star del Medioevo”
Venerdì 1 agosto 2025 – Ore 21:00
Teatro Romano di Minturnae – Minturno (LT)

Giovanni Scifoni Fra

Un nuovo imperdibile appuntamento per la rassegna estiva “Serate a Minturnae – Estate 2025”, che continua ad animare le serate del suggestivo Teatro Romano di Minturno, coniugando arte, cultura e spiritualità in un contesto unico al mondo.

Venerdì 1 agosto 2025, alle ore 21:00, sarà protagonista Giovanni Scifoni, amatissimo attore di teatro, cinema e televisione, con lo spettacolo “FRÀ – San Francesco, la star del Medioevo”.

Con la sua inconfondibile ironia e sensibilità, Scifoni porta in scena una rilettura originale e contemporanea della figura di San Francesco d’Assisi, raccontato come un’autentica “celebrità medievale”, un uomo rivoluzionario capace di parlare ancora oggi alle coscienze, con la forza della poesia, dell’umiltà e del coraggio. Uno spettacolo intenso e divertente, che unisce spiritualità e comicità, riflessione e racconto teatrale.

L’evento fa parte della rassegna “Serate a Minturnae – Estate 2025”, organizzata da Elite Communication, in collaborazione con il Comune di Minturno, il Parco Archeologico di Minturnae, la Direzione Regionale Musei Lazio, con il patrocinio della Provincia di Latina e dell’associazione Vivi Minturno Scauri.

Biglietti disponibili su TicketOne.it o  presso la Pro Loco Minturno – Tel. 0771 658528 e  Mondadori Bookstore Via Italo Balbo, 19, Minturno 0771 904164
Info pubblico:
Ufficio Turismo Comune di Minturno – Tel. 0771 660823

Luogo: Teatro Romano di Minturnae
Orario di inizio: 21:00
Data: Venerdì 1 agosto 2025

Per accrediti stampa e materiali promozionali

a.elitecommunication@gmail.com

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Piancastagnaio celebra Francesco di Valdambrino. Avviato ufficialmente il progetto per una grande mostra dedicata allo scultore e castellano amiatino.

La Giunta Comunale di Piancastagnaio ha approvato l’avvio del percorso progettuale per la realizzazione di una mostra monografica dedicata a Francesco di Valdambrino, uno dei più importanti scultori senesi del primo Quattrocento, che nel 1426 fu anche nominato castellano del Cassero di Piancastagnaio. L’iniziativa intende valorizzare una figura centrale per la storia artistica del nostro territorio, raccontando attraverso le sue opere il legame profondo tra Piancastagnaio, Siena e la Toscana del primo Rinascimento. La mostra, attualmente in fase di progettazione, sarà curata dal Prof. Alessandro Bagnoli, uno dei massimi esperti di arte senese, e coordinata dalla Dott.ssa Donatella Capresi, con il supporto di una segreteria organizzativa già attiva. Saranno coinvolte istituzioni culturali, ecclesiastiche e universitarie, con l’obiettivo di costruire un evento scientificamente rigoroso, ma anche accessibile al grande pubblico.

Molte delle opere attribuite a Valdambrino sono oggi conservate proprio nel territorio amiatino e nella Val d’Orcia – da Arcidosso a Radicofani – e documentano tutte le fasi della sua carriera, dalle prove giovanili agli straordinari capolavori realizzati per il Duomo di Siena. La mostra intende raccontare anche la storia avvincente delle sue sculture, spesso segnate da spostamenti, trasformazioni e persino contraffazioni, come nel caso del celebre San Francesco oggi nella collezione della Banca Monte dei Paschi. Accanto alle opere di Valdambrino, saranno esposte anche sculture di artisti a lui vicini – come Jacopo della Quercia e Domenico di Niccolò – per ricostruire i rapporti e le influenze artistiche del tempo.

“Con questa mostra – sottolinea l’Amministrazione – vogliamo dare il giusto riconoscimento a una figura che unisce la storia locale a quella dell’arte italiana, valorizzando Piancastagnaio come centro culturale vivo e aperto alla ricerca, alla bellezza, al dialogo tra passato e futuro.”

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Pesaro | Palazzo Lenci, al via la Mostra “Le città di Calvino”. Finita la prima parte del cantiere.

Palazzo Lenci. Al via la Mostra “Le città di Calvino”. Dal restauro emergono le tracce di una storia che aspetta solo di essere raccontata e vissuta.

Il progetto Borghi Invisibili approda ad una fase importante con la conclusione della prima fase dei lavori su Palazzo Lenci: facciate restaurate e saloni riscoperti tra antiche decorazioni e preziosi scorci che si riaffacciano alla città. Oggi il cantiere è visitabile, inaugurazione in occasione della Tàvlata sul Castel. Dal 3 al 30 agosto la mostra “Le città di Calvino” in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti della città di Palermo e l’Istituto Elmad di Parigi. Michele Sbrissa, amministratore di 593 Studio: “Il cantiere aperto di Barchi esempio di progettazione condivisa ad alto valore sociale”.

