Halloween Nights a Cinecittà World: il divertimento è diabolico! 666: 6 eventi, 6 aree a tema, fino alle 6 am

Zucche, labirinti, balle di fieno, attrazioni horror, scenografie immersive, show dal vivo, zombie walk ed esperienze spaventose per tutti: fino al 2 novembre prosegue l’Ottobre da Brividi di Cinecittà World. Il clou dell’evento è il 31 ottobre e il 1° novembre: dal mattino fino all’alba nel Parco divertimenti del Cinema di Roma esplodono le Halloween Nights, due serate da paura tra cene a tema, dj set e attrazioni aperte fino a mezzanotte.

halloween nights cinecittà world

Croccante, Latino, Western, Hardcore, Revival e Iconico: a Halloween Cinecittà World scatena l’Inferno. Numeri diabolici per la Notte delle Streghe: non solo un party ma 6 eventi nelle 6 aree tematiche del Parco per ballare fino alle 6 del mattino. Il 31 ottobre Halloween Croccante, una notte fuori dagli schemi con visual immersivi e la musica di dj e producer di fama mondiale come Riva Starr. Per un’esperienza techno estrema arriva Go Hard or Go Hardcore di Rebekah, con una line up internazionale: Mad Dog, Gabber Eleganza e AnD. Mentre la Halloween Street si accende con il ritmo sensuale di Señorita Halloween Night, una noche de fuego tra musica reggaeton e commerciale. Nel Villaggio del Dead Far West musica, performance e suggestioni horror-western con MEGA – The Last Saloon: gli ospiti diventano protagonisti di un mondo popolato da cowboy zombie e saloon girls. Ma dopo la notte più dark dell’anno, il 1° novembre la festa continua con Halloween Resurrection, il festival musicale più iconico della Capitale, con performer internazionali e Special Guest il rapper Kid Yugi. Per i nostalgici Hit Generation celebra tre decenni di musica 80-2000 con DJ set, ballerini e live karaoke.

“Halloween è ormai una festa entrata nel costume italiano, amata da adulti e bambini – dichiara David Tommaso Direttore Generale Cinecittà World – Offriamo agli ospiti un’esperienza ogni anno più ricca e coinvolgente, pensata per tutte le età: dal divertimento spaventosamente mostruoso per i più piccoli a quello più horror e adrenalinico per un pubblico adulto. Il Gran finale sono le Halloween Nights6 feste diaboliche per soddisfare tutti i gusti del divertimento, dal mattino fino a notte fonda”.

Tante le novità di Halloween 2025, tra cui il Villaggio Piccoli Brividi con attrazioni a misura di famiglia, come il Labirinto di fieno, il Truccabimbi, la Horror Baby Dance, l’Halloween Magic Show, la Caccia al Tesoro, l’irresistibile Urletto Maledetto e Dolcetto o Giretto.

Lungo la Halloween Street, spazio al Cine Halloween con l’Halloween Show, il black carpet al palco ispirato ai capolavori di Tim Burton, da Beetlejuice a Mercoledì, il Cimitero del Cinema e il nuovo Halloween Musical – L’Ultimo Ciak, dove lo spirito inquieto di un regista torna a dare vita a un film horror mai concluso.

Per i più temerari, Horror Halloween propone esperienze estreme: la Horror House con scene cult da The Ring a Nightmare, L’Esorcista, Venerdì 13, Saw, Hannibal Lecter e il nuovo Profondo Rosso; la montagna russa indoor Inferno ispirata ai gironi danteschi; il nuovo U571 Missione Zombie, sottomarino infestato da morti viventi e l’inedito Horror Hotel – Il Risveglio, un misterioso ballo in maschera dal finale sorprendente. Tra le nuove attrazioni, il Cinetour Blackout, dove un improvviso blackout nel Museo del Cinema trasforma le statue dei film horror in presenze inquietanti tra luce e buio.

Anche Roma World celebra la festa con la Fattoria delle Zucche e i laboratori di intaglio e decorazione, dove ogni bambino può creare e portare a casa la propria zucca personalizzata.

Il programma aggiornato è su www.cinecittaworld.it

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Le nuove forme di bullismo nell’era dell’AI. Da Didacta parte l’appello: la cultura può rompere il silenzio

A lanciare il messaggio è Daniele Michienzi, professore e divulgatore digitale noto sui social come @loquendum, che invita i giovani a riscoprire il valore della parola.
“La cultura può salvarci. Parlarne resta il primo passo per combatterlo”.

Il bullismo non si consuma più solo nei corridoi delle scuole o negli spogliatoi, ma si manifesta nei feed, nelle chat e nei deepfake. È qui che si muove oggi il nuovo volto di una violenza più sottile e invisibile, amplificata dai social e dall’intelligenza artificiale. A lanciare un appello contro la vergogna e l’omissione è Daniele Michienzi, professore di latino al liceo Tito Livio di Milano e volto noto dei social con il progetto @loquendum, in cui porta la lingua dei classici nel presente per parlare di cultura, linguistica e società.

L’occasione è stata FuoriClasse, la rassegna che dà voce alla scuola che innova organizzata da Gruppo Spaggiari Parma in occasione di Didacta TrentinoSul palco, Michienzi ha condiviso la propria esperienza personale, trasformando una ferita in un messaggio collettivo. Vittima di bullismo da ragazzo, ha raccontato come la mancanza di reazione da parte degli adulti — l’omissione — possa essere una seconda violenza. “Il silenzio e l’indifferenza sono ciò che fanno più male — ha spiegato —. Ecco perché ho scelto di parlarne, per restituire voce a chi non riesce ancora a trovarla”.

