Secondo firma copie il 5 e 6 ottobre della silloge di racconti di Rossella Monaco “Super Cavie. Racconti satirici di Transumanesimo e ‘”Pornodistopia’” edita per i tipi di Cultura e dintorni Editore.

Secondo firma copie domani sabato 5 ottobre domenica 6 ottobre alla libreria Feltrinelli di Via Vittorio Emanuele Orlando di Roma (zona p.zza della Repubblica), sia mattina che pomeriggio, della silloge di racconti di Rossella Monaco Super Cavie. Racconti satirici di Transumanesimo e “Pornodistopia” edita per i tipi di Cultura e dintorni Editore

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«Ecco ora il momento favorevole…» (2 Cor. 6,2). La Missione Popolare predicata dai Missionari del Preziosissimo Sangue a Luzzi (CS), dal 5 al 20 ottobre 2024

«Carissimi fratelli e sorelle, in occasione del 25° anniversario dell’istituzione della parrocchia dei Sacri Cuori, e in comunione con le altre parrocchie dell’Unità Pastorale di Luzzi, avete organizzato una missione popolare che rinsaldi la memoria della storia ecclesiale vissuta fino ad oggi e si apra al futuro, affinché esso possa essere benedetto dal Signore. Non è il momento per esprimere delusione o lamenti sul fatto che la storia cambia. Tutto cambia, anche la storia! Ma proprio in essa, quella che stiamo vivendo, ci raggiunge l’invito dell’Apostolo Paolo, che ci suggerisce: “Ecco ora il momento favorevole!”. Questo è il tempo per prendere sul serio il Vangelo, la vita fraterna nella Chiesa, il servizio verso i più deboli, l’amore e la riconciliazione con tutti!». Queste le parole di Mons. Giovanni Checchinato, Arcivescovo Metropolita di Cosenza – Bisignano, pronunciate nel suo messaggio in occasione della Missione Popolare guidata dalla Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue.   

«L’Istituto fondato da San Gaspare del Bufalo il 15 agosto 1815, fedele al carisma del Fondatore e alla tradizione secolare delle missioni popolari, continua anche oggi, da oltre 200 anni, questo servizio alla Chiesa attraverso l’attività apostolica e missionaria del ministero della Parola» – spiega don Flavio Calicchia, direttore del Centro per l’Evangelizzazione della Provincia Italiana. «La missione popolare» – continua don Flavio – «è un tempo di predicazione straordinaria che mira a raggiungere tutti, senza lasciare indietro nessuno: famiglie, scuole, associazioni sportive, ospedali, RSA, persone anziane o comunque in condizioni di fragilità, carceri… e poi ancora, i luoghi della vita quotidiana: attività commerciali, piazze, bar, sale giochi, centri di aggregazione, ecc. I missionari, in stretta collaborazione con i Vescovi e i Parroci, organizzano il tempo e il modo dello svolgimento della missione, tenendo conto della motivazione di tale richiesta e dei bisogni reali della parrocchia e del territorio dove essa quotidianamente svolge il suo servizio. L’obiettivo centrale della missione? La prossimità, che nasce dalla consapevolezza di un bisogno e dall’incontro personale con Gesù, il prossimo per eccellenza! È Lui l’unica fonte di ogni nostra ispirazione! La missione è un vero e proprio tempo di Grazia!». 

Don Andrea Lirangi, parroco dei Sacri Cuori, in una lettera rivolta a tutta la comunità, condivide: «Dopo le celebrazioni giubilari per il 25° anniversario, eccoci a vivere il cuore di questo tempo di grazia: la missione al popolo! Le parole dell’Apostolo Paolo, che ci accompagneranno durante le due settimane della missione, ci esortano ad accogliere l’azione di Dio, la sua iniziativa, che desidera entrare nella nostra vita. Ecco un motivo in più per vivere bene il tempo delle Missioni: offrire la testimonianza della fede vissuta a un mondo in difficoltà, che ha bisogno di ritornare a Dio e di conversione! Il “ritornare a Dio con tutto il cuore” durante questo tempo delle Missioni passa attraverso il seguire Gesù, il Crocifisso Risorto, nella certezza di essere stati redenti dal suo Sangue. È un cammino in cui imparare ogni giorno a uscire sempre più dal nostro egoismo e dalle nostre chiusure, per fare spazio a Dio che apre e trasforma il cuore».  

