Lunedì 24 febbraio a Roma il vernissage dell’attesa Personale del pittore Salvatore Pupillo

Lunedì 24 FEBBRAIO 2025 alle 18.00 presso Spazio Sette, in via dei Barbieri 7 a Roma, si terrà il Vernissage della mostra personale del pittore romano Salvatore Pupillo, intitolata “SCENE”. Ad accompagnare le opere, i testi di Silvana Baroni, Pippo Di Marca, Valerio Magrelli e Francesco Gallo Mazzeo.

Roma, 20 febbraio 2025 | La mostra “SCENE” ben appresenta l’evoluzione del percorso artistico di Pupillo, apprezzato per la sua capacità di coniugare elementi espressionisti e informali in opere astratte e minimaliste che restituiscono la realtà attraverso “il graffio netto, che si fa elemento chiave di ogni sua composizione cromatica e disegnativa” e con “Segno e Campo che sono le dualità che lui mette in opera determinando una leggerezza, che è come un respiro dell’area senza perimetro…”(Francesco Gallo Mazzeo). Una leggerezza ben descritta anche da Giancarlino Benedetti Corcos, per il quale “Pupillo dipinge l’invisibile di ciò che la notte lascia al giorno”.

Le opere esposte in “SCENE”, però, un perimetro lo delineano, sia temporale – con realizzazioni che coprono l’arco dal 1991 al 2020 –, sia per una sorta di quinte teatrali, sipari, che vanno ad inquadrare il racconto, poetico, contenuto in molte delle tele.

L’Artista Salvatore Pupillo

Nato a Roma nel 1956, di origini siracusane, ascendenza molto sentita, Salvatore Pupillo sperimenta l’arte fin da bambino e, da autodidatta, diventa esponente di rilievo della pittura italiana emersa a partire dagli anni ‘80. La sua carriera artistica inizia ufficialmente nel 1985 con una mostra a Villa Corsini a Roma. Nel corso degli anni partecipa a numerose esposizioni sia in Italia sia all’estero, consolidando la sua reputazione nella scena artistica contemporanea con la sua ricerca che punta a ridurre e astrarre – e in alcuni esiti a stratificare – i dati sensibili, portando la realtà osservata ad una sintesi estrema che ne rivela la sua essenza più profonda. Un taccuino per catturarne i momenti, camminando, decine di schizzi per tradurli in ispirazioni e infine il dipinto, che poco o niente conserverà, però, di quei disegni. Leggerezza e sospensione è ciò che ama negli artisti che segue e che in qualche modo lo hanno ispirato o lo ispirano tuttora, mentre il dualismo astratto–figurativo non sembra toccarlo, convinto che arte sia “quella che ti trafigge… altrimenti è piatta”. Altro dualismo che il pittore sperimenta è quello tra colore e supporto, in osmotico scambio, facendosi sorprendere dalle rese sempre diverse a seconda della superficie su cui lavora. La sua tecnica punta all’astratto, o meglio ancora al “minimal”, nutrito di luce: immagini sospese in (possibile) espansione. Che se c’è, se percepita da chi guarda, è però appena accennata, “un filo di fumo che fa pensare alla pipa di Magritte” (Enrica Torelli Landini).

Spazio Sette Libreria: uno spazio prezioso

Spazio Sette, libreria situata nel cuore della città, è sempre stato uno luogo amato dai romani, anche quando era diversa la sua destinazione d’uso, e ora è punto di riferimento culturale vitalissimo per eventi letterari e artistici di rilievo, ospitati in sale dall’architettura suggestiva, cui si arriva passando per i libri, a suggerire un dialogo armonioso tra arte e letteratura.

Dettagli del Vernissage

• Data: 24 febbraio 2025

• Orario: ore 18:00

• Luogo: Spazio Sette Libreria, Via dei Barbieri 7, Roma

• Ingresso: Libero

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-vernissage-della-personale-di-salvatore-pupillo-scene-1223199786489?aff=oddtdtcreator

La mostra sarà visitabile, dopo il vernissage di lunedì 24 febbraio, dal 25 febbraio fino al 24 marzo 2025, dal lunedì alla domenica dalle 10.30 alle 20.00, con ingresso libero.

