Nel romanzo autobiografico di Giovanni Tacchino “Il silenzio degli eroi” edito per i tipi di Cultura e dintorni Editore il lucido e appassionato ricordo di un passato da non dimenticare

Fu in questi giorni drammatici e convulsi intorno all’8 settembre del 1943 che il non ancora diciannovenne Giovanni Tacchino chiamato sotto le armi fu catturato dai soldati tedeschi e deportato nei campi di concentramento nazisti. Uno delle centinaia di migliaia di giovani militari italiani internati in Germania (furono 750,000 gli I.M.I.). Nel suo romanzo autobiografico “Il silenzio degli eroi” edito per i tipi di Cultura e dintorni Editore una lucida, appassionata e toccante testimonianza di quasi due anni di prigionia. Una pagina indelebile del diario della nostra storia recente che colpisce in modo particolare per la sensibilità e la profondità della visione. Un uomo, Giovanni Tacchino, che seppe trovare e ispirare nei suoi carcerieri barlumi di umanità proprio là dove sarebbe stato impossibile anche solo immaginarla… Giovanni Tacchino, “Il silenzio deglio eroi“, Cultura e dintorni Editore per info scrivere a: redazione@culturaedintorni.it

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