Durante le due settimane di predicazione, ci sarà la presenza di dieci Missionari del Preziosissimo Sangue (due dei quali responsabili dell’ufficio di Pastorale Giovanile e Vocazionale), un seminarista della stessa Congregazione, due suore Adoratrici del Sangue di Cristo, due famiglie missionarie e dieci laici. 

Roma 01/10/2024 

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Doppio appuntamento in libreria con la scrittrice e attrice Rossella Monaco autrice della silloge di racconti edita per i tipi di Cultura e dintorni Editore “Super Cavie. Racconti satirici di Transumanesimo e ‘Pormodistopia’”

Doppio appuntamento in libreria con la scrittrice e attrice Rossella Monaco autrice della silloge di racconti edita per i tipi di Cultura e dintorni Editore Super Cavie. Racconti satirici di Transumanesimo e “Pornodistopia”. Il primo firmacopie sarà nei giorni 28 e 29 settembre alla libreria Feltrinelli di Viale Libia186 di Roma (zona quartiere Africano, fermata Metro Libia). entrambi i giorni sia la mattina dalle 11 alle 14 che il pomeriggio dalle 15 alle 20. Una preziosa occasione per incontrarla, conoscerla, ascoltarla leggere e interpretare i suoi racconti e avere una sua dedica sul libro. Il secondo appuntamento sarà con le stesse modalità alla libreria Feltrinelli di Via Vittorio Emanuele Orlando, 78 di Roma (zona p.zza della Repubblica, stazione Termini) nei giorni 5 e 6 ottobre p.v.

Tra uomini robotizzati, microchip, estremizzazione di una realtà sempre più virtuale e aumentata, un viaggio tanto straniante quanto perturbante in un presente quanto mai prossimo venturo in un mondo distopico abitato da un’umanità sempre più disumanizzata. Tra una sana satira e una feroce ironia. Disponibile dalla prima settimana di giugno.

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“Premio Letterario Giuseppe Di Vittorio”: venerdì 27 settembre la premiazione dei vincitori

Venerdì 27 settembre, alle ore 17.30, nell’ambito della Festa del Tesseramento della CGIL di Roma e del Lazio, si terrà la cerimonia di premiazione della prima edizione del Premio Letterario Giuseppe Di Vittorio, promosso dall’Iress Lazio insieme alla Cgil regionale e alla Fondazione Di Vittorio.
L’evento avrà luogo presso Piazza Coperta, in via Collegentilesco 10 (Arco di Travertino).

Il Premio, di rilevanza nazionale, nasce con l’obiettivo di promuovere, anche in Italia, la letteratura della ‘working class’, valorizzando romanzi e racconti che pongono il mondo del lavoro al centro della narrazione.
L’iniziativa vuole dare voce alle autrici e agli autori capaci di raccontare le molteplici sfaccettature del mondo del lavoro, stimolando al contempo nuove prospettive narrative.

Sono sei le opere finaliste, selezionate dalla giuria scientifica, che si contenderanno il primo premio, attribuito da una giuria popolare composta da lavoratrici e lavoratori: “Orata in offerta” di Elisa Audino, “Memorie di una famiglia di guantai” di Antonio Caiafa, “Trash” di Martino Costa, “Per giusta causa” di Danilo Conte, “Quarantamila” di Cristiano Ferrarese e “Cronache della sesta estinzione” di Stefano Valenti. A una di queste opere la giuria scientifica assegnerà’ anche una menzione speciale.

Sono invece 16 i racconti inediti selezionati per la loro qualità e che saranno pubblicati in una speciale raccolta curata da una casa editrice partner del Premio.

Alla cerimonia parteciperanno i membri della giuria scientifica (Filippo La Porta, Lidia Ravera, Alessandro Pera, Carlo Baghetti, Angela Scarparo e Simona Baldanzi) e della giuria popolare.

I premi saranno consegnati dal segretario generale della CGIL, Maurizio Landini.

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La bella e coinvolgente presentazione della silloge di racconti edita per i tipi di Cultura e dintorni Editore “Super Cavie. Racconti satirici di Transumanesimo e ‘Pornodistopia’” a Roma presso il Parco della Resistenza dell’8 settembre

La bellissima e coinvolgente presentazione mercoledì 11 settembre della silloge di racconti di Rossella Monaco edita per i tipi di Cultura e dintorni Editore Super Cavie. Racconti satirici di Transumanesimo e “Pornodistopia” presso il Parco della Resistenza del’8 settembre a Roma con Rossella Monaco, Evaldo Cavallaro e Chiara Pavoni.

per info su ordini e disponibilità del volume scrivere a; redazione@culturaedintorni.it

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Mercoledì 11 settembre alle ore 19.00 presso l’Oasi Cestia nel Parco della Resistenza dell’8 settembre in viale Manlio Gelsomini a Roma, presentazione della silloge di racconti di Rossella Monaco edita per i tipi di Cultura e dintorni Editore “Super Cavie. Racconti satirici di Transumanesimo e ‘Pornodistopia’”.