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“Coglians” il nuovo album di PDuRN trio uscito il 18 febbraio 2025 per l’innovativa etichetta musicale nusica.org

Coglians

PDuRN trio

Un osmosi tra uomo e natura che ricorda lo spirito romantico, una riflessione sul tempo, sulle parole, sulle sfumature dell’essere nel mondo. 

Trentaquattresima produzione per nusica.org, associazione culturale impegnata nella promozione e nel supporto di artisti innovativi.

Il nuovo lavoro di PDuRN trio uscito il 18 febbraio 2025. Il disco è anticipato dalla pubblicazione del singolo Alle pendici del Coglians il 7 febbraio.

Si muove in bilico tra sogno e realtà l’ultimo lavoro di PDuRN trio, il cui titolo, Coglians, fotografa il senso di un disco intriso di sensibilità naturale, di una tensione verso l’altro che è insieme ricerca e tradizione, esplorazione e memoria. 

Uscito il 18 febbraio 2025 per l’etichetta musicale nusica.org, l’album vanta il contributo del chitarrista Marcello Abate e trova nel jazz la chiave di lettura di un universo prismatico e sfuggente, in cui il rapporto uomo-natura si esprime nella sua essenza primigenia, quasi cristallizzato dalla maestosità del Coglians, il monte più alto del Friuli-Venezia Giulia.

Ogni composizione si caratterizza per una mutevolezza stratificata, per un significato che sfugge alle categorizzazioni e fissa piuttosto l’attenzione sui dettagli, in uno splendido equilibrio di forma e senso

Così, il trio composto da Daniele Nasi, Giancarlo Patris, Margherita Parenti dà vita a un disco colto e particolarissimo, i cui i brani sembrano comunicare tra loro svelando la ricchezza della parola, l’inesprimibile corrispondenza tra realtà e rappresentazione.

Daniele Nasi è un sassofonista e compositore originario di Reggio Emilia e cresciuto a Chicago, con base a Bologna, attivo nel panorama jazzistico europeo. Il suo percorso musicale inizia sin dalla giovane età con lo studio del pianoforte e poco più tardi del sax, per poi arrivare a frequentare il corso di Sassofono Jazz presso il Conservatorio “A. Boito” di Parma, dove si laurea nel 2017. Dopo la laurea triennale si trasferisce a Groningen (NL), dove frequenta il NY Jazz Master al “Prins Claus Conservatorium”. Grazie al programma NY Jazz, si trasferisce a New York per un semestre, dove ha la possibilità di studiare con musicisti affermati a livello internazionale quali David Binney, Melissa Aldana. Nel 2019 risulta vincitore del Premio Zelioli 2019, al festival Albinea Jazz, con il progetto BSDE 4tet, con cui pubblicherà il disco “Elevating Jazz Music Vol. 1”, edito per GleAM Records, nel Febbraio 2022. Nel 2023 gli viene assegnato il Premio Internazionale Giorgio Gaslini. Ha avuto occasione di esibirsi in diverse rassegne e festival internazionali, tra cui: Jazz TM (RO), Jazz in the Park (RO), Boomtown Fair (UK), Edinburgh Jazz Festival (UK), Secret Garden (UK), Iboga Festival (ES), Oosterport (NL), Pianos (USA), Die Zentrale (DE), Bologna Jazz Festival (IT), JazzMi (IT), ParmaJazz Frontiere (IT), Albinea Jazz Festival (IT), Guastalla Jazz Festival (IT) ed altri festival e locali in Austria, Germania, Svizzera, Repubblica Ceca, Spagna, Romania, Italia e Paesi Bassi.

Giancarlo Patris è un contrabbassista nato a Genova il 2 Ottobre 1995.

