Il linguaggio dei giardini. Da Satoyama all’antica Roma per la cura.

Da Satoyama all’antica Roma per la cura

Come Roma e Giappone coltivano il legame umano con la natura negli spazi verdi e nel
giardino delle storie
Venerdì 27 giugno 2025, alle ore 17:00 presso l’Università Roma Tre – Aula D, si terrà un incontro unico nel suo genere: Il Linguaggio dei Giardini. Un dialogo poetico, scientifico e interculturale che intreccia botanica, architettura del paesaggio, spiritualità e narrazione per esplorare il giardino come luogo di cura, memoria e rigenerazione. Organizzato da Culture del Mondo, in collaborazione con l’associazione Cenacolo38,
l’evento riunisce figure autorevoli provenienti da diversi ambiti – accademico, progettuale, narrativo e ambientale – per riflettere su come le pratiche del giardino, dall’antica Roma al Giappone contemporaneo, possano ancora oggi ispirare connessione, consapevolezza e benessere.
I relatori:
Prof.ssa Giulia Caneva
Botanica e docente all’Università Roma Tre, studia il ruolo della vegetazione nella
conservazione del patrimonio storico. Le sue ricerche sull’ecologia urbana rivelano come le
piante raccontino la memoria profonda dei luoghi.
Dr. Kentaro Aoki
Ecogiardiniere e promotore del Satoyama, propone una visione giapponese olistica del giardino come estensione della vita. Con un’esperienza internazionale in ambito ONU e FAO, porta un modello dove biodiversità e benessere umano si intrecciano.
Bernard Anson
Narratore e fondatore di Stories in Place, crea esperienze immersive dove paesaggio e mito si fondono. I suoi “giardini di storie”, come quello di Villa Silj, fanno dialogare simbolismo antico e desideri moderni di radicamento.
Silvia Cioli
Architetta e fondatrice di Hortus Urbis nel Parco Regionale dell’Appia Antica, coltiva interesse per la rigenerazione di angoli dimenticati di Roma in ecosistemi vivi. Il suo lavoro intreccia architettura, partecipazione civica e tradizione botanica romana.
Antonio Canu
Esperto in gestione di aree protette, è stato per oltre 30 anni responsabile delle Oasi del WWF. Membro delle commissioni internazionali IUCN, è anche giornalista e scrittore per testate come National Geographic Italia e autore di numerosi volumi, tra cui Lettera a mia famiglia sulla Terra (Einaudi) e Roma Selvatica (Laterza). Attualmente è presidente di WWF Travel.
Un invito alla riflessione
Il Linguaggio dei Giardini non è un evento tecnico. È un’esperienza sensoriale e simbolica,
aperta a chi desidera interrogarsi sul potere trasformativo del verde. In un’epoca segnata da crisi ambientali e isolamento sociale, il giardino diventa uno spazio possibile per riconnettersi – con la terra, con gli altri, con sé stessi.

Università Roma Tre – Aula D
Lungotevere Dante, 376 – Roma
Venerdì 27 Giugno 2025 – ore 17:00
Ingresso libero fino a esaurimento posti, o con prenotazione:
https://tinyurl.com/satoyamaroma
Contatti stampa e info:
info@culturedelmondo.org
www.culturedelmondo.org
www.facebook.com/culturedelmondoroma
Organizzato da Culture del Mondo
In collaborazione con Associazione Cenacolo38

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Il Giubileo del Preziosissimo Sangue Lunedì 30 giugno la veglia di preghiera a San Giovanni in Laterano e martedì 1° luglio la messa nella Basilica di San Pietro

Lunedì 30 giugno e martedì 1° luglio si terrà a Roma il Giubileo delle famiglie religiose e dei movimenti laicali del Preziosissimo Sangue. Lunedì 30 giugno, alle ore 18:00, si svolgerà la veglia di preghiera internazionale presso la Basilica di San Giovanni in Laterano. A presiedere sarà il cardinale Baldassare Reina, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma. Martedì 1° luglio, inizio del mese dedicato al Preziosissimo Sangue, i pellegrini giunti da ogni parte del mondo si ritroveranno alle ore 10:00 nella Basilica di San Pietro per la Celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Luis Antonio Tagle, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. Ad animare la Celebrazione saranno il coro e l’orchestra della Diocesi di Roma, diretti da mons. Marco Frisina. «In occasione del Giubileo dal titolo “Pellegrini di Speranza” – afferma don Emanuele Lupi, Moderatore Generale della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue – il 1° luglio la famiglia del Sangue di Cristo si riunisce a San Pietro, in Vaticano, per attraversare in modo peregrinante la Porta Santa, ma anche per celebrare l’Eucaristia. È un’Eucaristia particolare perché viene celebrata il giorno in cui festeggiamo, come famiglia del Sangue di Cristo, la solennità del Preziosissimo Sangue. Il “Cristo pellegrino”, l’inviato del Padre, è Colui che viene a portarci la salvezza e in questo Suo pellegrinaggio sulla terra, prima di ascendere per tornare al Padre, passa attraverso l’esperienza della crocifissione e quindi della donazione del sangue. La festa del Preziosissimo Sangue in questo anno giubilare è per noi motivo di particolare solennità, perché il Sangue di Cristo è fonte di speranza e forza nel nostro cammino quotidiano! Tra l’altro, all’inizio dell’anno giubilare, abbiamo festeggiato la beatificazione di don Giovanni Merlini, discepolo di San Gaspare del Bufalo, nostro fondatore, definito da San Giovanni XXIII “il più grande Apostolo del Preziosissimo Sangue”. Ecco che il nostro camminare verso San Giovanni in Laterano e verso San Pietro non vuole essere un camminare tipico dei turisti che guardano solo le opere d’arte, ma vogliamo vivere questo appuntamento come pellegrini che desiderano tornare a casa con una maggiore santità. Speriamo che gli appuntamenti che vivremo possano rafforzarci nella nostra fede e che noi, come famiglia del Sangue di Cristo, possiamo continuare ad essere nel mondo testimoni di questo grande amore che il Signore ci ha donato nell’offerta della Sua vita».