Mercoledì 11 settembre alle ore 19.00 presso l’Oasi Cestia nel Parco della Resistenza dell’8 settembre in viale Manlio Gelsomini (nei pressi della Piramide Cestia) a Roma, presentazione della silloge di racconti di Rossella Monaco edita per i tipi di Cultura e dintorni Editore Super Cavie. Racconti satirici di Transumanesimo e “Pornodistopia“. Con l’autrice interverrà Evaldo Cavallaro, psicoterapeuta esperto di ipnosi.

Tra uomini robotizzati, microchip, estremizzazione di una realtà sempre più virtuale e aumentata, un viaggio tanto straniante quanto perturbante in un presente quanto mai prossimo venturo in un mondo distopico abitato da un’umanità sempre più disumanizzata.. Tra una sana satira e una feroce ironia.

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“Palladio a Palla!” di GOGODUCKS. Il felice connubio tra la Musica, la regina delle arti, l’Architettura, sublimata dalla visione palladiana, e l’Universo digitale in espansione

Con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea” 

Un omaggio a uno dei più grandi artisti della storia. 

Un viaggio nel territorio che l’ha visto nascere e operare, in equilibrio tra jazz, musiche improvvisate, architettura e universo digitale 

Trentunesima produzione per nusica.org, associazione culturale ed etichetta musicale particolarmente attiva nella promozione  e nel supporto di artisti innovativi. 

Il nuovo lavoro di GOGODUCKS uscito il 6 settembre 2024. Il disco è stato anticipato dall’uscita dei singoli Hang Arano (26 luglio), Broder (9 agosto), At the roundabout (23 agosto). 

Villa Maser,, foto di Elisa Caldana

Si muove in bilico tra estro e linearità l’ultimo lavoro di GOGODUCKS (Francesca Remigi, Luca Zennaro e Paolo Peruzzi) in uscita il 6 settembre per l’etichetta musicale nusica.org. 

Vincitore del bando “Per Chi Crea” di SIAE, con il sostegno del MIC, Palladio a Palla! è un disco che già dal titolo svela l’originalità del suo impianto, omaggio in musica a uno dei più influenti architetti della storia, il veneto Andrea Palladio. 

Il progetto, ispirato a nove delle ville cinquecentesche note appunto come palladiane, tenta una virtuosa sintesi fra jazz, musiche improvvisate, architettura e universo digitale. 

La cover del nuovo disco dei GOGODUCKS

Partendo dallo studio del patrimonio lasciato da Palladio, i GOGODUCKS presentano un album tributo alla sua architettura, traducendo in musica alcune delle tecniche compositive adottate nelle sue opere: l’utilizzo ben delineato di ritmo, armonia, struttura, energia, i rapporti tra gli elementi, le proporzioni matematiche e la rilettura della tradizione. Il legame con il territorio veneto, loro Regione d’origine, porta i GOGODUCKS alla collaborazione con il creative coder veronese Sergio Zacco per la realizzazione di un videomapping ispirato alle planimetrie e ai disegni architettonici, rendendo così visibile la traduzione musicale dell’architettura palladiana. Fondamentale anche la collaborazione con Villa Angarano e Villa di maser per lo shooting del videoclip, di una video intervista e alcuni reels. 

Villa Maser, foto di Elisa Caldana

In questa prospettiva, il lavoro compositivo messo in atto nell’album mira a dar vita a organismi sonori via via apparentabili alle forme di Palladio, ai ‘meccanismi’ di linearità e bellezza del suo agire che conducono, spesso, a un’immersione contemplativa. 

I nove brani di Palladio a Palla! definiscono così una nuova geografia, un mosaico dalle tessere ironiche ed evocative con titoli fondati su giochi di parole, calembours che svelano il carattere innovativo del progetto (Better ask Barbra, Sir Ego, At the roundabout, Hang Arano, Poiena, E mò?, Broder, Corner, Malcontenta) e mostrano la forza della tradizione come il carattere perennemente attuale delle bellezza eterna. 