Nel 2009 inizia a studiare chitarra e basso elettrico da autodidatta, e nel 2015 intraprende lo studio del Contrabbasso presso il conservatorio “A. Boito” dove si diplomerà nell’Ottobre del 2019. Nel 2018 partecipa al “premio nazionale delle arti” sezione jazz posizionandosi al secondo posto con un ensemble dal nome “QUINTETTO”. Dal 2019/20 Inizia Il biennio di contrabbasso classico sotto la guida del M° Amerigo Bernardi e del M° Alberto Bocini presso il conservatorio “A. Peri” di Reggio Emilia. Inizia a fare parte dell’orchestra “Toscanini Next”, con la quale si esibirà nel 2020 e 2021 assieme ad ospiti come Wayne Marshall, Mogol, Paolo Fresu, Michaela Costea e Mirco Mariani. Dal 2021 entra a far parte dell’Orchestra Giovanile Italiana suonando in teatri come la Konzerthaus di Berlino e il Teatro Verdi di Firenze, esibendosi in alcune produzioni anche come primo contrabbasso. Attivo nella scena jazzistica partecipa ai seminari di Nuoro Jazz (2017) e di Siena jazz (2019) e ai workshop tenuti da musicisti di spicco tra cui Paolino dalla Porta, Barre Philips, Bruno Tommaso, Arild Andersen, Alberto Bocini, Anders Jormin, Furio di Castri, Linda May Oh, Harish Ragavan, Morten Halle e Han Bennik.

Margherita Parenti, classe 1997, ha collaborato e collabora con diverse formazioni di jazz e musica originale.

 Attualmente frequenta il biennio presso l’Accademia di Siena Jazz, dove ha la possibilità di studiare con musicisti del calibro di Jeff Ballard, Greg Hutchinson, Ziv Ravitz, Ferenc Nemeth, Nico Gori, Dan Kinzelman, Stefano Battaglia, Francesco Bigoni, Greg Burk e molti altri. Precedentemente si laurea con lode presso il Conservatorio L. Campiani di Mantova. Partecipa inoltre a diversi seminari estivi di jazz, come Nuoro Jazz, Arcevia Jazz, Correggio Jazz e Siena Jazz. Nel 2023 con il progetto L-Ab ft. Francesco Diodati suona al SoundOut Music Festival in apertura a Musica Nuda. Nello stesso anno viene selezionata per partecipare al progetto di residenza artistica “Soundtracks: musica da film”, con il quale ha la possibilità di collaborare con Adele Altro (Any Other) e Karim Qqru (Zen Circus) e di suonare in diversi Festival e teatri, come il Mystfest di Cattolica, il Cinema Massimo di Torino e il Concorto Film Festival di Piacenza; tornerà a quest’ultimo l’anno successivo, insieme al Collettivo Soundtracks 2024 e Roberta Sammarelli (Verdena).

  1. Alle pendici del Coglians (04:03)
  2. Distratto Contratto (04:49)
  3. Wilderness – feat. Marcello Abate (05:15)
  4. Ominous Rain (06:30)
  5. Ogni strato (07:26)
  6. Alle pendici del Coglians – feat. Marcello Abate (04:00)

Daniele Nasi | sax

Giancarlo Patris | contrabbasso

Margherita Parenti | batteria

Guest

Marcello Abate | chitarra

Prodotto da nusica.org, Daniele Nasi, Giancarlo Patris, Margherita Parenti.

Mixato e masterizzato da Michele Morari

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La copertina del nuovo numero del periodico di informazione culturale “Cultura e dintorni” Numero 35/37 edito da Cultura e dintorni Editore

La copertina del nuovo numero del periodico di informazione culturale “Cultura e dintorni” Numero 35/37. Un percorso molto articolato tra Cultura e Arte con interviste e rubriche di analisi e approfondimento dalle Questioni letterarie, alla Filosofia della Visione, alla Scrittura Creativa, all’Antropologia, alla Poesia, alla Musica, al Teatro, al Cinema. In apertura l’intervista a Dacia Maraini tra le più importanti scrittrici e pensatrici del nostro tempo. Un privilegio per tutti noi.

Per info su ordini e disponibilità scrivere a: redazinoe@culturaedintorni.it

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Sabato 22 febbraio pomeriggio nuovo firma copie del nuovo libro giallo di Chiara Panzini “Incidente sulla Kings Avenue. Le indagini della giovane detective Judith Lay” edito da Cultura e dintorni Editore

Domani sabato 22 febbraio pomeriggio nuovo firma copie del nuovo libro giallo di Chiara Panzini Incidente sulla Kings Avenue. Le indagini della giovane detective Judith Lay edito da Cultura e dintorni Editore alla libreria Feltrinelli di Via Vittorio Emanuele Orlando (p.zza della Repubblica) di Roma. Vi aspettiamo!!