Il restauro di Palazzo Lenci restituisce al borgo di Barchi una parte importante della sua identità storica e urbana. Si è conclusa la prima fase del cantiere avviato da 593 Studio, società veneta specializzata in architettura partecipata, che ha realizzato il progetto in collaborazione agli Istituti Filippin-La Salle Italia. Gli interventi hanno restituito splendore alle facciate e definito i volumi esterni del palazzo, ridando nuova vita alla piazza centrale. Ma è durante il lavoro all’interno di alcune stanze del palazzo che sono avvenute le scoperte più emozionanti: varchi murati, scalinate e travature prima coperte da cemento, effimere tracce di grafiche pittoriche e decorazioni floreali che riaffiorano dopo secoli, confermando le intuizioni iniziali e le suggestioni dei racconti dei cittadini.
“Stiamo riportando alla luce questi elementi con pazienza e cura anche attraverso i laboratori organizzati assieme agli Istituti Filippin, queste tracce di storia non erano documentate e non ci aspettavamo una qualità così elevata, una simile eleganza e bellezza artigianale – spiega Michele Sbrissa, fondatore e CEO di 593 Studio –. È il segno che il palazzo non è solo architettura, ma narrazione continua, una scoperta che si apre alla comunità. Come da programma ora sospenderemo le attività operative del cantiere e apriremo questi spazi a chi vorrà fare una straordinaria esperienza tra storia, architettura, arte e partecipazione. Palazzo Lenci torna a essere un luogo vivo, visitabile, aperto alla comunità. Con umiltà e grazie al supporto di chi sta credendo a questa avventura che si sta scrivendo giorno dopo giorno, possiamo dire di essere sulla buona strada.”
Antonio Sebastianelli, sindaco di Terre Roveresche, comune a cui appartiene il borgo di Barchi, sottolinea: “Il cantiere di Palazzo Lenci ha permesso di restituire a Barchi un’importante quinta scenica del progetto originario della città ideale disegnata dell’architetto Filippo Terzi. In pochi mesi la nostra piazza è tornata a dialogare con le pietre e i volumi di un edificio che per troppo tempo era rimasto in silenzio. Speriamo che questo sia solo l’inizio”.  Il 3 agosto, infatti, in occasione della grande festa popolare La Tàvlata sul Castel, promossa dalla Pro Loco di Barchi, che ogni anno richiama oltre mille persone, si inaugura la mostra “Le città di Calvino”, realizzata  all’interno del progetto Borghi Invisibili (www.borghinvisibili.it), in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Palermo, ELMAD Auguste Renoir di Parigi, gli Istituti Lasalliani e il patrocinio dei Comuni di San Costanzo e Terre Roveresche.

La mostra, che resterà aperta fino al 30 agosto, sarà allestita tra le tracce del restauro in corso, porte, camini, pavimenti, travature, corridoi da riabitare, offrendo al pubblico una piccola esperienza, un assaggio di interazione tra frammenti di storia e visioni grafiche contemporanee ispirate al capolavoro di Italo Calvino, a cui sono state accostate in via del tutto straordinaria tre opere realizzate dalla Compagnia delle Catenelle di Barchi.

Tutto ciò è reso possibile anche grazie all’impegno di volontari e ditte locali che hanno partecipato fornendo materiali e soluzioni per allestire gli spazi in modo funzionale ed in piena sicurezza, in particolare Z Impianti che ha reso possibile l’allestimento illuminotecnico della mostra.
“I laboratori che abbiamo organizzato nel cantiere di palazzo Lenci hanno consentito ai ragazzi di sperimentare non solo attività materiali all’interno di questi spazi, ma cosa significhi interagire e contribuire all’attivazione di una comunità – commenta Sileno Rampado, direttore generale degli Istituti Filippin –. Quest’anno abbiamo portato qui, da Paderno del Grappa, due gruppi di studenti per partecipare al cantiere sociale e al progetto di rigenerazione. È una scuola di vita, che unisce mani, idee, memoria e futuro. Non solo, dall’anno prossimo sei licei lasalliani di tutta Italia utilizzeranno gli spazi di Barchi per l’alternanza scuola lavoro, così i ragazzi potranno partecipare al cantiere permanente di Palazzo Lenci intrecciando la loro esperienza con abitanti, attività economiche locali, testimonianze di artigiani e associazioni, secondo l’idea generatrice del progetto Borghi Invisibili”.
Il cantiere sarà visitabile in questa modalità immersiva per tutto il mese di agosto, con aperture garantite da alcune famiglie e volontari locali, ad ulteriore testimonianza della straordinarietà del percorso partecipativo in atto, ospitato per molte attività con la comunità locale, negli spazi del Nova Bar, una delle prime attività commerciali che hanno creduto in questa idea.  Domenico Carbone, sindaco di San Costanzo, città che ospiterà in autunno la mostra che ora si inaugura a Palazzo Lenci, proprio nell’ambito della diffusione più ampia del progetto Borghi Invisibili, aggiunge: “Questo progetto, questo cantiere, è un esempio virtuoso di rigenerazione per i nostri borghi: creatività e concretezza, facendo rete e creando sinergie dal basso, con i nostri cittadini e con le imprese locali. È un segno delle enormi possibilità del nostro territorio, unire bellezza e storia con nuove dimensioni del fare orientate al futuro e all’internazionalità”.
Dall’autunno prossimo torneranno al lavoro i tecnici per avviare una nuova fase di progettazione e riqualificazione di Palazzo Lenci, cercando, con pazienza e facendo tesoro delle indicazioni che stanno emergendo dalla comunità, di accogliere e valorizzare le idee fin qui raccolte, in coerenza con l’obiettivo di rilancio del piccolo capolavoro rinascimentale di Barchi, nel contesto del più ampio programma di attività di Borghi Invisibili.

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

L’acquisto e il restauro di Palazzo Lenci a Barchi 

Nel borgo rinascimentale di Barchi, frazione del Comune di Terre Roveresche (in provincia di Pesaro Urbino), da circa sei mesi è iniziato il progetto di rigenerazione di Palazzo Lenci, edificio simbolo della “città ideale” concepita nel Cinquecento dall’architetto Filippo Terzi su incarico del marchese Pietro Bonarelli della Rovere. Il palazzo, dimenticato da decenni, è stato acquistato dalla società trevigiana di ingegneria e architettura 593 Studio, specializzata in progettazione architettonica partecipata. Obiettivo: realizzare un cantiere permanente in grado di ospitare riflessioni e azioni in ambito culturale, abitativo, produttivo e ricettività etica e sostenibile. A marzo di quest’anno è stato avviata la prima fase del cantiere con una prima azione simbolica: la riapertura di Vicolo degli Ebrei, per segnare il ritorno del palazzo alla comunità. In parallelo si sta lavorando a una “rigenerazione sociale”, coinvolgendo associazioni locali, cooperative e studenti dell’Istituto Filippin di Paderno del Grappa, Treviso. Dal punto di vista tecnico, la prima fase ha riguardato le facciate, il tetto e i camini storici, con particolare attenzione al recupero dell’identità architettonica del luogo. Sarà inoltre realizzata, sulla chiave di volta del portale in pietra all’ingresso del Palazzo, una nuova effige che unirà storia e futuro, antico e contemporaneo, un elemento simbolicamente rilevante, su cui il team di creativi sta già ragionando assieme ad alcuni attori locali. Non solo. Sul portale www.borghinvisibili.it è si può esplorare da alcune settimane l’intero progetto territoriale che spazia dal mare di Torrette fino al borgo di Barchi, attraversando San Costanzo, Piagge, Orciano, e molti altri luoghi, un progetto in pieno sviluppo, che si arricchirà via via nel corso del tempo con le innumerevoli azioni già intraprese e che qui saranno illustrate. All’interno del sito è poi già possibile sperimentare la navigazione tridimensionale dei borghi di Barchi e Cerasa ricostruiti con tecnologia laser scanner e fotogrammetria attraverso droni: un viaggio digitale immersivo tra le geometrie medioevali di antichi borghi.