Francesca Remigi, batterista versatile, compositrice sperimentale e improvvisatrice innovativa, è un’artista residente a Milano. Vincitrice del concorso di Italia-Jazz Nuova Generazione Jazz 2021 e del Top Jazz 2022 (Musica Jazz) come miglior nuovo talento italiano, Francesca è conosciuta per le molteplici collaborazioni internazionali nel campo della Creative Music con musicisti come Steve Lehman, Danilo Perez, Dee Dee Bridgewater, Carmen Staaf, George Garzone, Joachim Florent, Kris Davis, Val Jeanty, Nicole Glover, Immanuel Wilkins, Marion Hayden, Ellen Rowe, Sharel Cassity, Bruno Chevillon, Yuhan Su, Alexander Hawkins, Tomeka Reid, Angelika Niescier, Antonello Salis, Gianluigi Trovesi, Camila Nebbia. Nota per la partecipazione a rinomati festival internazionali tra cui L’Off Jazz 2022, Melbourne International Jazz Festival 2022, EFG London Jazz Festival 2023, DC Jazz Festival 2021, Tashkent Jazz Festival 2024, Umbria Jazz Festival 2022 e Panama Jazz Festival 2022, Francesca è vincitrice del Premio SIAE 2022, del Premio come miglior solista al Getxo Jazz Competition 2022 e del primo premio al prestigioso Keep an Eye International Award 2023, ed è finalista del Next Jazz Legacy Award 2023 e 2024 di New Music USA. 

Luca Zennaro è un chitarrista, compositore e bandleader nato a Chioggia (Venezia) nel 1997. Negli anni passati Luca ha esplorato vari territori musicali: con il suo nuovo EP “ZENMUSIC” approccia la musica elettronica in un progetto che coinvolge musicisti come Chris Fishman, Giovanni Iacovella, Michelangelo Scandroglio, Francesco Panconesi e PPIERRRRE. L’originalità del gruppo sta nel sapersi muovere con disinvoltura sia sul versante elettronico che su quello acustico. Luca è inoltre ci-fondatore di Hackout!, trio con il quale ha registrato due album in 2 anni e con cui ha realizzato due tour europei. Luca ha collaborato con musicisti nazionali ed internazionali come Benjamin Clementine, Francesco Bearzatti, Jacky Terrasson, Gabriele Mirabassi, Chris Fishman, Alessandro Lanzoni e molti altri. Negli anni passati si è esibito in festival e club in Messico, India, Israele, Danimarca, Svezia, UK, Senegal, Norvegia, Germania, Olanda, Belgio, Grecia, Spagna, Ungheria, Francia, Austria e Lettonia. Luca è considerato come uno dei musicisti più interessanti della scena jazz italiana. 

Paolo Peruzzi, “un musicista con la natura curiosa ed inquisitiva per spingere il genere in avanti” nelle parole della NEA Jazz Master Terri Lyne Carrington. Kris Davis lo descrive come “straordinariamente talentuoso, laborioso, curioso”. Fondatore nel 2015 del pluripremiato ensemble di percussioni da camera Palladrum, dopo il diploma al conservatorio Pedrollo di Vicenza, ha proseguito con il diploma di performance al Berklee College of Music di Boston, USA. È stato parte del Berklee Institute of Jazz and Gender Justice, la cui missione è quella di sostenere e supportare una trasformazione culturale nel jazz avendo la giustizia di genere e la giustizia razziale come principi guida. 

  1. Malcontenta (04:06) 
  1. Hang Arano (06:32) 
  1. Broder (05:29) 
  1. At the roundabout (05:09) 
  1. Corner (03:31) 
  1. E mò? (04:00) 
  1. Poiena (05:38) 
  1. Better ask Barbra (03:26) 
  1. Sir Ego (05:36) 

Francesca Remigi | batteria, percussioni Luca Zennaro | chitarra, elettronica 

Paolo Peruzzi| vibrafono e programmazione Sergio Zacco | creative coding 

Andrea di Pietro della Gondola | architettura 

Registrato presso Artesuono Recording Studio Registrato, mixato e masterizzato da Stefano Amerio Prodotto da GOGODUCKS 

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Anna Maria Fabriani. Riverberi e trame dalla Scuola Romana

Anna Maria Fabriani

Riverberi e trame dalla scuola romana

    La prima mostra di un’artista centenaria, allieva di Carlo Socrate ed interprete “nascosta” della tradizione pittorica del Novecento
5 settembre | 6 ottobre 2024
Via Merulana 121, Roma

“Cecilia”, olio su tela.