Chiara Panzini

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Cosentino (AVS): con la Giunta Rocca un cittadino su dieci rinuncia alle cure. Invertire la rotta per tutelare il diritto alla salute

I dati sulla spesa sanitaria 2023 sono sconcertanti: nel Lazio un cittadino su dieci non ha i soldi per curarsi. Un triste primato per la regione guidata da Francesco Rocca, che mette in evidenza i rischi concreti di una diseguaglianza insanabile nell’accesso alle cure. La rinuncia alle prestazioni sanitarie è frutto inoltre di un’erosione crescente dei servizi di sanità pubblica a favore del privato.

Il diritto alla salute sembra diventato una chimera e, a causa di continui tagli, si è costantemente in affanno e costretti a rinunciare alla prevenzione. Noi di Sinistra Italiana riteniamo inaccettabile tale stato di cose. Quando un numero crescente di persone smette di curarsi è una sconfitta politica, sociale e umana. Le scelte fatte dalla giunta Rocca minano la garanzia di un diritto essenziale e inalienabile. Occorre invertire la rotta, difendere e assicurare il diritto alla salute che deve essere al centro delle politiche pubbliche, a tutela del singolo e della collettività.

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Cosentino (AVS): Referendum su Lavoro e Cittadinanza tappa fondamentale per diritti e democrazia.

Oggi, alle ore 17, presso Spazio Pubblico in via di Porta Maggiore 52 a Roma, si svolge l’assemblea del comitato Cgil di Roma e Lazio a sostegno dei referendum popolari 2025 sui temi del lavoro e della cittadinanza.

La data del voto non è stata ancora formalizzata ma i quesiti referendari appaiono chiari: dimezzare da 10 a 5 anni il tempo di residenza continuativa per richiedere il diritto alla cittadinanza; quattro quesiti promossi dalla Cgil per abolire il Jobs Act; porre fine ai licenziamenti ingiusti; superare la precarietà e fornire più tutele in caso di incidenti sul lavoro.

Come Sinistra Italiana Lazio diamo il pieno sostegno alla campagna informativa sui temi referendari ponendoci al fianco della Cgil e delle associazioni, dei movimenti e delle realtà che intendono dare il proprio contributo alla causa.

Abolire tali norme equivale al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro di milioni di cittadini e cittadine. Occorre adoperarsi per sensibilizzare sui temi e far sì che più persone possibile si rechino alle urne in modo da superare il quorum e dare una svolta in tema di tutele e diritti.

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75° Festival del cinema di Berlino: Reflection in a Dead Diamond il film in concorso con la co-produzione dell’italiana Dandy Projects di Simona Pelliccioli.

75° Festival del cinema di Berlino: Reflection in a Dead Diamond il film in concorso con la co-produzione dell’italiana Dandy Projects di Simona Pelliccioli

Il film è l’unico italiano in concorso al Festival del cinema di Berlino 

C’è un po’ di Italia in concorso quest’anno ad uno dei più importanti Festival del cinema mondiale. Dandy Projects capitanata da Simona Pelliccioli è infatti co-produttore di uno dei titoli più attesi, il nuovo film del duo franco-belga Hèléne Cattet e Bruno Forzani “Reflet dans un Diamant mort”, proiettato ieri in anteprima mondiale.

Cosa valuta come produttrice quando sceglie una narrazione, quali sono per lei gli elementi che un film deve avere e per quale motivo ha scelto di produrre Reflection In A Dead Diamond?

“Il carattere distintivo. Hèléne (Cattet) e Bruno (Forzani) sono dei perfezionisti della messa in scena.  Il nostro protagonista è un uomo anziano che si lascia travolgere dai ricordi di un passato da eroe impegnato nella salvaguardia del pianeta. Ma il mondo è cambiato, decaduto. Non sono più tempi del progresso e del bello che ha caratterizzato gli anni sessanta.  Nell’intento un po’ meno film di genere il risultato è un sorprendente mix di elementi visivi e narrativi”.

Una lunga gavetta alle spalle fatta di numerose collaborazioni tra le quali ricordiamo “Che strano chiamarsi Federico!” ultimo film diretto da Ettore Scola con un team di lavoro, come ci dice lei, che non tornerà mai piu’, “La mia casa è piena di specchi” con Sophia Loren.