Secondo il Rapporto ISTAT 2023 “Bullismo e cyberbullismo nei rapporti tra i ragazzi, il 68,5% dei giovani italiani tra 11 e 19 anni dichiara di essere stato vittima di offese o atti di bullismo, online o offline. Dati che confermano l’urgenza di un’educazione alla parola, alla consapevolezza e alla responsabilità digitale. E oggi, il bullismo, oltre ad essere presente, si sta anche trasformando, come ha spiegato Michienzi: “È diventato più carsico, più difficile da riconoscere. I social e l’AI lo stanno amplificando, permettendo di manipolare facilmente immagini, voci, identità. Da qui l’invito del professore a usare la parola che ha il potere di rompere il silenzio. “Parlarne resta il primo passo per combatterlo”.

Daniele Michienzi

L’intervento di Michienzi non solo ha raggiunto il pubblico di FuoriClasse, ma è stato seguito da tantissime persone collegate in live streaming. “La nostra missione è portare innovazione nel mondo della scuola creando ponti solidi tra comunità educante, studenti, territorio e mondo del lavoro. Con queste iniziative vogliamo offrire spazi di incontro e confronto sui grandi temi sociali, favorendo il dialogo tra scuola, famiglie e istituzioni”, ha aggiunto Nicola de Cesare, Amministratore Delegato di Gruppo Spaggiari Parma, leader dell’Edtech da quasi cent’anni al fianco della scuola italiana. Le testimonianze e le buone pratiche condivise durante FuoriClasse troveranno continuità su ClasseViva Extra, la piattaforma che dà voce alla buona scuola, offrendo a istituti, docenti, famiglie e studenti di tutta Italia la possibilità di accedere a risorse culturali e strumenti didattici innovativi.

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Domenica 26 ottobre il Premio Santercole presso la Sala Alessandrina dei Musei Vaticani

La seconda edizione del Premio Santercole avrà luogo domenica 26 ottobre 2025, alle ore 18, nella Sala Alessandrina dei Musei Vaticani, in Lungotevere in Sassia 3, Roma. L’evento, curato nella direzione artistica da Alberto Zeppieri e in quella organizzativa da Bruno Targusi per SEGECOPIÙ di Rieti, è realizzato con la collaborazione della Fondazione “Area Cultura ETS” di Roma. L’ingresso sarà libero e aperto al pubblico fino ad esaurimento dei posti. A fine serata è prevista una raccolta fondi destinata a UNICEF e Caritas delle province di Rieti e L’Aquila. Si ricorda inoltre che il Doc Music Contest Premio Secondo Cecilia, inizialmente in programma  al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti dal 23 al 26 ottobre 2025, è stato rinviato. I direttori Bruno Targusi, Stefano Pozzovivo e Paolo Di Sabatino stanno lavorando al nuovo calendario dell’evento, per garantirne la migliore realizzazione.

Per aggiornamenti e informazioni: www.dmcontest.com

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Dall’acciuga al gioiello: dieci donne e un itinerario tra i luoghi nascosti di Genova

Il racconto di chi resiste all’omologazione e trasforma la tradizione in futuro: dalle ceramiste alle ristoratrici, dalle alchimiste alle artigiane. Unexpected Italy lancia un percorso in rosa tra le mura della “Signora del Mare”. Elisabetta Faggiana, la founder della travel tech premiata all’Onu: “Chi firma il nostro manifesto etico sceglie di custodire l’Italia più autentica”.