La Mostra – Le città di Calvino

Curata all’interno del progetto Borghi Invisibili, la mostra nasce come omaggio visivo all’universo calviniano. Le opere, esposte tra le sale grezze e in fase di restauro di Palazzo Lenci, interpretano con linguaggi grafici e illustrativi il celebre libro “Le città invisibili”. Esposte circa 40 opere originali tra illustrazioni, grafic novel e installazioni, tutte realizzate da giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo e della scuola ELMAD di Parigi. Tra gli autori le opere dei docenti Renato Galasso, Emanuele Gizzi e Leandra La Rosa. Esposti anche gli studenti: Alessio Agosta, Federica Arrampatore, Marta Baglieri, Greta Calandrino, Noemi Carollo, Claudia Di Miceli, Chloé Desoubrie, Roberta Ferrigno, Riccardo Galantino, Emanuela Galioto, Claudia Galluzzo, Chloé Gillet, Antonino Graziano, Grabiel Kraft, Louisa Masselis, Roberto Palmeri, Roberto Rizzo, Andrea San Brunone, Saku Santeri Heinonen, Giorgio Vaccaro, Rebecca Verduci, Maria Francesca Villari. L’allestimento si fonde con lo spazio incompiuto del palazzo e con le decorazioni storiche appena riemerse, in un dialogo continuo tra passato e visione. Il percorso è reso interattivo grazie a installazioni della “Compagnia delle Catenelle”, collettivo artistico impegnato nella rigenerazione creativa degli spazi pubblici.

La mostra è parte di un progetto pedagogico e comunitario che coinvolge scuole, associazioni locali e istituzioni regionali e sarà aperta dal 3 al 30 agosto, il lunedì, venerdì e sabato dalle 20 alle 22, informazioni al 338 3517014

La storia di 593 Studio

593 STUDIO è un’eccellenza nel panorama degli studi di ingegneria e di architettura, impegnato in una missione ambiziosa: costruire il futuro attraverso ricerca, sperimentazione e competenza. Fondata a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano, su valori solidi come l’innovazione, la sostenibilità e la collaborazione, 593 STUDIO opera nei settori chiave dell’abitare (residenziale), conservare (restauro), lavorare (direzionale) e condividere (pubblico). Con oltre 15 anni di esperienza in Italia e all’estero, il team multidisciplinare di 593 STUDIO affronta con dedizione progetti complessi, dall’ideazione alla direzione operativa. Tra le prime Benefit Corporation nel settore dei servizi professionali in Italia, l’azienda si impegna a restituire valore alla comunità e all’ambiente.  I progetti di rilievo nell’ambito della conservazione del patrimonio storico e sacro, includono l’ampliamento del complesso Santuari Antoniani di Padova, il restauro delle volte della chiesa San Francesco a Treviso, il piano di recupero per l’ex Monastero delle Clarisse a Castelfranco Veneto, la selezione per il laboratorio-concorso Cappella nel Bosco a La Verna oltre che servizi di consulenza in varie diocesi per percorsi partecipativi comunitari e piani di valorizzazione immobiliare. 593 STUDIO promuove l’innovazione anche in ambito accademico e, in collaborazione con gli Istituti Lasalliani e lo IUAV, promuove e co-finanzia dottorati di ricerca pionieristici nella gestione e recupero dei beni religiosi. La ricerca in ambito tecnologico ed ingegneristico viene svolta in collaborazione con l’International University of Applied Science in Germania.

CONTATTI:
PK COMMUNICATION

Mauro Pigozzo
press@pkcommunication.it / 351 6896663

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Cina e Italia a confronto: chi guida davvero la corsa all’energia sostenibile?

Nel contesto globale della transizione ecologica, Italia e Cina rappresentano due modelli profondamente diversi, ma entrambi centrali per lo sviluppo dell’energia sostenibile. Da una parte, la potenza asiatica investe su scala industriale; dall’altra, l’Italia punta su integrazione europea e decarbonizzazione progressiva. Il confronto tra questi due Paesi è sempre più rilevante, specialmente alla luce degli ultimi dati aggiornati al 2025. Questo articolo analizza differenze e strategie, offrendo una panoramica chiara e informata sul presente e futuro delle politiche energetiche sostenibili.

Cina: quantità, velocità e ambizione inarrestabile

Nel 2024 la Cina ha confermato la sua posizione dominante nel panorama globale delle energie rinnovabili. Secondo i dati dell’Ember Global Electricity Review, il Paese ha installato ben 357 gigawatt (GW) di nuova capacità solare ed eolica, superando così gli obiettivi fissati per il 2030 con sei anni di anticipo. Solo nel primo trimestre del 2025, la Cina ha aggiunto 36 GW di fotovoltaico residenziale, un dato che supera quanto installato dall’Italia nell’arco di due decenni.

Il mix energetico cinese continua a evolversi: nel 2024, la quota di energia pulita ha raggiunto il 38%, con il solare al centro della trasformazione. L’espansione riguarda anche:

  • l’eolico offshore

  • le infrastrutture di accumulo

  • una crescente rete di trasmissione intelligente

Questo trend si inserisce in una strategia nazionale che mira a raggiungere il picco di emissioni entro il 2030 e la neutralità carbonica entro il 2060, supportata da sussidi governativi e da un mercato interno in forte crescita.

Parallelamente, la Cina ha avviato la costruzione della più grande diga idroelettrica al mondo sul fiume Yarlung Tsangpo in Tibet, con una produzione prevista di 300 terawattora all’anno. Questo megaprogetto sottolinea il peso strategico che Pechino attribuisce all’energia rinnovabile come leva per la sicurezza energetica e la leadership globale nel settore. La nazione asiatica sta inoltre valutando l’introduzione di un sistema di scambio di emissioni (ETS) simile a quello europeo, a conferma di una progressiva attenzione anche agli strumenti di mercato per la decarbonizzazione.