Alla domanda “Cosa rappresenta per lei la produzione di REFLECTION IN A DEAD DIAMOND?” Simona Pelliccioli risponde “rappresenta la prima co-produzione di Dandy Projects e per me il superamento di quei limiti che mi venivano imposti dal ‘sistema’ anche dopo anni di collaborazioni. Ho scelto di allontanarmi da quel sistema per camminare da sola. E sono arrivata fin qui”. 

REFLECTION IN A DEAD DIAMOND presenta un cast internazionale che vede tra gli interpreti principali anche Fabio Testi, Yannick Renier oltre a Koen De Bouw e Maria de Medeiros.

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Vincitore della XXIII edizione del Palio poetico musicale teatrale ErmoColle, arriva a Fortezza Est dal 20 al 22 febbraio “Quell’attimo di beatitudine” di Christian Di Filippo: in scena un monologo/racconto sull’Uomo, la Fede e la società contemporanea.

Quell’attimo di beatitudine

Spettacolo vincitore della XXIII edizione del

Palio poetico musicale teatrale ErmoColle

Di e con Christian Di Filippo

Luci Adriano Antonucci

Musiche Elio D’Alessandro

Aiuto regia Viola Carinci

Assistente alla regia Celeste Tartaglia

Foto e video Giulio Maria Cavallini

Foto locandina Vincenzo Parlati

Produzione AMAranta Indoors

Fortezza Est

20- 21- 22 febbraio 2025 | h. 20:30

Vincitore della XXIII edizione del Palio poetico musicale teatrale ErmoColle, arriva a Fortezza Est dal 20 al 22 febbraio “Quell’attimo di beatitudine” scritto, diretto ed interpretato da Christian Di Filippo che porta in scena un monologo/racconto che ha come tematica l’uomo e la società contemporanea.

N vive in una Citroen Diana da dieci anni e passa le giornate a guardare la gente negli appartamenti del palazzo di fronte attraverso le loro finestre; Gente che vive all’insegna della normalità, tra Rai Uno e tavole sparecchiate. N scrive molte lettere. Le scrive anche per far sì che il quartiere venga tenuto in modo decoroso, apportandone migliorie, solo che nessuno si è mai accorto di lui.

Un giorno però, sentendosi tutti osservati, i condomini decidono di mandarlo viaA quel punto N brucia la sua macchina, mettendo in pericolo l’intero palazzo, venendo perciò accusato di omicidio doloso e infine arrestato. All’interno del carcere scopre di essere un santone in grado di curare i mali degli altri detenuti, e la sua cella si trasforma in un luogo di pellegrinaggio. Si parla dei suoi poteri anche fuori dal carcere, così da essere notato dal programma “Trovato”, che va in onda tutti i mercoledì su Rai1, che deciderà di ospitarlo in diretta, nel salotto della terza puntata, assieme al Papa.

Partendo dal teatro del drammaturgo inglese Alan Bennett e dalla sua “dissacrante” immediatezza, nasce Quell’attimo di beatitudine, un’indagine contemporanea sulla Fede e di come, al giorno d’oggi, persino questa venga usata (e abusata) per fini commerciali, in un’epoca – la nostra – in cui “lo sguardo non è mai libero. Sbatte sempre contro un cartellone pubblicitario in grado di prometterti la felicità”.

Cosa vuol dire essere santi oggi? Come e dove possiamo riuscire a trovare la fede oggi, se tutto sembra piegarsi a logiche di mercato? Lo spettacolo non offre risposta (anche perché il compito del teatro è quello di fare domande), e lo spettatore dovrebbe porsi la questione (o almeno si spera) in maniera onesta e libera da interpretazioni aprioristiche.

In Quell’attimo di beatitudine si affronta il tema della Bellezza: quella che potremmo scorgere se ci fermassimo a guardare le cose così come sono nella loro interezza, pur rischiando di risultare Strani o Diversi agli occhi degli altri. È un monologo in continuo contatto col pubblico, in cui ogni forma di quarta parete viene abolita e tutto quello che accade di sera in sera, diventa drammaturgia utile allo spettacolo: Un rumore, una mosca che passa casualmente sulla scena, uno sguardo particolare, diventando essenza di ciò che il protagonista incarna: Un uomo nel presente.