Genova è città di mare e di vento, di pietre antiche e vicoli che sanno di sale e mistero. Ogni strada racconta una storia, ma solo a chi si ferma ad ascoltare. È in questo intreccio di passato e futuro, di scambi e incontri, che Unexpected Italy presenta “Genova al femminile”, un itinerario dedicato a dieci donne genovesi che con il loro talento, la loro creatività e la loro visione tengono viva l’anima più autentica della città. Il progetto, firmato dalla startup travel tech fondata da Elisabetta Faggiana (vicentina) e Savio Losito (barlettano), premiata anche alle Nazioni Unite e di cui ha parlato anche il The Guardian per il suo approccio etico e innovativo al turismo, invita viaggiatori e cittadini a scoprire Genova attraverso i mestieri e le storie di chi, ogni giorno, la abita con passione. Dieci donne, dieci visioni, dieci mani che intrecciano sapori, forme, profumi e tessuti: dalle botteghe storiche alle cucine creative, dagli atelier d’arte alle dimore che accolgono, ognuna rappresenta una sfumatura della Genova di oggi – una città viva, femminile, capace di sorprendere chi la attraversa con curiosità.
Non è un caso che Genova, nei secoli, sia stata descritta come città al femminile. Petrarca la chiamava “Signora del Mare”, Enea Silvio Piccolomini la immaginava come la nuova dimora di Venere, e nel 1519 Fadrique Enriquez de Ribera scriveva: “Le genovesi sono le più libere d’Italia, stanno sempre per la strada parlando con chi vogliono, senza preoccuparsi dell’opinione del marito”.
Quella libertà di spirito, dell’indipendenza, si ritrovano oggi nelle protagoniste di questo viaggio firmato Unexpected Italy, che restituisce alla città il suo volto più vero. In un’epoca in cui il turismo rischia di omologare e svuotare i luoghi della loro identità, la scelta di questi luoghi e il progetto sul Manifesto dell’Ospitalità Etica nasce come antidoto alla banalizzazione: un invito a scoprire l’Italia, e in questo caso Genova, con occhi nuovi, attraverso chi la vive e la trasforma ogni giorno. Il Manifesto, oggi firmato da quasi 500 host in tutta Italia, unisce ristoratori, albergatori, artigiani e produttori che scelgono l’etica alla scorciatoia, la qualità al compromesso, la responsabilità alle mode passeggere. Sono i “Ribelli con le Radici”, custodi della vera autenticità italiana.
“Sottoscrivere il Manifesto dell’Ospitalità Etica,” spiega Elisabetta Faggiana, “è il primo passo per abbracciare un impegno condiviso e autentico. Alle parole devono seguire azioni concrete e responsabili, supportate da verifiche e raccomandazioni locali, per assicurare che ogni realtà mantenga un approccio etico e di valore. Chi accoglie con professionalità ed etica c’è, e va valorizzato. Genova, ancora una volta, si conferma “Signora del Mare”. Ma anche signora del coraggio e della creatività, sospesa tra tradizione e innovazione, con lo sguardo fiero e libero delle sue donne. Con questo nuovo itinerario dedicato al mondo femminile, rinnoviamo la nostra missione: raccontare un’Italia diversa, fatta di persone, storie e territori che non cedono al turismo di massa ma continuano a coltivare bellezza, rispetto e identità”.
“Il turismo non dovrebbe consumare, bensì custodire, tutelare e rispettare i luoghi e le persone” dice Savio Losito. “Le donne di Genova che abbiamo incontrato sono un esempio concreto di tutela e rispetto per il territorio. Lo fanno ogni giorno, con gesti concreti e scelte responsabili. Sono il volto più sincero di un’Italia che resiste alla scorciatoia. Ognuna di loro porta con sé un gesto creativo che diventa atto civile: cucinare, accogliere, creare profumi, forgiare la materia. È così che Genova continua a essere una città viva, libera ed in continua evoluzione. Proprio come le sue protagoniste. Vogliamo costruire un modo nuovo di viaggiare: più lento, più consapevole, più rispettoso. Genova è una città che si nasconde e si svela solo agli occhi di chi la sa apprezzare e queste donne ci hanno aiutati a scoprire i lati più veri e “unexpected” della città e ce ne siamo innamorati”.

LE STORIE DELLE DIECI DONNE DI GENOVA
Il viaggio inizia tra i vicoli di via Prè, una delle strade più complesse della città, dove Giorgia Losi all’età di 27 anni ha voluto scommettere lasciando un lavoro sicuro a Milano per tornare nella sua amata Genova. Senza esperienza nel settore, ma con dedizione e determinazione, trasforma un locale abbandonato in un’icona della cucina genovese: la Trattoria dell’Acciughetta. Vulcanica e solare, Giorgia si circonda di un team affiatato, a partire dai soci Matteo e Simone, seleziona accuratamente i fornitori locali, le cantine con cui collabora, gli artisti e artigiani con cui ha arredato lo spazio. La cucina unisce creatività e tradizione, diventando presto uno dei locali più in voga della città. Tanto che, a furia di dire no ai clienti che volevano prenotare, nasce un secondo locale, Quelli dell’Acciughetta, unendo accoglienza, sperimentazione e legame con il territorio.
Poco distante, in Piazza delle Vigne, Laura Sailis apre le porte dell’Hotel Palazzo Grillo e del Residence Le Nuvole, trasformando l’ospitalità in un racconto. In una città sempre più dominata da affittacamere e case vacanze, Laura porta avanti un’ospitalità sincera e professionale, all’interno di due palazzi storici e affrescati. Ogni soggiorno, che sia a Residenza Le Nuvole o a Palazzo Grillo, che gestisce con il marito Matteo Paini, diventa esperienza: le stanze raccontano la storia di Genova. Come presidente di Federalberghi Genova, Laura promuove la città come destinazione d’eccellenza, valorizzando il centro storico e costruendo relazioni autentiche.
Genova è una città che sa unire prodotti d’eccellenza a una forte sensibilità sociale, come dimostra Martina Francesconi con il suo Gelatina in via Garibaldi 20. Qui il gelato diventa arte, cultura e memoria del territorio. Il laboratorio unisce gelateria artigianale, caffetteria e libreria gastronomica, con attenzione alla sostenibilità e all’inserimento di giovani diversamente abili. Ogni gusto racconta storie e ricordi, trasformando materie prima di altissima qualità, che seguono rigorosamente le stagioni, in un atto di cura e memoria collettiva. Dal gelato alle fragranze, a Genova si respira anche una forte corrente alchemica, incarnata dall’atelier La Strega del Castello di Caterina Roncati. Alchimista contemporanea, Caterina crea profumi “fatti a naso” che evocano emozioni e ricordi, trasformando ogni fragranza in un racconto sensoriale. Il progetto, interamente femminile, unisce intuizione, ricerca e capacità imprenditoriale, restituendo alla figura della “strega” il suo significato originario: donna libera, sapiente e profondamente connessa alla natura. La Strega del Castello nasce dalla storica Farmacia del Castello, il cuore di una storia tutta al femminile guidata dalle tre sorelle Giovanna, Emanuela e Caterina, che hanno trasformato l’eredità paterna in un microcosmo di creatività e ricerca sensoriale. Questa forte vena femminile scorre anche tra i tanti laboratori artigiani disseminati in città, tra cui Unexpected Italy ha selezionato due ceramiste contemporanee. Emanuela Biraghi, nel suo Studio Bira, trasforma la ceramica in poesia e spiritualità. Ceramista e artista ligure d’adozione, Emanuela fonde la passione per la ceramica con la sua esperienza nella pratica delle  arti marziali orientali, creando un linguaggio poetico dove ogni opera nasce dal dialogo tra istinto e forma, equilibrio e metamorfosi. All’interno dello studio, i visitatori possono ammirare opere originali, commissionare pezzi su misura e accedere gratuitamente alla suggestiva galleria sotterranea. Architetta e ceramista, Martina Geroni riscopre la manualità dopo esperienze in Italia e in Messico, trovando nella materia naturale il suo centro creativo. La sua ricerca nasce dall’antica tradizione rinascimentale dell’Impagliata, quando alla puerpera si regalava un set di ceramiche impilate per il primo pasto del neonato. Da questa ispirazione prendono vita creazioni come il Tablino e la Brocca Airone, oggetti quotidiani che si trasformano in sculture modulabili e armoniche, portando l’arte direttamente nella vita di tutti i giorni.
Anche la cultura a Genova è donna, con molte figure femminili al timone dei musei, dai Musei del Mare al Museo di Arte Orientale, fino a Via del Campo 29. Tra queste, Raffaella Besta si distingue come una delle personalità più influenti del panorama culturale genovese, unendo competenza, passione e determinazione nella valorizzazione del patrimonio artistico della città. Dal 2019 ricopre l’incarico di Responsabile del Polo Musei di Arte Antica, coordinando le strutture dei Musei di Strada Nuova, tre straordinari palazzi dei Rolli che custodiscono capolavori di Veronese, Van Dyck, Caravaggio, Rubens e Canova, fino al prezioso Violino di Paganini. A pochi passi dai Musei di Strada Nuova, in via dei Macelli 60, il ristorante I Canovacci racconta un legame profondo tra famiglia, territorio e autenticità. Le sorelle Federica e Alessandra, con il supporto della sorella più grande Paola, hanno scelto di ribaltare i ruoli tradizionali: l’uomo ai fornelli, le donne ad accogliere. Ogni piatto è un omaggio a Genova e alle sue terre, realizzato con farine selezionate, pesce fresco, carni piemontesi e materie prime di qualità che arrivano direttamente dai contadini con cui collaborano, in un ambiente rilassato e familiare. Un luogo sincero, aperto solo a pranzo, per mantenere un equilibrio armonioso tra lavoro e vita personale.