Italia: progressi concreti tra sfide e opportunità

Nel primo semestre del 2024, per la prima volta nella storia italiana, la produzione elettrica da fonti rinnovabili ha superato quella da combustibili fossili: 67,3 terawattora contro 58. Questo dato rappresenta un traguardo importante, che evidenzia la direzione intrapresa dal sistema energetico nazionale. Le fonti idroelettriche, in particolare, hanno registrato una crescita del 65% rispetto al 2023, grazie a un anno favorevole dal punto di vista climatico.

Il fotovoltaico italiano, pur con numeri più contenuti rispetto alla Cina, continua a crescere: alla fine del 2023 la capacità installata ha raggiunto circa 36 GW, generando il 12,3% dell’elettricità totale. Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) prevede di:

  • raddoppiare la capacità solare entro il 2030

  • utilizzare fondi europei e incentivi statali

  • promuovere comunità energetiche e autoproduzione locale

Sul fronte giuridico e politico, l’Italia è anche al centro di un’importante causa legale: la Cassazione ha recentemente autorizzato la prosecuzione di un procedimento contro Eni e lo Stato, accusati di non aver rispettato gli impegni climatici internazionali. Questo caso, definito la “climate litigation italiana”, rappresenta un precedente significativo per l’Europa e riflette una crescente pressione pubblica per politiche ambientali più incisive. Nonostante ritardi burocratici e opposizioni locali, il Paese sta costruendo una transizione energetica fondata su innovazione e giustizia climatica.

In questo contesto, valutare le offerte luce gas più vantaggiose diventa sempre più importante per incentivare comportamenti sostenibili anche tra i consumatori domestici, specialmente considerando il crescente interesse verso la riduzione del costo della luce nel lungo periodo.

Due visioni a confronto: intensità cinese vs modello europeo

La Cina e l’Italia incarnano due approcci opposti alla transizione energetica. Il modello cinese si fonda su:

  • investimenti massicci

  • obiettivi centralizzati

  • un ritmo di crescita industriale impressionante

Per comprendere meglio le differenze, ecco un confronto diretto tra i principali indicatori energetici dei due Paesi nel 2024:

Categoria

Cina

Italia

Capacità Solare Installata (GW)

576

36

Capacità Eolica Installata (GW)

400

12

Nuova Capacità Rinnovabile 2024 (GW)

357

5.5

Quota Rinnovabili nel Mix (%)

38

53

Produzione Rinnovabile H1 2024 (TWh)

N/D

67.3

Con oltre 300 miliardi di dollari investiti nel settore green solo nel 2024, la Cina domina il mercato globale della produzione e installazione di tecnologie rinnovabili, mantenendo bassi i costi e alte le prestazioni. Tuttavia, la dipendenza da carbone in alcune aree e l’impatto ambientale delle infrastrutture restano nodi critici.

L’Italia, invece, segue una traiettoria più regolamentata e meno impattante sul territorio. Se da un lato la burocrazia e i tempi autorizzativi frenano i progetti, dall’altro la qualità dell’integrazione europea, le tecnologie avanzate e la crescente partecipazione dei cittadini rappresentano punti di forza. La sfida per l’Italia sarà quella di aumentare la capacità installata senza compromettere gli equilibri ambientali e sociali.

In conclusione, il confronto tra Cina e Italia non è una competizione, ma un esempio della pluralità di strade percorribili nella transizione ecologica. La Cina guida per quantità e velocità, l’Italia per qualità e sostenibilità territoriale. Entrambe le esperienze offrono spunti fondamentali per costruire un futuro energetico più pulito e resiliente.

Fonte: papernest.it

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Il primo e 2 agosto a Verona il debutto di ‘Pimpa. Il Musical a Pois’ Altan e d’Alò insieme in Musical. Regia di Enzo d’Alò

Pimpa. Il Musical a Pois

Altan e d’Alò insieme in Musical

Debutto 1 e 2 agosto 2025
Teatro Romano Verona
 

Drammaturgia
Francesco Tullio Altan e Enzo d’Alò

Regia

Enzo d’Alò

In occasione del 50° anniversario dalla nascita della Pimpa, la celebre cagnolina a pois rossi creata da Altan, prende vita uno spettacolo teatrale unico e sorprendente: “Pimpa. Il Musical a Pois”. Il progetto – subito accolto e sostenuto con entusiasmo dal Comune di Verona e Arteven per la prima nazionale l’1 e 2 agosto nel magnifico scenario del Teatro Romano, nell’ambito dell’Estate Teatrale Veronese – nasce da un’idea di Fondazione AIDA ETS, storica realtà veronese che da oltre quarant’anni porta in scena personaggi e storie iconiche per il pubblico delle famiglie. Tra tutti, un posto speciale lo occupa proprio la Pimpa, personaggio amatissimo che da cinquant’anni accompagna bambini e bambine nel loro percorso di crescita, stimolando curiosità, immaginazione e libertà espressiva. Lo spettacolo è diretto da Enzo d’Alò, uno dei più importanti registi europei di cinema d’animazione, che torna a collaborare con Altan dopo la serie animata dedicata alla Pimpa. Dall’incontro tra due autori d’eccezione nasce un musical originale e poetico, che celebra il connubio tra il mondo dell’infanzia e la magia senza tempo del teatro. Un teatro fatto di parole, pupazzi, travestimenti e, soprattutto, musica e gioco. La musica, infatti, è il cuore pulsante di questo spettacolo: accompagna ogni trasformazione scenica, dà ritmo alle emozioni e voce all’immaginazione. Le canzoni originali composte da Eleonora Beddini non solo impreziosiscono la narrazione, ma costruiscono un vero e proprio linguaggio musicale che guida il pubblico in un viaggio sonoro attraverso stili diversi, evocazioni poetiche e richiami universali. È la musica a rendere vivo il gioco teatrale, a far danzare la parola e a moltiplicare il potere delle immagini.

