Con il beato don Giovanni Merlini… pellegrini di speranza! Il XXXVIII Convegno nazionale giovani USC a Sacrofano dal 14 al 16 febbraio

Il XXXVIII Convegno nazionale giovani USC a Sacrofano dal 14 al 16 febbraio

«I giovani sono sempre stati la passione del beato Giovanni Merlini, sin da quando, ancor prima di conoscere i Missionari del Preziosissimo Sangue, si dedicava a quello che oggi definiamo “servizio di pastorale giovanile” per la sua diocesi di Spoleto – afferma don Valerio Volpi, direttore dell’ufficio di pastorale giovanile e vocazionale della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue. Con l’ingresso nella famiglia di San Gaspare del Bufalo egli si specializzò, in un certo senso, nella cura e nell’attenzione per i giovani e per le speranze del loro cuore. Da Santa Maria De Mattias, all’apertura del primo convitto per giovani nella casa di Albano, passando per storie entusiasmanti come quella del ribelle Luigi Falcioni, un indissolubile filo rosso lega don Giovanni Merlini al cuore dei giovani, soprattutto di quelli che vivono e condividono la spiritualità del Preziosissimo Sangue». 

«Proprio in virtù dell’evento di grazia della beatificazione di don Giovanni Merlini, vissuta il 12 gennaio scorso, – evidenzia don Valerio – il Convegno dei giovani USC (Unione Sanguis Christi) radunerà 250 tra ragazzi e ragazze, dai 16 ai 30 anni, provenienti da tutta Italia come “pellegrini di speranza”. Dal 14 al 16 febbraio 2025, presso la Fraterna Domus di Sacrofano (RM), vivremo giorni ricchi di condivisione e spiritualità, impreziositi dalla presenza di ospiti e testimoni che ci aiuteranno a comprendere la bellezza della speranza. Avremo con noi “Salesalato”, il giovane apologeta che ha fatto dei suoi fumetti e del suo blog un modo concreto per abitare il web e per “rendere ragione della speranza che è in noi” (1 Pt 3,15). Ad allietare la serata di venerdì 14 febbraio saranno gli Arakne Mediterranea, lo storico gruppo di musica popolare pugliese che ci condurrà in un pellegrinaggio del cuore tra le tradizioni e la cultura del Salento. Nella mattinata di sabato 15 febbraio ci accompagnerà nei sentieri della Sacra Scrittura la biblista Antonella Anghinoni e, nel pomeriggio, proveremo a rivivere l’attualità di quell’apostolato che portò don Giovanni Merlini a farsi compagno perfino di coloro che la società vedeva come soggetti pericolosi, fino a convertirli e a tirar fuori il meglio di loro. Ci aiuterà in questo la bellissima testimonianza di vita di Zef Karaci, ex detenuto la cui vita è cambiata a seguito dell’incontro con la luminosa e quotidiana testimonianza di don Roberto Malgesini. Chiuderemo la mattina di domenica 16 febbraio lasciandoci stupire dal racconto della famiglia Cefalo, testimone di quell’evento di speranza che è stato il miracolo che ha condotto don Giovanni Merlini agli onori degli altari. Don Benedetto Labate, direttore della Provincia Italiana dei Missionari del Preziosissimo Sangue, presiederà la messa conclusiva del Convegno, nella quale i giovani attendono con gioia di accogliere tra di loro le reliquie del nostro beato. “Cento misure e un taglio” soleva ripetere il beato don Giovanni Merlini, e noi, insieme a lui, vorremmo aggiungere anche “nuove prospettive”, che ci aprono a Gesù, speranza che, come un’àncora salda non delude mai!». 