Il nome I Canovacci nasce dal negozio di tessuti che un tempo occupava lo stesso locale, gestito da un’altra donna che oggi sta lasciando la sua impronta tra le case dei genovesi: Luisa Mongiardino. Con il suo progetto Le Tele, Luisa dà nuova vita alla tradizione tessile genovese, realizzando tovaglie, tende e poltrone che intrecciano memoria, artigianato e sostenibilità. Ogni creazione diventa un’esperienza sensoriale e poetica, capace di raccontare la Genova delle botteghe storiche e il profondo legame tra materia e territorio. Infine in via di Scurreria si trova il laboratorio di Elisabetta Comotto che porta avanti con eleganza la storica tradizione orafa genovese di Carlo Sforza. Cresciuta tra laboratori, pietre e ceselli, Elisabetta respira fin da bambina la magia del mestiere. Le sue creazioni uniscono linee essenziali, materiali selezionati e lavorazioni antiche, trasformandosi in gioielli che dialogano tra storia e contemporaneità: piccoli capolavori che raccontano identità e memoria.

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO – UNEXPECTED ITALY
È nata a Londra, ma ha il cuore in Italia la startup Unexpected Italy, progetto travel tech fondato da Elisabetta Faggiana e Savio Losito, lei di Vicenza e lui di Barletta, recentemente premiato anche alle Nazioni Unite per il suo approccio etico e innovativo al turismo. Oggi l’app, descritta dal The Guardian come “una bussola per viaggiatori consapevoli”, è attiva in 13 territori italiani, tra cui Venezia, Roma, Torino, Padova, Vicenza e la Valle d’Itria, e si propone come un antidoto alle trappole del turismo di massa. L’idea alla base è semplice ma rivoluzionaria: mappare luoghi autentici, incontrare personalmente artigiani, osti, produttori e piccoli albergatori, ed entrare in contatto con quelle realtà che ancora oggi resistono all’omologazione. La loro app funziona come una “Lonely Planet 3.0”, geolocalizzata e targetizzata, in grado di suggerire itinerari costruiti su misura, con l’obiettivo di far sentire il viaggiatore parte della comunità locale, non un semplice consumatore di luoghi. Premiata con il Roma Startup Award per l’originalità della proposta e la capacità di creare valore per il territorio, la piattaforma ha raccolto l’attenzione anche dei media internazionali: BBC e The Guardian hanno dedicato articoli approfonditi all’iniziativa, in particolare per l’analisi del territorio vicentino e torinese.
Il lavoro di mappatura, condotto in prima persona dai due founder, ha permesso di costruire una rete selettiva e dinamica di migliaia di esperienze autentiche, molte delle quali impossibili da trovare sui canali turistici convenzionali. In città come Roma e Venezia, dove secondo recenti studi oltre il 70% dei turisti finisce in trappole commerciali, Unexpected Italy propone alternative concrete: ristoranti veri, botteghe vive, quartieri ancora abitati. Unexpected Italy parte dal presupposto che il turismo, per essere sostenibile, debba tornare a essere relazione e trasformazione. Il loro “algoritmo relazionale” non si basa su tendenze, ma su passioni e affinità, con alcune destinazioni suggerite solo a chi dimostra attenzione e rispetto. “Non tutti i luoghi sono per tutti,” spiegano. “La nostra missione non è portare tutti negli stessi posti, ma far incontrare le persone giuste con i luoghi giusti.” Un’idea di viaggio che non consuma, ma cura. E che dell’Italia restituisce finalmente l’anima.