“Con la Pimpa anche bambini e bambine vivono la magia di questo nostro meraviglioso teatro all’aperto – sottolinea Marta Ugolini, Assessora alla Cultura del Comune di Verona – consapevoli del valore del progetto artistico che recano le importanti firme di Tullio Altan e di Enzo d’Alò, abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di Fondazione Aida di portare al Teatro Romano lo spettacolo ‘Pimpa. Il musical a pois’. Ancor più, abbiamo voluto inserirlo nell’Estate Teatrale Veronese, festival multidisciplinare all’aperto secondo solo al festival lirico areniano a Verona. Per la prima volta un family show entra nel cartellone dell’Estate Teatrale, a testimonianza dell’impegno dell’amministrazione comunale di ampliare i pubblici, con la volontà di rendere sempre più diffusa, inclusiva e accessibile la cultura, avvicinando le nuovissime generazioni e le famiglie al mondo del teatro. Pimpa, con la sua fantasia e il suo spirito curioso, rappresenta perfettamente i valori che vogliamo trasmettere: entusiasmo, scoperta, condivisione. Questo può sembrare un sogno, ma sotto le stelle del Romano, anche i sogni a pois possono diventare realtà.”

In questo musical cantiamo il gioco che diventa teatro e il teatro che si reinventa gioco” – afferma Enzo d’Alò. “Abbiamo voluto raccontare ai bambini come il grande teatro possa nascere dalla capacità di giocare, di ‘fare finta’. Un gioco serio, appassionato e visionario, dove Pimpa incontra William Shakespeare e, insieme a lui e all’immancabile Armando, si diverte a esplorare questo meraviglioso mondo”.

 “La Pimpa compie cinquant’anni, ma non ha perso il desiderio di vivere nuove esperienze. – prosegue Altan. Dopo i cartoni animati, di cui Enzo d’Alò ha diretto la seconda serie, il palcoscenico di un musical sarà, anche per lei, una bella nuova avventura”

 Afferma Simone Dini Gandinicodirettore artistico con Roberto Terribile di Fondazione AIDA: “Altan, da una parte. Enzo d’Alò, dall’altra. Qui il papà della Pimpa, un genio dell’illustrazione che ancora oggi è un punto di riferimento della cultura italiana tout court; qua il Maestro del cinema d’animazione. A questo si aggiunge la ultraquarantennale esperienza di Fondazione AIDA nella produzione di spettacoli per famiglie, che ha scagliato tutte le frecce del proprio arco per fare di Pimpa – il musical a pois un nuovo classico del teatro italiano. Un particolare ringraziamento, inoltre, a tutto lo staff, che con dedizione e professionalità nel corso dei mesi ha dato tutto (e anche di più) per questo progetto; e un grande in bocca al lupo al cast, giovanissimo ed entusiasta, che sono certo saprà emozionare i bambini di oggi e di ieri. E di domani”.

 Pimpa. Il Musical a Pois è uno spettacolo pensato per tutta la famiglia: un coloratissimo viaggio tra musica, parole e immaginazione. Con canzoni originali, coreografie travolgenti e un cast di giovani attori e cantanti di talento, il musical trasforma il palco in un laboratorio di meraviglia e creatività condivisa.

Un omaggio poetico e divertente all’infanzia, all’arte del raccontare e alla libertà di inventare.

Per la prima volta nella storia del Teatro Romano di Verona, nell’ambito dell’Estate Teatrale Veronese e della sua ispirazione shakespeariana, va in scena uno spettacolo interamente dedicato a bambini e famiglie, e agli appassionati di Pimpa di tutte le età. Il debutto è previsto per l’1 e 2 agosto: un appuntamento storico che segna l’ingresso ufficiale del family show in uno dei contesti culturali più prestigiosi d’Italia.

Pimpa. Il Musical a Pois rappresenta una grande occasione per avvicinare un pubblico di giovanissimi alla meraviglia dello spettacolo dal vivo e dei linguaggi artistici. Una porta aperta sul mondo fantastico e giocoso di uno dei personaggi più amati della letteratura illustrata italiana. E’ prodotto da Fondazione AIDA ETS, Estate Teatrale Veronese, Centro Servizi Culturali Santa Chiara, Teatro Comunale Mario Del Monaco, Teatro Cristallo di Bolzano e Associazione ATTI, in collaborazione con Coordinamento Teatrale Trentino e con il contributo della Fondazione Caritro.

L’Estate Teatrale Veronese è promossa dal Comune di Verona in collaborazione con il circuito multidisciplinare regionale Arteven, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto e ha come sponsor AGSM AIMBanco BPM e Gruppo Vicenzi.

Crediti

Testo di Francesco Tullio Altan e Enzo d’Alò

Regia Enzo d’Alò

Aiuto regia Maria Selene Farinelli

Musiche Eleonora Beddini

Coreografia Elisa Cipriani

Scene Luca Zanolli, Mariangela Mazzeo

Costumi e pupazzi Mariangela Mazzeo (supporto tecnico ai pupazzi Luca Zanolli, Matteo Maiocchi)

Consulenza artistica Simone Dini Gandini

Attori Gloria Zamprogno, Jacopo Violi, Matteo Fresch, Irene Albanese

Light designer Alberto Gottardi

Staff tecnico Mario Gottardi – Go.Service, Alessia Natalini, Luca Zanolli, Antonela Saccomanno, Elia Giacomazzi

Tour manager Roberto Terribile

Sinossi – Pimpa. Il Musical a Pois”

Cosa succede se un giorno, a casa di Pimpa e Armando, arriva una lettera da un certo William… Shakespeare?

Inizia così una sorprendente avventura a pois dove il gioco diventa teatro e il teatro si reinventa gioco.

In questo musical coloratissimo e pieno di sorprese, Pimpa riceve una visita inaspettata dal grande drammaturgo inglese che, direttamente dalla brughiera, è venuto a insegnare a lei e ad Armando come si prepara un vero spettacolo teatrale. Tra canzoni originali, coreografie giocose, pupazzi e scene buffe, Pimpa si troverà coinvolta in una storia piena di poesia, fantasia e risate, imparando – insieme al pubblico – il valore del racconto, dell’amicizia e dell’immaginazione.

Uno spettacolo musicale di 75’ firmato Altan e Enzo d’Alò, pensato per emozionare grandi e piccoli, dove si canta, si sogna e si gioca sul serio.

Perché, come dice Shakespeare… “Tutto il mondo è un palcoscenico”!

Curiosità su Pimpa. Il Musical a Pois

Il pupazzo di Pimpa è stato ideato e realizzato da Mariangela Mazzeo, con il supporto tecnico alla movimentazione di Matteo Maiocchi e Luca Zanolli. Le scenografie portano la firma di Luca Zanolli e Mariangela Mazzeo, che hanno raccolto la sfida — tutt’altro che semplice — di adattare lo stile visivo di Altan alle esigenze del linguaggio teatrale, profondamente diverso da quello del fumetto.