Come ormai da tradizione del Convegno non mancherà l’esperienza del Talent Award, dove la condivisione tra ragazzi provenienti da diverse parti d’Italia li spingerà a collaborare intorno ad una tematica, per esprimere quanto le testimonianze degli ospiti hanno suscitato nel loro cuore in maniera innovativa e creativa. Una nota di merito, che dona un tocco tutto speciale all’incontro, sarà la partecipazione dell’Unione Sanguis Christi Music, il progetto di evangelizzazione musicale coordinato da don Francesco Cardarelli, che arricchirà i vari momenti di preghiera del Convegno. 

Roma, 12/02/2025 

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Fortezza Est 13-15 febbraio: la compagnia “I Cani Sciolti” in scena con “Amara Terra” un album fotografico della nostra Italia attraverso storie, ricordi, pezzi di vita di terre ed epoche diverse.

Amara Terra

testo e regia Luca Pastore 

con Miriam MessinaMartina CaronnaLudovica AvetraniClaudio Filardi

musiche e suoni Mattia Yuri Messina

una produzione I Cani Sciolti

FORTEZZA EST

13- 14- 15 febbraio 2025 | h. 20:30

Sul palco di Fortezza Est dal 13 al 15 febbraio la compagnia “I Cani Sciolti” in scena con “Amara Terra” un lavoro che attraverso il racconto di varie storie, ricordi, pezzi di vita di terre ed epoche diverse, restituisce un album fotografico della nostra Italia che raccoglie e conserva grandi e i piccoli eventi che la vita propone ed impone.

Un coro di voci. Piccole storie di solitudini vissute e raccontate dai loro protagonisti, esperienze di vita totalizzanti per ciascuno di loro, in cui si intrecciano gioie intime e fragili, dolore della perdita, rassegnazione, orgoglio, candore. Un coro di voci di provenienza diversa, sia geografica che sociale e culturale, dove ciascun corifeo affronta il ricordo della sua storia privata mostrandone i colori, restituendone la dignità che merita. Una condivisione nella quale ritrovare qualcosa della propria storia, della propria famiglia, di una cultura tutta nostra che fa parte di un’epoca da foto sbiadite, vestiti della domenica, lettere, semplicità.

Lo spazio viene usato nella sua forma più spoglia: pochi oggetti e alcuni costumi che nella girandola della scena si trasformano diventando auto, casa, massi e spiagge. Suoni e luci disegnano ombre e chiaroscuri tipici della nostra penisola; gli stessi che si possono trovare entrando in casa di una nonna o passeggiando per uno dei nostri borghi.

Amara Terra” nasce da un bisogno, una necessità: capire e raccontare cosa c’è stato dentro di noi e prima di noi, per non ripercorrere gli stessi errori o sbagli. In scena donne, uomini, padri, madri, sorelle e fratelli per evocare storie intime in grado di condurre ogni singolo spettatore a ricucire un ricordo, un’emozione, una sensazione che ogni giorno lentamente tendiamo a dimenticare.

Selezionato al Fringe Festival Roma 2023
Vincitore Premio Special Off Roma Fringe Festival 2023

Amara Terra

13-14-15 febbraio 2025 ore 20:30

Fortezza Est Stagione Teatrale 2024/25

SIAMO ARGENTO VIVO – Mutevoli, inquieti, imprevedibili

via Francesco Laparelli, 62 Roma – Tor Pignattara

Orario Spettacoli giov- ven-sab ore 20:30

biglietto unico 12.00€

www.fortezzaest.com

info e prenotazioni mail prenotazionifortezzaest@gmail.com

| whatsapp 329.8027943| 349.4356219

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Cosentino (AVS): Pomezia, vili e indegni gli attacchi a Ilaria Salis, sporgeremo denuncia

Sui muri di Torvaianica sono apparse scritte offensive ai danni della Eurodeputata AVS Ilaria Salis. Un atto vile e vergognoso che molto rivela di chi lo ha compiuto, nascosto dietro l’anonimato nell’offendere la dignità di un soggetto politico. Ilaria Salis, attivista per il diritto alla casa, sempre al fianco dei più deboli,  ha subito un trattamento indegno per accuse che non hanno trovato fondamento e che rivelano l’iniquità di un sistema giudiziario quale quello ungherese, svelando il volto di un paese pronto a calpestare diritti civili, sociali e politici. Atti come questo sono il segno di un clima politico sempre più violento e preoccupante. Occorre reagire con fermezza al loro dilagare. Sinistra Italiana esprime dunque piena solidarietà a Ilaria Salis e annuncia azioni legali contro gli autore di questo gesto ignobile.