Palazzo Merulana, custode di numerosi capolavori della Scuola Romana appartenenti alla Collezione Cerasi, continua insieme a CoopCulture la sua attenta opera di indagine e di valorizzazione di uno dei momenti più interessanti e vitali dell’arte italiana del ‘900 accogliendo, dal 5 settembre al 6 ottobre 2024, la mostra “Anna Maria Fabriani. Riverberi e trame dalla Scuola Romana” a cura di Sabina Ambrogi, con testo critico di Giulia Ambrogi. Per pubblico e critica si tratterà di un’occasione, da un lato, di scoprire il tratto e l’eleganza della ricchissima produzione di un’artista formatasi all’Accademia delle Belle Arti alla fine degli anni ’40 e allieva di Carlo Socrate, che della Scuola Romana fu uno dei massimi esponenti; dall’altro di approfondire la conoscenza di un periodo storico-sociale, quello della patriarcale Italia del Secondo dopoguerra, in cui Fabriani, come forse molte donne dell’epoca, ha coltivato tra le mura domestiche il proprio talento artistico quasi autocensurandosi, senza mai pensare di “essere all’altezza” di rivelarsi al mondo.

È, dunque, la prima volta che viene esposta una selezione del lavoro di Anna Maria Fabriani. Ed è una prima volta resa ancora più preziosa ed emozionante dalla sua età, 100 anni, compiuti alla fine dello scorso giugno. La mostra, frutto di prestiti di privati o di opere appartenenti alla famiglia, inizia dal primo ritratto a Maria Magris, madre della pittrice, databile intorno alla fine degli anni ’40, e giunge fino alla natura morta Limoni e bottiglia di amaro, eseguita nel 2018, cioè fino a quando la pittrice è riuscita a stare in piedi di fronte al cavalletto. L’intera esposizione è frutto di un lavoro di ricerca, recupero e catalogazione, iniziato diversi anni fa, da parte della curatrice. I restauri sono a cura di Cristiana Noci che ha letteralmente riportato alla luce alcune opere come Rosetta (1953) il pezzo più pregiato della collezione, insieme a Grigio su grigio (1958).

L’arte che coincide con la vita 

<<La retrospettiva evidenzia il culto del “lavoro dell’artista” che è forse uno dei tratti più forti che saldano la sua opera al periodo della Scuola Romana, alla frequentazione dell’atelier di Villa Strohl-Fern e al maestro Socrate – scrive la critica Giulia Ambrogi – Un’attitudine nei confronti dell’arte che per Fabriani è stata ambizione di crescere all’interno di esercizi pittorici quotidiani, in una ricerca continua che, non avendo mai avuto l’obiettivo di tradursi in visione pubblica, finisce con il coincidere con la vita stessa. Non si è mai confrontata con il mercato ma neppure ne è stata mai condizionata>>.

Riflessioni che si intrecciano con i ricordi della curatrice Sabina Ambrogi, giornalista, autrice e figlia dell’artista: <<Mia madre aveva a disposizione una casa grande e molti posti per poter dipingere, invece teneva colori pennelli e cavalletto nella sua stanza da letto che era il suo atelier. Sistemava degli stracci e dei fogli di giornale sui vetri e dirigeva la luce naturale sugli oggetti. La pittura era un rito unico, metodico, perfino un accanimento ossessivo, intimamente e forse esclusivamente legato alla luce e alla capacità di dare il volume e determinare le forme.  Andava a dormire con l’odore di trementina>>.

Dal maestro Fabriani ha preso forse anche la stessa “sofferta timidezza”, come aveva tratteggiato Efisio Oppo nelle cronache che ne descrivevano le attitudini. Una predisposizione morale che sembra accompagnare anche la produzione della stessa pittrice: capitava che, dopo aver dipinto, grattasse il colore dalla tela con la lametta per poi ricominciare il giorno dopo, ripetendo l’operazione anche per un mese di seguito, fino a trovare il giusto equilibrio. Metodi e percezioni, visioni e composizioni che contribuiscono alla creazione di un tempo sospeso che accompagna le sue opere. Trapela, così, a volte,  un’inquietudine latente, quasi un disturbo, anche in soggetti implicitamente rasserenanti di fiori come L‘urlo, e frutta La metafisica dei limoni, nella rappresentazioni di azioni misteriose e piene di suspense – Girando l’angolo -, perfino nell’esplosione dei petali delle Peonie di Lella in cui il rosa interno è una specie di rivelazione.