In questa nuova avventura, la celebre cagnolina a pois, guidata dalla sua inesauribile curiosità, si addentra nel mondo del teatro: la sua casa diventa una rappresentazione metateatrale delle trasformazioni che l’attendono. L’uso dei pupazzi animati dagli attori e di una scenografia pensata come parte attiva del racconto funge da ponte tra il mondo del fumetto e quello della scena, creando un dialogo vivo tra i due linguaggi e offrendo al pubblico l’occasione di coglierne le rispettive specificità.

Le musiche sono state composte da Eleonora Beddini. Il suo obiettivo era creare melodie orecchiabili e incisive, capaci però di conservare un’identità sonora forte, originale e riconoscibile. Per farlo, la compositrice ha costruito un linguaggio musicale che gioca con diversi stili provenienti da varie tradizioni del mondo, sviluppando al contempo un universo armonico ben definito. Le melodie, intrecciate alle liriche, sono pensate per essere semplici ma memorabili, immediate ma allo stesso tempo profonde e tridimensionali. Il risultato è una partitura che mira a evocare nello spettatore un mondo di ricordi: un paesaggio sonoro sospeso, familiare e senza tempo, che sembra galleggiare tra passato e immaginazione — un luogo indefinito ma riconoscibile, custodito nella memoria di ciascuno di noi. 

INFORMAZIONI.

Programma completo sul sito www.estateteatraleveronese.it, sulla pagina Facebook Estate Teatrale Veronese-Comune di Verona, sul profilo Instagram estateteatraleveronese e sul canale YouTube Estate Teatrale Veronese.

Biglietti disponibili da Box Office Verona – via Pallone 16 – tel. 045 80 11 154.

Biglietti ONLINE disponibili sui circuiti: www.boxol.it/BoxofficeLive/itwww.boxofficelive.it e www.arteven.it

Fondazione Aida ETS
0458001471- fondazione@fondazioneaida.it
3391441436 – stampa@fondazioneaida.it

Leeloo Comunicazione
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Per scrittori esordienti e non. Selezione, analisi, correzione, revisione ed editing dei testi per la pubblicazione e l’inserimento nelle collane editoriali di Cultura e dintorni Editore. Selezione e scelta di testi da pubblicare sul periodico di informazione culturale “Cultura e dintorni”

Cultura e dintorni Editore esamina nuove proposte di narrativa, poesia, saggistica e manualistica proponendone l’eventuale revisione e la pubblicazione, con l’inserimento delle opere selezionate nelle proprie collane editoriali, e la promozione attraverso i propri canali di comunicazione e il periodico di informazione culturale “Cultura e dintorni”..

Per info scrivere a: redazione@culturaedintorni.it

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Teatro dei Calanchi celebra la X edizione. Apertura il 1° agosto con il concerto di Micah P. Hinson

Il Teatro dei Calanchi – progetto site-specific guidato da Daniele Onorati – inaugura la sua decima edizione venerdì 1 agosto a Pisticci (MT), con il concerto esclusivo del cantautore texano Micah P. Hinson. L’esperienza sarà immersiva, intima e memorabile, nel cuore dell’anfiteatro naturale dei Calanchi lucani. Il primo evento della stagione 2025 – Hinson, ospite simbolo della serata, porterà il suo ultimo singolo Oh, Sleepyhead e anticipazioni dal nuovo album The Tomorrow Man, in uscita il prossimo autunno. Notoriamente lontano da contesti mainstream, Hinson trasforma ogni performance in rito, dialogando profondamente con il paesaggio che lo ospita.

Dal mito alla materia – “Carne e Creta”
La X edizione del Teatro dei Calanchi ruota intorno ai concetti di Carne e Creta, un indirizzo estetico ed esperienziale che attraversa spettacoli, concerti e performance. L’apertura musicale sarà seguita da tre momenti centrali: Prometeo – dramma antico riletto da Onorati, in scena ogni sabato e domenica di agosto; Sentire Sentieri – percorso rituale itinerante in doppia veste, notturna e diurna e repliche venerdì 8, 15 e 22 agosto; La Gola delle Muse – concerto rituale de La Niña previsto per venerdì 29 agosto.

Un palco mai palco
Le performance si svolgeranno senza palchi né sedute convenzionali: il pubblico sarà parte attiva, immerso nel contesto naturale, con impatto zero e accesso da 2 ore prima dell’inizio della programmazione artistica, per vivere lo splendido spettacolo del tramonto tra i Calanchi.

Parla il direttore artistico – Daniele Onorati
“Abbiamo deciso di spegnere l’artificio e accendere un rito che parla al corpo e al silenzio.
Micah P. Hinson è la voce giusta per aprire questo ciclo: nudo, autentico, intimo”.

Calendario sintetico
• 1 agosto: La Gola delle Muse: Micah P. Hinson h 20:30
• 8,15,22 agosto: Sentire Sentieri h 18:00 / 21:00
• dal 2 al 31 agosto: Prometeo ogni sab/dom h 21:00
• 29 agosto: La Gola delle Muse: La Niña h 20:30

Informazioni e prenotazioni
Sottoscrizioni disponibili online con prenotazione obbligatoria. Accesso e logistica: dettagli accesso aree, regole di comportamento (rispetto silenzio, impatto zero) sul sito ufficiale: www.teatrodeicalanchi.com

Ph: Delia Alian

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Gran finale ad Ostia IN Corto con la cinquina finalista ai David di Donatello Domenica 27 luglio, al Porto Turistico di Roma

Ostia, 27 luglio 2025 | Ha il patrocinio dell’Accademia del cinema italiano – Premi David di Donatello la prima edizione del festival di cinema breve Ostia IN Corto – Short Film Fest al Porto Turistico di Roma, ideato dall’agenzia di comunicazione integrata Gruppo Matches e organizzato dalla sua divisione audiovisivi GM Producion. A chiudere oggi la partecipata kermesse, proprio i cinque cortometraggi finalisti – e il vincitore – dei Premi David di Donatello 2025. Una serata da non perdere per gli amanti di questo stupefacente genere e del cinema.