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Sandro Di Stefano al Festival di Berlino 2025 con la colonna sonora di “Cadet”: un’innovativa fusione di musica e cinema

Sandro Di Stefano al Festival di Berlino 2025 con la colonna sonora di “Cadet”: un’innovativa fusione di musica e cinema  

Il film diretto dal regista Adilkhan Yerzhanov e selezionato in concorso alla 75ª edizione della Berlinale. 

Sandro Di Stefano

 Roma, 6 febbraio 2025 – Sandro Di Stefano, compositore e direttore d’orchestra italiano, è uno degli artisti protagonisti della 75ª edizione del Festival di Berlino 2025. Di Stefano ha firmato la colonna sonora del film “Cadet”, diretto dal regista asiatico Adilkhan Yerzhanov, selezionato in concorso per la prestigiosa kermesse cinematografica.  Il film, acclamato dalla critica internazionale e già premiato a Cannes e alla Mostra del Cinema di Venezia, racconta la storia di un’accademia militare, dove una tragica serie di delitti porta alla luce un intreccio di tensione e introspezione. Con il suo approccio innovativo e visivamente potente, Cadet si distingue per la sua capacità di esplorare l’animo umano e il contesto istituzionale attraverso uno sguardo inquietante e affascinante. La musica di Sandro Di Stefano gioca un ruolo fondamentale nell’amplificare le atmosfere del film, con composizioni che fondono ricerca sonora e sensibilità artistica. Tra le tracce più distintive figura “Ultrem”, una composizione per sette voci. La scrittura contemporanea della traccia sfrutta la sovrapposizione di sette linee vocali della stessa voce “infant”, creando “un movimento spaziale durante l’ascolto che destabilizza l’orientamento emotigeno dello spettatore. Un elemento simbolico che rappresenta le anime dei cadetti nell’istituto”. 

Di Stefano ha lavorato su un concetto musicale innovativo, integrando la sinestesia tra suono, luce e colore delle scene. Grazie al prototipo “color recognition”, ideato dallo stesso compositore, ogni colore del film è tradotto in frequenze musicali corrispondenti, portando una nuova dimensione sensoriale alla narrazione cinematografica. 

Il film Cadet avrà la sua première europea il 18 febbraio 2025 alle 21:30 al Delphi Filmpalast di Berlino, e sarà proiettato in altre date del Festival, incluso il 19 febbraio alle 15:30 al Stage Bluemax Theater, il 22 febbraio alle 10:00 al Cubix 8, e il 23 febbraio alle 21:00 ancora al Delphi Filmpalast. 

Sandro Di Stefano, nato a Ceccano nel 1969, è un compositore con oltre 90 colonne sonore all’attivo, collaborando con registi internazionali di fama. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Chioma di Berenice (2016) e il Premio al Polish Film Festival (2017), Premio della Critica dell’Academy Kazaka (2021) ed è membro ufficiale dell’European Film Academy e dell’Academy Polacca “Orly”. Attualmente insegna composizione per la musica applicata alle immagini al Conservatorio Santa Cecilia di Roma. 

 “Da anni inseguo la Berlinale, perché questo è il luogo dove si celebra l’avanguardia, dove si detta la linea – afferma Di Stefano – È raro oggi che il cinema incontri la sperimentazione musicale, e Cadet è proprio questo: un incontro tra cinema e musica dove il fil rouge è l’avanguardia senza stereotipi. Sono certo che tutto questo emergerà dalla visione del film”.  