Luce e inquadratura “cinematografica”

La produzione artistica di Fabriani si divide in due fasi. La prima inizia verso la fine degli anni ’40 e si interrompe negli anni ’70. La seconda risale al 1997, subito dopo la morte del marito Silvano Ambrogi, e dura fino al 2018. Interruzione di un’attività e di un ragionamento artistico capace, tuttavia, di ripartire arricchito da nuove visioni contemporanee. Persino di inquadrature cinematografiche come per lo ScorfanoColazione in Calabria, oppure con Campo e Controcampo a Migliarino, due dipinti concepiti proprio come due fotogrammi di un film e oggetto di una stessa visione. Come sottolinea anche Vladan Radovic, fra i direttori della fotografia più accreditati in Italia: <<Anna Maria Fabriani sembra ricalcare nel suo mestiere di pittrice quello della direzione della fotografia, adottando una direzione della luce decisa, con una morbidezza unica gentile, sottile, che crea un dialogo silenzioso con le ombre, tra la realtà e l’immaginazione. Spesso nelle sue opere risalta un punto di vista cinematografico con delle prospettive fedeli alle ottiche della macchina da presa. In queste armonie, la sua attenzione alla luce diventa poesia visiva, un linguaggio artistico che trasforma ogni tela in una scena di cinema di straordinaria bellezza>>.

Alla ricerca dei quadri perduti al porto di Caracas

Circa una decina di dipinti eseguiti sono ancora oggetto di ricerca. Sono andati perduti in Venezuela al porto di Caracas La Guayra dopo una spedizione in nave in una cassa, nel 1959. Il fratello dell’artista, Maurizio Fabriani, destinatario della spedizione, dirigeva cantieri per le costruzioni delle strade nel cuore del paese in zone molto impervie a più di venti ore di macchina dalla capitale venezuelana. Non ha fatto in tempo a tornare per recuperarli. O si è forse perso il tempo utile per farlo. La mostra è un’occasione per lanciare “un messaggio nella bottiglia” e chiedere a chi li avesse di farsi avanti per poterli catalogare ed esporre.

Modalità di visita:

Mercoledì – domenica ore 12 – 20 (ultimo ingresso alle 19)

Biglietto Intero euro 12.00 – Biglietto Ridotto 10.00

www.palazzomerulana.it

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Willy Monteiro Duarte, il cartoon 3D proiettato nelle scuole e nelle carceri. Il 6 settembre l’anniversario della morte.

Side Academy, il cartoon 3D su Willy Monteiro Duarte nelle scuole

Nei giorni del quarto anniversario della barbara uccisione di Willy Monteiro Duarte (era il 6 settembre 2020 quando fu ucciso dai bulli) alla Mostra del Cinema di Venezia l’annuncio: nella giornata nazionale del rispetto (20 gennaio) sarà trasmesso nelle scuole e nelle carceri. La sorella di Willy, Milena: “Il linguaggio perfetto per comunicare i valori ai bambini” 

Willy Monteiro Duarte aveva ventuno anni, era originario di Capo Verde, isola al largo dell’Africa, ed era appena uscito dal ristorante dove lavorava da cuoco quando difese un amico aggredito dai bulli. Esattamente quattro anni fa, il 6 settembre del 2020 è stato ucciso a Colleferro (Roma) vittima di un pestaggio razzista. La brutalità dell’aggressione ha avuto un forte impatto sull’opinione pubblica italiana, tanto che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli ha conferito alla memoria la Medaglia d’oro al valor civile

Un episodio che adesso è diventato un cortometraggio d’animazione 3D dal titolo “Willy – Different is good”, presentato tra gli happening “fuori concorso” del Festival del Cinema di Venezia. Erano presenti gli studenti di Side Academy, giornalisti e professionisti di livello mondiale nell’ambito cinematografico e dei videogame. Il direttore artistico dell’accademia veronese, Stefano Siganakis, è orgoglioso. “Vogliamo lavorare sui temi dell’inclusione e della tolleranza”, spiega. “Per questo adesso il nostro obiettivo è presentare il cartoon di Willy ad un più ampio pubblico possibile. Lo caricheremo sui siti internet, lo porteremo nelle scuole, inviteremo le istituzioni a diffonderlo. Speriamo che possa così passare il messaggio che la differenza è un valore”. 