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“Culture Of The Spirit Festival” 3^ Edizione romana “Armonia Mundi” Roma, Domenica 26 ottobre 2025 dalle ore 10.00 alle 20.00 – Villa Giulia, Museo Nazionale Etrusco.

Anandita Basu

Il Culture of The Spirit Festival, dopo il successo delle due edizioni precedenti, torna nella capitale. Dopo diciassette anni in Val Borbera, in varie città Europee e negli Stati Uniti, il Festival torna a Roma con la sua terza edizione tutta da scoprire, “Armonia Mundi”, in collaborazione con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia . Un dialogo vivo tra passato e presente che attraversa i suoi straordinari spazi, intrecciando arte, musica, poesia, danza, workshop e meditazione. L’evento è organizzato da Sahaja Yoga Italia aps, con la direzione artistica di TEV Theatre of Eternal Values, nella splendida cornice dei giardini del Museo, con il patrocinio del II Municipio di Roma.

Armonia Mundi: l’arte come rivelazione dello Spirito

artisti varie parti del mondo

Il tema di quest’anno, Armonia Mundi, guida il Festival verso un’esperienza che invita al riconoscimento della profonda connessione tra l’essere umano, la natura e lo Spirito. Un’armonia intesa non come perfezione, ma come relazione e ascolto: un incontro di differenze che si accordano come suoni in una melodia, come movimenti in una danza per generare integrazione e benessere.

Novità 2025

Workshop: un viaggio esperienziale per ritrovare l’equilibrio tra creatività, conoscenza e interiorità. I workshop in questa edizione del Culture of the Spirit Festival aprono spazi di incontro tra arte, meditazione e antiche sapienze, invitando ogni partecipante a scoprire la propria armonia mundi, anche attraverso la realizzazione di un’opera artistica collettiva. Approfondimenti di medicina ayurvedica connessa con la meditazione Sahaja Yoga: un incontro dedicato alla millenaria tradizione ayurvedica. Un dialogo tra esperienza e sapere, per riscoprire l’armonia tra corpo, emozioni, mente e spirito.

Indialucia – Cavatina Hall – 4.12.2022 fot. Bartłomiej Sidorczuk (3 of 17)

Artisti e ospiti
Oltre trenta artisti provenienti da varie parti del mondo:
Jaremy Clancy, Akhila Pandit, Valeria Vespaziani, Laura Ditta, il maestro Carlo Gizzi e il Narada Quintet, Anton Pyvovarov e tanti altri, si esibiranno durante la giornata nei diversi palchi offrendo uno spettacolo internazionale unico. Tra le novità di quest’anno avremo:
Anandita Basu: una delle voci più note della musica Sufi e Qawwali. Ha portato la sua arte in oltre 30 Paesi con la sua “Sahaja Sufi Music”, dove spiritualità e suono si fondono in un’esperienza mistica.
• Indialucia: progetto guidato dal chitarrista Miguel Czachowski, con Leo Vertunni e Manish Madankar, che unisce flamenco e musica classica indiana. Il gruppo con due album pluripremiati e tournée in oltre 30 paesi, formato da musicisti provenienti da India, Polonia e Italia, offre un dialogo musicale interculturale.
La meditazione Sahaja Yoga e l’ispirazione
Al centro del Festival, l’esperienza della meditazione Sahaja Yoga: l’attivazione
spontanea dell’energia Kundalini che conduce alla realizzazione del Sé. Un momento di
risveglio interiore in cui la mente si acquieta e nasce un senso di profonda connessione con
sé stessi e con il tutto. E’ il filo conduttore del Festival. Partendo dagli artisti, l’energia si
diffonderà al pubblico, che potrà sperimentarla attraverso ogni performance e negli
spazi e nei momenti dedicati.
Il Culture of the Spirit Festival è un progetto ideato da TEV ‐ Theatre Of Eternal Values, ispirato agli insegnamenti di Shri Mataji Nirmala Devi, fondatrice di Sahaja Yoga. Shri Mataji ha dedicato tutta la sua vita a diffondere nel mondo la possibilità per ogni essere umano di sperimentare la pace interiore e l’armonia universale attraverso questa meditazione spontanea che conduce alla Realizzazione del Sè.