Con la sua partecipazione alla Berlinale 2025, Sandro Di Stefano conferma il suo ruolo di pioniere nella ricerca musicale applicata al cinema, portando un contributo artistico che si inserisce perfettamente nell’atmosfera sperimentale e innovativa che caratterizza il Festival di Berlino. 

La colonna sonora di Cadet è disponibile in tutti i principali music store online, inclusi YouTube e le piattaforme di streaming globale. 

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A Fortezza Est dal 6 all’8 febbraio “Un giorno diverso” scritto e diretto da Domenico De Meo: in scena il percorso emotivo di un uomo e una donna per ritrovare se stessi e la loro libertà.

Un giorno diverso

Drammaturgia e regia Domenico De Meo

con Francesca FlorioDiego Giangrasso

Musiche Martina De Santis

Video Addis Rossi

Scene Ariele Amodio

Costumi Simòne Gadì

Disegno luci Javer Delle Monache

Grafiche Aurora Elisei

FORTEZZA EST

6 – 7 – 8 febbraio 2025 | h. 20:30

In scena a Fortezza Est dal 6 all’ 8 febbraio “Un giorno diverso” scritto e diretto da Domenico De Meo con in scena Francesca Florio e Diego Giangrasso protagonisti di uno spettacolo che racconta il percorso emotivo di un uomo e una donna per ritrovare se stessi e la loro libertà.

Uomo e Donna, nudi, si trascinano nel loro tempo: immutabile e vuoto. Da un’atmosfera irreale, oscura e ironica, si viene trascinati nelle vicende sempre più concrete, emotive e grottesche dell’esistenza.

Un piccolo appartamento freddo, spoglio. I secondi, i minuti, le ore, scorrono lenti e tutti uguali a se stessi. Uomo e Donna abitano lo spazio aspettando che qualcosa accada ed ecco che improvvisamente bussano alla porta: c’è un sacco. Sono obbligati ad agire. Nel sacco trovano solo vestiti; indossarli li costringe a intraprendere un viaggio nelle profondità del loro passato comune.

Viene così evocato Marco: fratello di Uomo nonché compagno di Donna, artista di successo, sempre altrove, impegnato in opere umanitarie in zone di guerra; con lui insorgono la solitudine, l’innamoramento, l’inadeguatezza, la disperazione. Il tempo avanza e inevitabilmente le loro vite. Uomo e Donna si scelgono come antidoto alla sofferenza ma, nel loro nido d’amore, vengono scoperti da Marco che in un atto impulsivo muore suicida.

Soffocati dai sensi di colpa, Uomo e Donna si flagellano fino allo sfinimento, raggiungendo il loro punto limite. È proprio da qui che provano a rialzarsi: liberandosi dei vestiti che puzzano di colpa, cercano la libertà. È facile, basta iniziare. Dimentica una cosa.” Qual è la libertà che nasce dalla negazione?

Un giorno diverso” è uno spettacolo in cui coesistono tanti interrogativi ai quali probabilmente non corrispondono delle risposte. L’auspicio è che dopo aver partecipato tutti insieme a “Un giorno diverso” ci si possa sentire meno soli.

Un giorno diverso

6 – 7 – 8 febbraio 2025 ore 20:30

Fortezza Est Stagione Teatrale 2024/25

SIAMO ARGENTO VIVO – Mutevoli, inquieti, imprevedibili

via Francesco Laparelli, 62 Roma – Tor Pignattara

Orario Spettacoli giov- ven-sab ore 20:30

biglietto unico 12.00€

www.fortezzaest.com

info e prenotazioni mail prenotazionifortezzaest@gmail.com

| whatsapp 329.8027943| 349.4356219

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NO alla intitolazione di spazi pubblici a Camillo Barany Hindard, fascista e camicia nera