La sorella di Willy, Milena Monteiro, ha sposato l’iniziativa. “Il cartoon di Side Academy fa arrivare ai ragazzi un messaggio profondo in modo semplice ed efficace, lo stesso messaggio che la nostra famiglia ripete da quattro anni”, ha detto in un videomessaggio. “Fin da piccoli tutti noi guardiamo i cartoni animati ed è più facile insegnare i comportamenti buoni ai bambini con questo linguaggio. Dobbiamo insegnare la forza dell’amicizia, il valore dell’essere diversi, il desiderio di raggiungere la migliore versione di noi stessi, la parte di noi che fa del bene al prossimo: nel cartoon un abbraccio può far tornare bambino anche il più duro dei bulli”. 
Presente alla proiezione del corto anche la vicepresidente Cristina Virili dell’Associazione Nazionale “Nel Nome del Rispetto”, sodalizio che ha ottenuto l’ istituzione della giornata nazionale del rispetto dedicata proprio a Willy Monteiro che si terrà ogni anno il 20 gennaio, e che contribuirà alla diffusione del corto presso le scuole di ogni ordine e grado e nelle carceri che partecipano al progetto annuale indetto dall’Associazione per la promozione e la comprensione del principio del rispetto tra le giovani generazioni. 

A sposare il progetto anche l’amministrazione comunale di Colleferro, alla prima c’era il sindaco Pierluigi Sanna. “Siamo grati al lavoro di Side Academy”, ha detto “La risposta della generazione dei giovani alla tragedia è stata una risposta di tolleranza, di valori, di solidarietà, di arte, riconoscenza e creatività rivolte non all’odio e alla sopraffazione ma ai valori nobili che Willy ha saputo distillare con il suo sacrificio”.
In sala c’erano anche la docente di Side Academy, Sarah Arduini (oscar per gli effetti speciali nel film Disney “Il libro della giungla”) e Jan Luc Sala, direttore artistico del gigante multinazionale tech Ubisoft, che hanno ribadito la qualità tecnica dei ragazzi di Side Academy nel creare il cortometraggio: le tecnologie utilizzate sono quelle che usano i programmatori di videogiochi.  

Nello sviluppo del video la storia di Willy rivive attraverso le peripezie di un piccolo alieno, minacciato da bulli, che non vogliono solo umiliarlo, ma anche riprendere con un video il pestaggio per poi diffonderlo sui social. Nasce proprio da questa idea un contrasto tra i “cattivi” destinato a regalare al pubblico l’emozione di un finale sorprendente. La resa è merito dei ragazzi e dei professionisti che ruotano attorno al mondo di Side Academy, che si è classificata tra le prime cinque migliori università, college e accademie private del mondo del settore dell’animazione 3D, un concorso a cui partecipano realtà provenienti da oltre 100 nazioni e gestito dalla piattaforma The Rookies. 
I cinque minuti e mezzo del corto 3D sono stati realizzati con tecnologie pionieristiche in Italia. Sono state necessarie centomila ore di lavoro, distribuite per esigenze accademiche in un triennio, che hanno impegnato una settantina di studenti. Circa ottomila i frame prodotti dagli animatori di Side Academy, guidati dalla loro insegnante Arduini. Per la produzione, è stato utilizzato in modo innovativo il software “Unreal Engine”di Epic Games. Questo software è il “game engine” di riferimento, da diversi  anni, per il mondo dei videogame e ha permesso lo sviluppo di titoli come Fortnite, Cyberpunk 2077, Star Wars Jedi e The Fallen Order. 

Schede di  approfondimento. Storia Side Academy.
Side Academy ha sede a Verona, in centro storico, in un edificio del Cinquecento che nel corso dei secoli ha ospitato numerosi personaggi illustri tra i quali anche Luigi XVIII. Oggi vi studiano circa 200 studenti, il fatturato previsto per il 2024 è di tre milioni di euro e c’è un ambizioso piano di crescita per il triennio, Il direttore generale e fondatore è Stefano Siganakis. A giugno del 2024 Side Academy ha ottenuto il quinto posto a livello mondiale ai “Rookies Awards”, la classifica basata sulla piattaforma mondiale che decreta i migliori studenti delle accademie e delle università di tutto il mondo (sono presenti oltre 100 nazioni).  Side Academy propone percorsi formativi indirizzati alla formazione di figure professionali specializzate nel settore del cinema d’animazione, degli effetti speciali, dell’advertising e dei videogame. Molti dei suoi ex studenti sono oggi “cervelli in fuga dall’Italia”, che lavorano su progetti delle più famose società di produzione  al mondo, dalla Walt Disney alla Marvel fino a Ducati. I docenti sono “top trainer” del settore e molti hanno vinto importanti premi internazionali. 
Accanto alla didattica, nell’ecosistema di Side Academy c’è anche la “Wargames Studios”, azienda specializzata nella produzione di cartoon e videogiochi. In Wargames tra docenti e collaboratori la forza lavoro si attesta attualmente sulla quarantina di unità.  Lo studio si occupa di animazione e computer grafica e cura progetti per importanti committenti del settore. Tra le opere originali firmate Wargames Studio spicca ora la collaborazione  e lo sviluppo del cortometraggio animato in 3D su Willy Monteiro. 
Informazioni e contatti su www.sideacademy.com. 