Direttrice artistica TEV Monia Giovannangeli

Ingresso e prenotazioni
L’ingresso all’evento è gratuito, e compreso nel biglietto di accesso ai giardini (€4).
Possibilità di acquisto online sul sito di CoopCulture al link Ticket giardini 26 ottobre festival .Chiusura biglietteria museo  ore 18:30. Il biglietto non dà diritto alla visita alle sale museali.
Per maggiori informazioni consultare il sito www.museoetru.it/prepara-la-visita
Per info e prenotazioni al festival vai al link https://sahajayoga.it/lp-festival-2025-roma/
Organizzato da: Sahaja Yoga Italia APS e Theatre of Eternal Values APS, in collaborazione
con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e con il patrocinio del Comune di Roma.
Ufficio Stampa: Barbara Serracini – 329 6361109 – bserracini@gmail.com

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Rome Art Week: lunedì 20 ottobre, alle 21, vernissage della pluri-personale DONNE | Galleria Pian de’ Giullari, Via dei Cappellari 49

D O N N E

Pluri-personale di Giancarlino Benedetti Corcos, 

Fausto Delle Chiaie e Giuseppe Fulcheri

Inaugurazione lunedì 20 ottobre 2025 ore 18.00-21.00 | Galleria Pian de’ Giullari

Donne. Amate, desiderate, stimate, ma anche temute, vengono ritratte da tre artisti diversissimi fra loro, ma uniti da una visione gentile del mondo e di chi lo abita. 

Nella mostra curata da Andrea Bottai, che sarà inaugurata lunedì 20 ottobre alle 18.00 alla Galleria Pian de’ Giullari in via dei Cappellari 49, troveremo le “Donne a colori” di Giancarlino Benedetti Corcos accanto alle “Ragazze in gamba” di Fausto Delle Chiaie e alle “Muse nella Notte” di Giuseppe Fulcheri.

Gli artisti offrono una successione di sfumature del mondo femminile che l’immaginario maschile è portato ad indagare nella ricerca di una complementarità di cui non può fare a meno. Da sempre l’arte ha privilegiato il soggetto femminile, al centro infatti delle opere più famose: l’Annunciazione  del Beato Angelico, la Gioconda di Leonardo Da Vinci, la Marilyn Monroe di Andy Warhol… La donna come riferimento insostituibile nella realtà di ogni uomo spinge l’artista a misurarsi prima con la rappresentazione simbolica di questa importante relazione che di volta in volta ingaggia le donne come sorelle, amiche, amanti, guide, fonti di ispirazione o passione, porti sicuri e molto altro, in una relazione che sempre aspira, o dovrebbe aspirare, alla reciprocità di rispetto e amore.

Lunedì 20 ottobre alle 18.00 inaugurazione ad ingresso libero.

A seguire nella settimana altri eventi dedicati al lavoro di ciascuno degli Artisti.

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SCHEDA MOSTRA

Titolo: DONNE a cura di Andrea Bottai 

Dal 20 al 25 ottobre ore 11-19 nell’ambito della Rome Art Week

Luogo: Galleria Pian de’ Giullari, Via dei Cappellari 49, Roma

Inaugurazione: lunedì 20 ottobre dalle 18.00 alle 21.00 

Tre singoli eventi durante la mostra saranno dedicati a ciascun Artista:

Fausto Delle Chiaie | mercoledì 22 ottobre ore 18.00-21.00

Giuseppe Fulcheri | giovedì 23 ottobre ore 18.00-21.00

Giancarlino Benedetti Corcos e Finissage della Mostra | sabato 25 ottobre ore 18.00-21.00

Info: Pian de’ Giullari T. + 39 366 3988603 | andreabottairoma@gmail.com

Ufficio stampa: Diana Daneluz T. +39 339 5785378 | dianadaneluz410@gmail.com

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Bari e Venezia unite dalla storia medievale: grande partecipazione al convegno sulla “Vidua Vidue”

Grande partecipazione di pubblico al Museo Civico di Bari per il convegno “A.D. 1002: Bari e Venezia tra storia e mito. La tradizione popolana della Vidua Vidue”, organizzato da Fondazione Nikolaos e Cavalieri di San Nicola in collaborazione con Museo Civico di BariAssociazione Insieme per San Nicola di Venezia e Mondo Antico e Tempi Moderni di Bari.

L’incontro ha consentito ai partecipanti di intraprendere un viaggio nella storia medievale e nella memoria collettiva del capoluogo pugliese, tra mito e realtà, per riscoprire l’antico legame che unisce Bari e Venezia.

Dopo i saluti istituzionali, lo storico e saggista Nicola Cutino ha aperto i lavori con una ricostruzione dettagliata dell’assedio e della liberazione di Bari dall’assalto saraceno nell’anno 1002, sottolineando il ruolo determinante della flotta veneziana guidata dal doge Pietro Orseolo II.

«Obiettivo primario – ha commentato lo storico Cutino – è stato quello di mettere in luce la storia documentata della liberazione di Bari dall’assedio saraceno avvenuto nell’anno 1002, o, secondo alcune fonti, nel 1003, in base al calendario bizantino. Il metodo storiografico prevede l’illustrazione dei protagonisti dell’evento, la presentazione dei destini incrociati delle due perle dell’Adriatico e la comune venerazione per il Santo di Mira, insieme ai segni dell’arte veneta presenti nella Terra di Puglia. A ciò si aggiunge il richiamo alle leggende popolari e all’epigrafe commemorativa degli avvenimenti, posta sull’isolotto del Faro di Vieste. Abbiamo poi illustrato la tradizione popolana della cosiddetta Vidua Vidueuna curiosa espressione dialettale nata nei primi anni del Novecento e divenuta elemento identitario della città. Non sono mancati – ha concluso Cutino – altri approfondimenti e curiosità legati alla Chiesa dei Veneziani, al Fortino di Sant’Antonio Abate e al leggendario scoglio denominato Monte Rosso».