I rigurgiti “neri” del passato sono e restano inaccettabili, in ogni loro manifestazione, soprattutto se espressi a livello istituzionale. Sinistra Italiana, non può che ribadire questo concetto, con profonda indignazione, in riferimento alla richiesta di intitolare una strada della Città di Latina a Camillo Barany Hindard, fascista e camicia nera che, tra l’altro, durante la vergognosa guerra d’Etiopia (1935), quale comandante della 18ª Compagnia “Littoria”, dopo aver partecipato alla marcia su Roma, si macchiò di crimini di guerra in occasione della vile battaglia dell’Amba Aradam, dove vennero usate le letali e atroci armi chimiche, per “gasare” i soldati etiopi. Il tentativo, già, purtroppo, in altre occasioni, andato in porto, con intitolazioni varie, di rivalutare le “gesta infami “di uomini del ventennio, va combattuto e respinto, con le armi della democrazia, facendo conoscere le atroci verità di cui, quegli uomini, sono stati protagonisti, insieme al loro “Capo”. La storia ha già fermamente condannato quei capitoli bui e neri e nessun revisionismo è possibile in merito. Ci uniamo alle parole dell’Anpi per chiedere al prefetto che venga bloccata sul nascere questa iniziativa che, purtroppo, rilancia Latina, e l’intera provincia, alla cronaca nazionale per fatti che non le rendono onore, che offuscano il faticoso percorso che, già da anni, la Città ha intrapreso, per un presente e un futuro che rivolgano il proprio sguardo al vivere civile e democratico, per scrollarsi di dosso un passato buio e pesante.

Federazione Provinciale Sinistra Italiana Latina

Circolo Sinistra Italiana Città di Latina

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Il firma copie di e con Chiara Panzini del nuovo libro giallo “Incidente sulla Kings Avenue. Le indagini della giovane detective Judith Lay” edito da Cultura e dintorni Editore alla libreria Feltrinelli di Viale Libia di Roma

I firma copie preziose occasioni di incontro e di confronto. Con Chiara Panzini alla libreria Feltrinelli di viale Libia di Roma per il firma copie del suo nuovo libro giallo edito da Cultura e dintorni Editore Incidente sulla Kings Avenue. Le indagini della giovane detective Judith Lay.. Grande partecipazione da parte di un pubblico molto attento e curioso. Oltre all’ultimo libro uscito c’erano anche le copie del primo e del secondo giallo con protagonista la giovane e brillante detective Judith Lay editi sempre da Cultura e dintorni Editore a comporre una trilogia da non perdere: Sotto anestesia. Indagine di una detective per caso e La testimone, Le indagini della giovane detective Judith Lay. Si replica sabato 8 febbraio a partire dalle 15,30 sempre alla libreria Feltrinelli di Viale Libia 186 di Roma. 

La scrittrice Chiara Panzini

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Cosentino (AVS): 2025 Anno della Memoria. Sinistra Italiana Lazio al fianco delle realtà che tutelano i valori dell’antifascismo

Contiguità pericolose, raduni nostalgici, un DDL sicurezza che soffoca diritti e spazi di libertà: il vento della destra soffia fortissimo, alimentato dal contesto internazionale che pare gonfiarsi di nazionalismo e ideologie antidemocratiche.

Per contrastare quest’onda nera e compattarsi in una ferrea resistenza, Sinistra Italiana Lazio ha eletto il 2025 ad Anno della Memoria e della lotta ai fascismi. Dodici mesi di manifestazioni e iniziative a fianco di realtà partitiche, associazioni e movimenti che vorranno opporsi a questa Destra insieme a noi nel segno dei valori della nostra Costituzione.