Contatti:
PK COMMUNICATION
press@pkcommunication.it / 351 6896663

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Volti, immagini, versi. Rossella De Cicco e i suoi “Ritratti di parole”

Volti, immagini, versi. Rossella De Cicco e i suoi Ritratti di parole 

Rossella De Cicco

Non seppellire i talenti dovrebbe essere un imperativo etico, un concetto da trasferire sul piano pratico quando la vita inizia a rivelarsi nel suo carattere unico, di dono irripetibile. Così Rossella De Cicco ha deciso di dare corpo al suo sentire. Dopo anni di lavoro in ambito finanziario («un’attività che ho molto amato», dichiara), il richiamo della poesia è stato più forte di ogni calcolo. Un bisogno quasi fisico, lo sbocco naturale di un percorso di passione.  

«Ho iniziato venti anni fa, un po’ per gioco», racconta De Cicco con voce vibrante, il timbro incrinato dall’emozione. «A pensarci mi sembra ancora incredibile. Un giorno mi chiama un amico, stava organizzando una mostra fotografica. Voleva che ogni opera fosse narrata in versi, e lo stava chiedendo a me. Lo stupore è stato fortissimo. “Ma io non sono in grado”, “Ma io non l’ho mai fatto”. Era un susseguirsi di “ma”. Lui ha insistito, e così mi sono messa in gioco. Ho dato vita a componimenti che raccontavano quegli scatti. Erano fotografie bellissime, parlanti. In quell’occasione un signore si è avvicinato per dirmi che desiderava alcuni versi, e voleva un mio autografo». La voce di Rossella ora è colma di commozione «“Non sono mica famosa”, gli ho detto. E lui – ricordo bene – mi ha risposto: “Lo diventerai. Per questo conserverò gelosamente la tua firma”».  

È questo l’episodio che segna una deviazione nel suo cammino. La finanza, i numeri, non bastano più. Ed è un percorso in salita quello che aspetta Rossella, per sua ammissione nata in una famiglia in cui il concetto di arte comprende la musica, la pittura, ma non dà sopravvivenza. Eppure qualcosa deve essere scattato nella mente di questa donna che riesce a leggere l’invisibile, a vedere oltre la superficie liscia del quotidiano. Merito della Mindfulness che l’ha ispirata, ma anche di un senso che la pone oltre l’orizzonte comune.  

Dagli oggetti decide di passare alle persone, di fissare su carta aspetti che gli altri non riescono a cogliere. Inizia con chi gli è vicino, e pian piano si avvicina agli sconosciuti, a chi non ha (ancora) incrociato la sua strada. Il risultato è sorprendente: «Sono riuscita a inquadrarli in modo preciso, tanto da generare in loro emozioni forti. Amici e conoscenti, ancora a distanza di anni, mi confessano di conservare i miei componimenti come qualcosa di raro. C’è addirittura chi li ha incorniciati». Si fa fatica a non crederle, poiché l’arte di Rossella – senza correre il rischio dell’esagerazione – somiglia a un prodigio, procede da barlumi improvvisi, quasi riuscisse ad agganciarsi all’ignoto, a ciò che è in ombra e non si vede.  

«La vita ci dà dei talenti ma non il libretto di istruzioni per maneggiarli, per metterli a frutto», dice. «Io ora però l’ho trovato, e desidero regalare tante emozioni con le mie parole. Mi sento in cammino, sempre. Oggi i miei ritratti di parole impreziosiscono diversi eventi, dal mondo del wedding a quello delle mostre d’arte. Sono stati utilizzati anche come bomboniera per un matrimonio, che bella soddisfazione! Desidero specializzarmi in questa direzione, per continuare a dar corpo al mio sogno e a un’arte a cavallo tra la poesia e la performance».  

Nulla di più bello, in un mondo in cui ogni passione risulta piegata, fiaccata, dalle leggi dell’omologazione e del consumo.  

                                                                                                                Ginevra Amadio 

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