Marina Faraguna, responsabile dell’associazione “Insieme per San Nicola – Venezia”, ha poi raccontato la simbologia della Sensa e del “respiro del mare” che accomuna le due città.

«Il Respiro del Mare” – ha dichiarato Faraguna – rappresenta il rapporto intimo tra Venezia e l’acqua, elemento fondamentale del suo passato, del suo presente e del suo futuro. Venezia, la Serenissima, è da sempre in equilibrio tra mare e laguna. I Veneziani, uomini di mare ed eccellenti naviganti, hanno saputo e sanno tuttora riconoscere nella laguna il loro punto di forza, capace di proteggere la città dalla potenza del mare. Con la festività della Sensa, oggi come allora, Venezia rinnova il suo simbolico “sposalizio con il mare”, alleato e premuroso amante della Serenissima».

La ricercatrice Patrizia Lucchi Vedaldi, studiosa della storia dell’Adriatico, ha tracciato un ritratto vivido del doge Pietro Orseolo II e delle sue imprese marittime. «Il bell’incontro promosso a Bari – ha detto Lucchi Vedaldi – rappresenta un importante momento di approfondimento per ripercorrere la spedizione in Dalmazia del 1000, compiuta dal doge Pietro Orseolo II, uno dei più grandi della Serenissima, contro i pirati narentani. Al suo vittorioso ritorno in patria si devono le celebrazioni veneziane della Festa della Sensa, che trova il suo momento culminante nella cerimonia dello sposalizio di Venezia con il mare. Nel 1002 lo stesso Orseolo, con la sua potente flotta, accorse in soccorso di Bari, allora assediata dai Saraceni».

Successivamente, Francesco Ciriolo, avvocato e divulgatore storico, ha illustrato i rapporti politici e commerciali tra Bari e Venezia dal IX al XVII secolo, offrendo una visione di lungo periodo delle relazioni adriatiche.

«La grande partecipazione – ha dichiarato Vito Giordano Cardone, presidente della Fondazione Nikolaos – e l’interesse dimostrato dal pubblico confermano quanto sia vivo il desiderio di riscoprire le nostre radici. La Vidua Vidue non è solo una tradizione popolare, ma il simbolo di un’antica alleanza, di un mare che unisce popoli e storie».

Il convegno ha rappresentato un momento di riflessione e condivisione tra studiosi, cittadini e istituzioni, contribuendo a valorizzare una pagina significativa del patrimonio storico e culturale di Bari.

Il seminario è stato organizzato da Fondazione Nikolaos e Cavalieri di San Nicola in collaborazione con Museo Civico di Bari e Associazione Insieme per San Nicola di Venezia e Mondo Antico e Tempi Moderni di Bari, con il patrocinio di Regione Puglia e Città di Bari, Camera di Commercio Bari, Confcommercio Bari – BAT, Aeroporti di Puglia, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Puglia Culture, AGCI Puglia e Banca Popolare di Puglia e Basilicata.

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Inaugurazione il 25 ottobre presso la sede del Circolo degli Artisti di Torino della mostra “Poesia visiva, racconto di un animo malinconico” con opere pittoriche e rame sbalzato dell’artista “Teiler”, al secolo Ferruccio Spezzati.

Teiler

Verrà inaugurata il 25 ottobre alle 17, presso la sede del Circolo degli Artisti di Torino in Corso San Maurizio,6 la mostra “Poesia visiva, racconto di un animo malinconico” con opere pittoriche e rame sbalzato dell’artista “Teiler”, al secolo Ferruccio Spezzati. L’evento, curato dalla dottoressa Carla Bertone, proseguirà con ingresso gratuito fino al 7 novembre e sarà visitabile dal martedì al sabato dalle 15,30 alle 19,30. La mostra, corredata da un ricco dépliant con testi di Carla Bertone e Remigio Bertolino, è l’espressione di un modo di concepire l’arte ben riassunto da Teiler in una frase che lo rappresenta: “Lampi di creatività per sfuggire alla realtà vissuta. Che l’arte sia fuga?”.

Caduta Notturna

Ferruccio Spezzati è nato a Valprato Soana nel 1945 e attualmente vive e lavora a Vicoforte. “Teiler”, il suo nome d’arte, rievoca gli antenati che, a partire dal Seicento, tessevano in Val Soana tele sottili di canapa, dando origine alla rista, la tela fine, più pregiata, utilizzata per i corredi. La sua carriera artistica comincia negli anni Settanta, quando inizia un percorso di mostre e collaborazioni con stimate gallerie d’arte italiane. Espone in numerose collettive e personali ottenendo prestigiosi riconoscimenti. Le sueopere sono presenti in numerose collezioni private sia in Italia che all’estero. Negli ultimi anni i suoi dipinti hanno trovato audacia ed espressività, divenendo riflesso della sua identità, dei suoi pensieri e delle sue passioni. Il processo creativo si svolge in modo naturale e istintivo, a testimonianza della profondità della sua intuizione artistica. Teiler ha anche riportato in vita la tradizione di famiglia della lavorazione del rame dando vita ad opere a sbalzo con sapiente manualità in linea con la tradizione e, al contempo, con l’eleganza del segno.

lancio mostra Teiler ott 2025

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A Didacta va in scena FuoriClasse: la rassegna che dà voce alla scuola che innova

Tra gli ospiti di Gruppo Spaggiari Parma, Lorenzo Baglioni – ideatore delle “canzoni didattiche”, Luca Gaggioli – esempio virtuoso del fare scuola, Daniele Michienzi – che usa i social per parlare di inclusione e ascolto, e Melania Tacchella – giovane docente orientata al digitale.