Il linguaggio utilizzato, in grado di restituire allo spettatore un pensiero frammentario e spezzato, aderente alla contemporaneità, sfocia in territori surreali, poetici, quasi da teatro dell’assurdo.

Inoltre, tra volantini che la chiesa di Via Mazzini lascia sulla macchina abbandonata, praticando forme di proselitismo di serie B, ridicoli dispetti che N e K si fanno a vicenda e dialoghi con il papa, per sessanta minuti viene messa la lente d’ingrandimento in un mondo apparentemente privo di senso. Ma è proprio lì, nella mancanza di senso, che si può trovare quell’attimo di beatitudine.

Quell’attimo di beatitudine

20-21-22 febbraio 2025 ore 20:30

Fortezza Est Stagione Teatrale 2024/25

SIAMO ARGENTO VIVO – Mutevoli, inquieti, imprevedibili

via Francesco Laparelli, 62 Roma – Tor Pignattara

Orario Spettacoli giov- ven-sab ore 20:30

biglietto unico 12.00€

www.fortezzaest.com

info e prenotazioni mail prenotazionifortezzaest@gmail.com

| whatsapp 329.8027943| 349.4356219

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Con il beato don Giovanni Merlini… pellegrini di speranza! Il XXXVIII Convegno nazionale giovani USC a Sacrofano dal 14 al 16 febbraio

Il XXXVIII Convegno nazionale giovani USC a Sacrofano dal 14 al 16 febbraio

«I giovani sono sempre stati la passione del beato Giovanni Merlini, sin da quando, ancor prima di conoscere i Missionari del Preziosissimo Sangue, si dedicava a quello che oggi definiamo “servizio di pastorale giovanile” per la sua diocesi di Spoleto – afferma don Valerio Volpi, direttore dell’ufficio di pastorale giovanile e vocazionale della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue. Con l’ingresso nella famiglia di San Gaspare del Bufalo egli si specializzò, in un certo senso, nella cura e nell’attenzione per i giovani e per le speranze del loro cuore. Da Santa Maria De Mattias, all’apertura del primo convitto per giovani nella casa di Albano, passando per storie entusiasmanti come quella del ribelle Luigi Falcioni, un indissolubile filo rosso lega don Giovanni Merlini al cuore dei giovani, soprattutto di quelli che vivono e condividono la spiritualità del Preziosissimo Sangue». 

«Proprio in virtù dell’evento di grazia della beatificazione di don Giovanni Merlini, vissuta il 12 gennaio scorso, – evidenzia don Valerio – il Convegno dei giovani USC (Unione Sanguis Christi) radunerà 250 tra ragazzi e ragazze, dai 16 ai 30 anni, provenienti da tutta Italia come “pellegrini di speranza”. Dal 14 al 16 febbraio 2025, presso la Fraterna Domus di Sacrofano (RM), vivremo giorni ricchi di condivisione e spiritualità, impreziositi dalla presenza di ospiti e testimoni che ci aiuteranno a comprendere la bellezza della speranza. Avremo con noi “Salesalato”, il giovane apologeta che ha fatto dei suoi fumetti e del suo blog un modo concreto per abitare il web e per “rendere ragione della speranza che è in noi” (1 Pt 3,15). Ad allietare la serata di venerdì 14 febbraio saranno gli Arakne Mediterranea, lo storico gruppo di musica popolare pugliese che ci condurrà in un pellegrinaggio del cuore tra le tradizioni e la cultura del Salento. Nella mattinata di sabato 15 febbraio ci accompagnerà nei sentieri della Sacra Scrittura la biblista Antonella Anghinoni e, nel pomeriggio, proveremo a rivivere l’attualità di quell’apostolato che portò don Giovanni Merlini a farsi compagno perfino di coloro che la società vedeva come soggetti pericolosi, fino a convertirli e a tirar fuori il meglio di loro. Ci aiuterà in questo la bellissima testimonianza di vita di Zef Karaci, ex detenuto la cui vita è cambiata a seguito dell’incontro con la luminosa e quotidiana testimonianza di don Roberto Malgesini. Chiuderemo la mattina di domenica 16 febbraio lasciandoci stupire dal racconto della famiglia Cefalo, testimone di quell’evento di speranza che è stato il miracolo che ha condotto don Giovanni Merlini agli onori degli altari. Don Benedetto Labate, direttore della Provincia Italiana dei Missionari del Preziosissimo Sangue, presiederà la messa conclusiva del Convegno, nella quale i giovani attendono con gioia di accogliere tra di loro le reliquie del nostro beato. “Cento misure e un taglio” soleva ripetere il beato don Giovanni Merlini, e noi, insieme a lui, vorremmo aggiungere anche “nuove prospettive”, che ci aprono a Gesù, speranza che, come un’àncora salda non delude mai!». 