Le storie sullo schermo

In Domenica sera di Matteo Tortonetroviamo Alex, un ultras, la sua squadra ha perso una partita. Vive con la nonna e vende pastiglie di Rivotril. È una serata che non decolla, e scende nel seminterrato dove è in corso una battle rap. Nemy è una ragazza dalle rime ricercate che balla sicura e sinuosa. I loro corpi si sfiorano in quello che sembra l’inizio di una storia.

Andrea Gatopoulos dirige The Eggregores’ Theory. In un futuro non specificato alcune persone cominciano a morire senza spiegazione. Apparentemente una parola tra le tante è diventata improvvisamente velenosa per l’umanità.

La ragazza di Praga di Andree Lucini è un viaggio a ritroso nel tempo. Francesco e Eloisa, attraverso vecchie foto, cercano risposte nel burrascoso passato di Masa e Gianlorenzo, i loro nonni.

Con la fine del mondo che incombe, due giovani amanti persi in un passato sospeso si ritrovano a mettere in discussione i loro sentimenti: è la trama de La confessione di Nicola Sorcinelli

Infine, Majonezë di Giulia Grandinetti. Si svolge ad Erseke, in Albania. Elyria vive con la sua famiglia seguendo le rigide regole imposte dal padre. Mascherando la sua rabbia con l’obbedienza, in lei cresce giorno dopo giorno un potente desiderio di ribellione che la porterà al compimento di un amaro, ma necessario, atto di rivoluzione.

Regalato al pubblico nella serata odierna anche il cortometraggio Indimenticabile, diretto da Gianluca Santone, il regista che terrà la Masterclass che precede le proiezioni.

Arrivederci con Ostia IN Corto

Il percorso del neonato Festival proseguirà nei prossimi mesi, verso la sua seconda edizione, con diverse iniziative e proposte che GM Production porterà avanti, dopo che la prima edizione ha visto una, non scontata per una prima volta, grande partecipazione di pubblico. Un pubblico di tutte le età unito insieme, come piace al Direttore generale del Festival, Andrea Cicini e Ceo di Gruppo Matches, dal piacere dell’arte. L ’arte, come è stato detto ieri dal palco, “che crea connessioni”.

Ostia IN Corto – Short Film Fest ha il Patrocinio del Municipio X e dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello. Accanto alla manifestazione come Media partner, Italpress, Canale 10 e Cinematographe.it, mentre suoi Partner sono lo stesso Porto Turistico di Roma, l’Associazione culturale Haute Culture e il prestigioso brand di profumeria artistica Laboratorio Olfattivo. Direttori artistici del Festival Alberto De Angeli e Cristina Borsatti.

Serata finale – sempre condotta dal palco dalla Madrina del Festival, Luce Cardinale, e da Francesco Di Brigida – domenica 27 luglio al Porto Turistico di Roma (Lungomare Duca degli Abruzzi 84) con ingresso libero per il pubblico sia alla tenuta da Gianluca Santone, alle ore 18,30, sia per le proiezioni dei corti in programma, dalle 21.30. Per accrediti-stampa: T. 3395785378 – e-mail: media@gruppomatches.com

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Info e contatti            

GM Production

e-mail: gm_production@gruppomatches.com

Segreteria organizzativa: Alessandra Borghesi

e-mail: a.borghesi@gruppomatches.com | T. 06 70495090

Ufficio stampa: Diana Daneluz

e-mail: media@gruppomatches.com | T. 339 5785378

https://www.ostiaincorto.it/il-festival/

Credits foto: Juri Valenti

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Ostia IN Corto – GM Production si presenta al pubblico con i suoi primi lavori, i cortometraggi Quinn e Puca

L’annuncio ieri dal palco di Ostia IN Corto – Short Film Fest al Porto Turistico di Roma


Roma, 26 luglio 2025 | Con orgoglio e un filo di giustificata commozione Andrea Cicini, Ceo dell’agenzia Gruppo Matches, e Cristina Borsatti, responsabile della neonata divisione dedicata all’audiovisivo, hanno annunciato ieri i primi passi di GM Production, indipendente casa di produzione cinematografica che, affidata alla responsabilità della stessa Borsatti, da marzo scorso è entrata ad ampliare i servizi offerti dall’agenzia e ad arricchirne la visione. L’annuncio dal palco dell’arena sul mare della prima edizione del festival di cinema breve “Ostia IN Corto – Short Film Fest al Porto Turistico di Roma, ideato, e organizzato da Gruppo Matches attraverso la stessa GM Production, alla sua seconda giornata.

Un breve racconto dell’agenzia di comunicazione integrata GRUPPO MATCHES da parte del suo Ceo, Andrea CICINI, ne ha ricordato la nascita, nel 2019, da lui fondata e ubicata all’interno del Porto Turistico di Roma, di cui Cicini segue le attività culturali dal 2017, con l’obiettivo sviluppare progetti sociali, culturali, artistici e sportivi per tutti. Oggi l’agenzia è cresciuta, radicata saldamente nel territorio anche

Cristina-Borsatti-e-Andrea-Cicini

per l’appartenenza dei più giovani ragazzi della squadra proprio al territorio di Ostia e al Municipio X, ma da tempo proiettata con le sue iniziative altrove, a Cagliari, sulle Dolomiti, a Treviso, ad Hong Kong e ovunque. Costola di Gruppo Matches, GM Production, ha detto Cicini, “è la nuova sfida, sulla scia della passione per il cinema e della voglia di fare sempre altro e cose nuove, una nuova divisione nata per produrre contenuti audiovisivi, non solo per i nostri clienti, per le loro narrazioni aziendali, ma anche a livello cinematografico. Da qui la collaborazione con Cristina Borsatti, grande esperta di cinema, sceneggiatrice, scrittrice e giornalista, per illuminare questo nuovo sogno. Approfittiamo quindi volentieri di questo palco per condividere l’avvio di questa nuova avventura”.

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Cristina BORSATTI che, a sua volta, non ha nascosto la grande soddisfazione per questo nuovo inizio, con l’entrata in squadra con Andrea Cicini dopo 25 anni di amicizia e sodalizio professionale, e per l’occasione di presentare in questo contesto unico per la prima volta pubblicamente e ufficialmente la casa di produzione. “Ci sono i primi lavori cinematografici – ha detto Borsatti –, a testimoniare la doppia anima di GM Production, da un lato i lavori aziendali dall’altro il cinema, e c’è il piacere di aver potuto, con uno dei due corti prodotti, “Puca”, lavorare ad un film “in pellicola”. E non è vero, come ha sottolineato poi anche lo sceneggiatore, Antonio Romagnoli, che la pellicola presenti costi molto maggiori rispetto al digitale, mentre è vero che la pellicola è capace di regalare un sapore di realismo e verità.