Innovare, condividere, ispirare: con questi obiettivi, torna FuoriClasse, la rassegna ideata da Gruppo Spaggiari Parma per dare spazio alle voci di chi ogni giorno contribuisce a costruire la scuola del futuro. Dal 22 al 24 ottobre 2025, in occasione di Didacta – Edizione TrentinoFuoriClasse ospiterà incontri e dialoghi dedicati alle esperienze più autentiche della scuola che cambia: una scuola capace di rinnovarsi, di dialogare con il territorio e di creare connessioni tra formazione, impresa e società.

STORIE, OSPITI E PROGETTI PER RACCONTARE LA SCUOLA DEL FUTURO
Dirigenti, docenti, studenti e rappresentanti del mondo delle imprese si confronteranno su temi che toccano da vicino la vita delle scuole italiane: didattica innovativa, orientamento, sostenibilità e cittadinanza attiva.

Sul palco si alterneranno voci riconosciute del mondo educativo e culturale, come Lorenzo Baglioni, ex docente e oggi cantautore, che con le sue canzoni didattiche unisce rigore scientifico e linguaggi creativi per avvicinare i ragazzi allo studio; Daniele Michienzi, il professore che insegna latino sui social e riflette sul valore dell’ascolto per contrastare il bullismo; Luca Gaggioli, dirigente scolastico che ha trasformato il suo istituto in un laboratorio di partecipazione e cittadinanza attiva; e Melania Tacchella, giovane docente dell’ITS Rizzoli di Milano, che ha portato il digitale in aula come linguaggio comune tra studenti e insegnanti. Spazio anche alle esperienze nate dal dialogo tra scuola e impresa, come quelle sviluppate da Poste Italiane, CONAI e Fondazione Diasorin in collaborazione con La Fabbrica Società Benefit di Gruppo Spaggiari Parma. Esempi di percorsi educativi promossi dalle aziende nelle scuole che mettono in relazione apprendimento, territorio e competenze per il lavoro.

Le testimonianze e le buone pratiche condivise durante la rassegna FuoriClasse troveranno continuità su ClasseViva Extra, la piattaforma che dà voce alla buona scuola offrendo agli istituti la possibilità di valorizzare le proprie esperienze e di accedere a strumenti didattici innovativi. Pensata per condividere contenuti e buone pratiche con la comunità educante, ClasseViva Extra nasce con la missione di sostenere e promuovere esperienze che vadano oltre la normale attività didattica, perché – come spiega il CEO Nicola de Cesare – è nelle attività “extra” che spesso si coltivano talenti e competenze trasversali come il pensiero critico.

UN IMPEGNO CONCRETO PER L’INNOVAZIONE EDUCATIVA
La nostra missione è portare innovazione nel mondo della scuola creando ponti solidi tra comunità educante, studenti, territorio e mondo del lavoro,” commenta Nicola de Cesare, CEO di Gruppo Spaggiari Parma. “ClasseViva Extra rappresenta un ulteriore passo del percorso che abbiamo intrapreso con l’intento di promuovere la buona scuola, attraverso azioni concrete che uniscono merito, innovazione e responsabilità sociale.” Da quasi cent’anni al fianco della scuola italiana e oggi leader nell’EdTech, Gruppo Spaggiari Parma continua a promuovere un modello educativo basato su collaborazione, crescita e sostenibilità. In linea con questa filosofia FuoriClasse a Didacta sarà ancora una volta un luogo di incontro, confronto e ispirazione per chi immagina – e costruisce – la scuola del futuro.

Per favorire la più ampia partecipazione Gruppo Spaggiari Parma invita docenti, dirigenti e studenti a prendere parte agli incontri, offrendo l’ingresso omaggio alla manifestazione a chi si iscriverà a uno degli eventi FuoriClasse.

Didacta – Edizione Trentino 2025
22-24 ottobre 2025
Gruppo Spaggiari Parma: Padiglione C2, Stand 25
Per iscriversi agli eventi di FuoriClasse in presenza e in streaming: eventi.spaggiari.eu/didacta

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“Filmucci” – i cortometraggi tornano al Cinema Greenwich di Roma il 22 ottobre alle 21,00

Mercoledì 22 ottobre alle 21 la seconda serata di FILMUCCI – Piccoli film sul grande schermo, la rassegna mensile che porta i cortometraggi al Cinema Greenwich di Roma, in collaborazione con la sala stessa.

Programma dei film:

  • ANOCHE – Stefania Grondona, Luca Pedrinzani, Alessio Pierazzi

  • STELLA – Stella Mastrantonio, Rossanna Menduni De Rossi

  • IL CRIATURO SINTETICO – Sarah Narducci

  • CAZZO GUARDI, VIGLIACCO! – Adriano Gardumi

  • IL MONDO È NOSTRO – Marco Pinnavaia & Gabriele Lo Cascio

Le proiezioni saranno seguite da un dibattito con gli autori e le autrici in sala.

L’articolo sulla prima puntata: https://www.romatoday.it/eventi/filmucci-prima-rassegna-permanente-in-italia-cortometraggi-al-cinema-10-settembre-2025.html     

📆 Mercoledì 22 ottobre – ore 21
📍 Cinema Greenwich, via Bodoni 59, Roma (Metro B – Piramide)
🎟️ Biglietto 7€ – associati Chuormo 5€
🎫 Link biglietti

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