Come ormai da tradizione del Convegno non mancherà l’esperienza del Talent Award, dove la condivisione tra ragazzi provenienti da diverse parti d’Italia li spingerà a collaborare intorno ad una tematica, per esprimere quanto le testimonianze degli ospiti hanno suscitato nel loro cuore in maniera innovativa e creativa. Una nota di merito, che dona un tocco tutto speciale all’incontro, sarà la partecipazione dell’Unione Sanguis Christi Music, il progetto di evangelizzazione musicale coordinato da don Francesco Cardarelli, che arricchirà i vari momenti di preghiera del Convegno. 

Roma, 12/02/2025 

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Fortezza Est 13-15 febbraio: la compagnia “I Cani Sciolti” in scena con “Amara Terra” un album fotografico della nostra Italia attraverso storie, ricordi, pezzi di vita di terre ed epoche diverse.

Amara Terra

testo e regia Luca Pastore 

con Miriam MessinaMartina CaronnaLudovica AvetraniClaudio Filardi

musiche e suoni Mattia Yuri Messina

una produzione I Cani Sciolti

FORTEZZA EST

13- 14- 15 febbraio 2025 | h. 20:30

Sul palco di Fortezza Est dal 13 al 15 febbraio la compagnia “I Cani Sciolti” in scena con “Amara Terra” un lavoro che attraverso il racconto di varie storie, ricordi, pezzi di vita di terre ed epoche diverse, restituisce un album fotografico della nostra Italia che raccoglie e conserva grandi e i piccoli eventi che la vita propone ed impone.

Un coro di voci. Piccole storie di solitudini vissute e raccontate dai loro protagonisti, esperienze di vita totalizzanti per ciascuno di loro, in cui si intrecciano gioie intime e fragili, dolore della perdita, rassegnazione, orgoglio, candore. Un coro di voci di provenienza diversa, sia geografica che sociale e culturale, dove ciascun corifeo affronta il ricordo della sua storia privata mostrandone i colori, restituendone la dignità che merita. Una condivisione nella quale ritrovare qualcosa della propria storia, della propria famiglia, di una cultura tutta nostra che fa parte di un’epoca da foto sbiadite, vestiti della domenica, lettere, semplicità.

Lo spazio viene usato nella sua forma più spoglia: pochi oggetti e alcuni costumi che nella girandola della scena si trasformano diventando auto, casa, massi e spiagge. Suoni e luci disegnano ombre e chiaroscuri tipici della nostra penisola; gli stessi che si possono trovare entrando in casa di una nonna o passeggiando per uno dei nostri borghi.

Amara Terra” nasce da un bisogno, una necessità: capire e raccontare cosa c’è stato dentro di noi e prima di noi, per non ripercorrere gli stessi errori o sbagli. In scena donne, uomini, padri, madri, sorelle e fratelli per evocare storie intime in grado di condurre ogni singolo spettatore a ricucire un ricordo, un’emozione, una sensazione che ogni giorno lentamente tendiamo a dimenticare.

Selezionato al Fringe Festival Roma 2023
Vincitore Premio Special Off Roma Fringe Festival 2023

Amara Terra

13-14-15 febbraio 2025 ore 20:30

Fortezza Est Stagione Teatrale 2024/25

SIAMO ARGENTO VIVO – Mutevoli, inquieti, imprevedibili

via Francesco Laparelli, 62 Roma – Tor Pignattara

Orario Spettacoli giov- ven-sab ore 20:30

biglietto unico 12.00€

www.fortezzaest.com

info e prenotazioni mail prenotazionifortezzaest@gmail.com

| whatsapp 329.8027943| 349.4356219

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