Presentati quindi in anteprima al pubblico presente i teaser trailer dei primi lavori cinematografici brevi di GM Production. Il primo QUINNdi Gianluca Mangiasciutti e Stefano Usberghi, è la storia di un giovane alla ricerca della propria identità sessuale che, dopo aver subito un brutale pestaggio, decide di mettersi sulle tracce del proprio aggressore, non senza conseguenze. Per questo film GM Production ha siglato un accordo di distribuzione con SAYONARA FILM, che seguirà il progetto nel discorso distributivo e festivaliero nazionale ed internazionale, mentre produttore esecutivo è Alberto De Angelis, che dal palco ha portato i saluti dei due registi purtroppo impossibilitati a partecipare, e della bellissima esperienza di accompagnare il film dalla sua nascita fino alla consegna nelle mani del distributore, con l’augurio di un cammino di successo incontro al suo pubblico.

PUCAdi Sara Scalera, il film appunto girato in pellicola, è invece un dramma tutto al femminile, che parla di famiglia, infanzia e adolescenza e che racconta il rapporto tra tre sorelle in una cornice suggestiva di un paese del sud Italia. Due cortometraggi che indicano la rotta di questa nuova realtà produttiva che entra ora nel mondo cinematografico e televisivo, in tutte le sue forme, con l’obiettivo di affiancare giovani registi e sceneggiatori, per sviluppare e raccontare storie che sappiano parlare di

Locandina QUINN

questo nostro presente, che siano in grado di emozionare e di far riflettere.

Ostia IN Corto – Short Film Fest è ancora in corso, con il Patrocinio del Municipio X e dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello. Accanto alla manifestazione come Media partner, Italpress, Canale 10 e Cinematographe.it, mentre suoi Partner sono lo stesso Porto Turistico di Roma, l’Associazione culturale Haute Culture e il prestigioso brand di profumeria artistica Laboratorio Olfattivo.

Sabato 26 e domenica 27 luglio al Porto Turistico di Roma (Lungomare Duca degli Abruzzi 84) con ingresso libero per il pubblico sia alle Masterclass su temi e tendenze dl mondo del cinema, alle ore 18,30, sia per tutte le proiezioni dei corti in programma, dalle 21.30. Per accrediti-stampa: T. 3395785378 – e-mail: dianadaneluz410@gmail.com.

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Info e contatti            

GM Production

e-mail: gm_production@gruppomatches.com

Segreteria organizzativa: Alessandra Borghesi

e-mail: a.borghesi@gruppomatches.com | T. 06 70495090

Ufficio stampa: Diana Daneluz

e-mail: media@gruppomatches.com | T. 339 5785378

https://www.ostiaincorto.it/il-festival/

Credits foto: Juri Valenti 

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Il primo spot pubblicitario interamente realizzato con l’AI: firmato Giometti Cinemas, Tetra Pak, Ly Company Italia, Lucart ed Eldorado Agency

Roma, 10 Luglio 2025. L’Italia compie un importante passo avanti nell’integrazione dell’intelligenza artificiale nel settore pubblicitario. Giometti Cinemas (https://www.giomettirealestatecinema.it/cinema) è il gruppo aziendale protagonista a suo modo di questa piccola, grande rivoluzione tecnologica e comunicativa, facendo firmare all’agenzia web3 Eldorado Agency(https://www.eldoradogroup.net) uno dei primi spot pubblicitari italiani interamente realizzato con l’AI. Cuore e oggetto della promozione la comunicazione di una nuova iniziativa dedicata al tema del riciclo e delle circolarità, con l’introduzione di cartoni per bevande per l’acqua, facilmente conferibili nella raccolta differenziata. Un messaggio, pertanto, dalla chiara connotazione ambientale e sociale. funzionale ad un’attenzione ed un rispetto per l’ambiente pronto a manifestarsi anche attraverso l’adozione di condotte sociali e collettive consapevoli.

Il nuovo progetto è stato commissionato da un gruppo di prestigiose aziende capitanato da Giometti Cinemas e  composto da Tetra Pak, Ly Company Italia e Lucart.
Lo spot sarà lanciato a partire da luglio sia sul web che nelle sale cinematografiche del circuito Giometti Cinemas.

Un’esperienza visiva rivoluzionaria

Lo spot, della durata di 60 secondi, sarà caratterizzato da un’estetica ispirata ai cartoni animati di nuova generazione e sarà interamente realizzato con strumenti di intelligenza artificiale con un processo creativo e produttivo ideato e supervisionato da un team professionale di esperti, tra cui tecnici e creativi in carne e ossa.

Dichiarazioni

Massimiliano Giometti (socio di Giometti Cinemas):
“Abbiamo voluto promuovere questo progetto nei nostri cinema perché crediamo che l’innovazione debba camminare di pari passo con l’impegno sociale e ambientale. Portare al pubblico uno spot creato interamente con l’intelligenza artificiale, e al tempo stesso veicolare un messaggio così importante, rappresenta per noi un nuovo modo di fare cultura e comunicazione visiva.”

Fabrizio Marchetti (CEO e Co-founder di Eldorado Agency):
“L’intelligenza artificiale ci consente di abbattere barriere creative e produttive, rendendo possibile la realizzazione di contenuti visivi di altissimo impatto con tempi e costi ottimizzati. In questo progetto, l’AI non ha sostituito l’uomo, ma ha lavorato al suo fianco, amplificando le possibilità espressive e rendendo il messaggio ancora più efficace e coinvolgente.”

Credits

Lo spot nasce da un’idea di Massimiliano Giometti.
La direzione tecnica è stata curata da Tiziano Ippoliti, co-founder e innovation manager di Eldorado Agency.
A guidare grafici e creativi Marco Marianucci, art director dell’agenzia.
Direzione generale e supervisione del progetto: Fabrizio Marchetti (CEO e co-founder di EA)

Per maggiori informazioni:
info@eldoradoagency.it

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