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La recensione al nuovo libro giallo di Chiara Panzini “Incidente sulla Kings Avenue. Le indagini della giovane detective Judith Lay” edito per i tipi di Cultura e dintorni Editore

Terzo capitolo della serie di libri gialli della collana Brividi&Suspense di Cultura e dintorni Editore dedicati alle indagini della giovane detective Judith Lay la brillante protagonista nata dalla fantasia e dalla penna della scrittrice romana Chiara Panzini.  I primi due libri, Sotto anestesia. Indagine di una detective per caso e La testimone. Le indagini della giovane detective Judith Lay, pubblicati rispettivamente nel 2017 e nel 2021, disegnano già a tutto tondo contorni e caratteristiche ben definiti destinati a rimanere indelebili nella mente come nell’immaginario dei lettori. Indissolubilmente legata per averci vissuto e fatalmente attratta dal mondo anglosassone con echi d’oltreoceano, Chiara Panzini, ambientando dunque tutti i suoi romanzi gialli nel Regno Unito e utilizzando la narrativa in prima persona, particolare che ancor più potrebbe far pensare alla protagonista come al suo alter ego, dà vita al personaggio principale caratterizzandolo sia fisicamente che psicologicamente: una giovane donna dei nostri tempi indipendente, determinata e volitiva e, insieme, molto sensibile con le sue fragilità e insicurezze, tutte caratteristiche che, nel renderla umana, umanissima, non possono non generare empatia e simpatia nei lettori anche i più disattenti. Denominatori comuni delle sue opere, che vanno sottolineati ed evidenziati, una tensione morale, etica non moralistica e una scrittura piana ricca di dialoghi e caratterizzazioni dei personaggi.  Se dunque, come un valore aggiunto, al di là di facili quanto banali generalizzazioni, Incidente sulla Kings Avenue è un romanzo declinato al femminile, per la compresenza dell’autrice e della protagonista, forti sono qui gli echi come i richiami e i rimandi alla tradizione classica della narrativa gialla da Agatha Christie a Edgar Allan Poe con la presenza del colpevole, vale a dire dell’assassino, dell’antagonista dunque del romanzo, della vittima e, naturalmente, dell’investigatore. C’è poi, come appunto nella migliore tradizione del genere, dal personaggio della Signora Fletcher a Miss Marple a Hercule Poirot, l’annosa dicotomia tra l’investigatore, la detective in questo caso, che se nel primo romanzo della Panzini era “per caso” in questo terzo libro lavora per un’agenzia investigativa, e l’ispettore di polizia non in grado, come nei succitati casi di celebri figure immaginarie, di risolvere da solo il caso. In questo schema e con queste premesse opera Chiara Panzini che nel suo armamentario ha una notevole verve immaginativa, che le consente di concepire plot, situazioni e moventi di assoluta originalità, come in Incidente sulla Kings Avenue, e un particolare e originale dinamismo che riesce a imprimere alla sua scrittura con rocamboleschi colpi di scena, ricorso a false piste e continue individuazioni, quasi fino all’ultima pagina, di falsi colpevoli. È proprio la particolarità del plot, tutto da scoprire e da non spoilerare in questa sede, che dà origine al titolo di questo nuovo libro giallo di Chiara Panzini il maggior indizio del suo talento cui auspichiamo un futuro roseo ricco di successi e grandi soddisfazioni.  

                                                                                                                       Luca Carbonara 

 

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“Guido Rossa alpinista e fotografo”. Per non dimenticare

“Domani, alle ore 17, presso la sede della Filt Cgil di Roma e del Lazio, piazza Vittorio 113 (III piano), si terrà l’iniziativa ‘Guido Rossa alpinista fotografo’ promossa dalla Slc Cgil di Roma e del Lazio. Un’occasione per ricordare il sindacalista, operaio dell’Italisider, comunista, delegato della Cgil, ucciso dalle Brigate Rosse il 24 gennaio 1979, focalizzandosi sulla sua dimensione più umana e artistica come appassionato di natura e montagna. Interverranno Diana Agostinello, segretaria della Cgil di Roma e del Lazio, Stefano Ardito, scrittore, Sara D’Agati, fondatrice di Roma Diffusa, Simone Menichetti, presidente Uisp Roma, Ilaria Romeo, responsabile dell’Archivio Storico Cgil e Paolo Terrizzi, responsabile della società di mutuo soccorso “Guido Rossa’”.

Così, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio.

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