MODALITÀ DI ACCREDITAMENTO
I giornalisti e gli operatori media che intendono partecipare, devono inviare richiesta, entro 24 ore dall’evento, inviando una email all’indirizzo accreditamenti@salastampa.va. Se non già in possesso di accredito ORDINARIO presso la Sala Stampa della Santa Sede, indicare la testata, la funzione eallegare copia del documento d’identità.
Roma, 24/06/2025

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Le Forme del Jazz a Venire: dal 26 settembre a Ravenna

Ravenna,

26-27 settembre, 3-4 ottobre 2025

Nasce a Ravenna una nuova manifestazione musicale, “Le forme del jazz a venire”, organizzata da Jazz Network ETS con il sostegno del Ministero della Cultura e di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”, dedicato alla valorizzazione degli artisti under 35. L’iniziativa, che si svolgerà nell’arco di due fine settimana (26-27 settembre e 3-4 ottobre) porterà sotto i riflettori formazioni jazzistiche emergenti che hanno le carte in regola per accedere a uno status professionale elevato.

“Le forme del jazz a venire” accentuerà particolarmente l’elemento giovanile: l’età media degli artisti coinvolti (esecutori e per la maggioranza anche compositori) è infatti di 25 anni. A rimarcare il ruolo fondamentale dell’elemento anagrafico è anche la location che ospiterà i concerti (tutti a ingresso gratuito): il Cisim di Lido Adriano, col suo valore aggiunto di centro di aggregazione giovanile.

Anais Drago Trio

Il trio di Edoardo FerriFederico Campanello e Fabrizio Doberti, il progetto “Relevé” di Anaïs Drago, il Not to Mention Trio e Lorenzo Simoni Quartet e dimostreranno come il jazz contemporaneo non segua più una logica di costante progresso lineare (come ai tempi in cui Ornette Coleman registrava il disco The Shape of Jazz to Come, che chiaramente ispira il nome della rassegna) bensì si muova in una pluralità di direzioni, nutrendosi delle più disparate tradizioni musicali, oltre che di quella strettamente jazzistica. Non più “la forma” ma “le forme del jazz a venire”.

Edoardo Ferri – Federico Campanello – Fabrizio Doberti

Il chitarrista Edoardo Ferri, il contrabbassista Federico Campanello e il batterista Fabrizio Doberti saranno i protagonisti dell’esordio di “Le forme del jazz a venire”, venerdì 26 settembre. Il materiale originale del trio e le improvvisazioni collettive si integrano con spunti compositivi derivanti dal jazz classico e contemporaneo, dalla musica europea, dal rock. L’unità stilistica è raggiunta grazie alla vivace interazione fra le personalità di tre musicisti che vanno annoverati fra i più brillanti giovani della scena jazzistica italiana.

Anais-Drago

Si prosegue sabato 27 settembre con la violinista Anaïs Drago, alla guida di un trio con il clarinettista Federico Calcagno e il batterista e percussionista Max Trabucco. La formazione, fresca di debutto discografico (il live Relevé), traduce in musica gli spunti estetici di artisti e autori quali Paul Klee, Umberto Boccioni e Alejandro Jodorowsky, utilizzando il vocabolario del jazz classico e d’avanguardia nonché della musica classico-contemporanea. A saldare questi ingredienti c’è un sapiente uso dell’improvvisazione, che si manifesta in una sorta di gioco di citazioni impazzite. Vincitrice del Top Jazz 2021 come miglior nuovo talento, Anaïs Drago firma un progetto multidisciplinare dai peculiari impasti sonori.

Il secondo fine settimana di “Le forme del jazz a venire” si aprirà, venerdì 3 ottobre, con l’esibizione del Not to Mention Trio, formazione romagnola che unisce i talenti del pianista e tastierista Marco Pierfederici, del bassista elettrico Vito Bassi e del batterista Mattia Zoli. La band lavora sulle formule ben collaudate del jazz moderno, proiettate in una dimensione attuale e giocosa, esibendo una curiosità che va ben oltre il jazz: le loro scalette si aprono al funk e alla fusion e si completano anche con classici del repertorio internazionale.

Per la serata conclusiva, sabato 4 ottobre, è atteso il quartetto di Lorenzo Simoni. Sebbene ancora giovanissimo, il sassofonista toscano vanta già numerose affermazioni in concorsi nazionali e internazionali, alcune delle quali proprio con la formazione che porterà a Ravenna. In essa Simoni ha riunito musicisti coi quali già suonava separatamente da anni. La band è nata quindi già con una solida intesa, per affrontare un repertorio di composizioni originali del leader.

PROGRAMMA

Venerdì 26 settembre

Ravenna, Cisim di Lido Adriano, ore 21:30

FERRI / CAMPANELLO / DOBERTI TRIO

Edoardo Ferri – chitarra, composizione; Federico Campanello – contrabbasso; Fabrizio Doberti – batteria, composizione

Sabato 27 settembre

Ravenna, Cisim di Lido Adriano, ore 21:30

ANAIS DRAGO “Relevé”

Anais Drago – violino, elettronica, composizione; Federico Calcagno – clarinetto, clarinetto basso; Max Trabucco – batteria, percussioni

Venerdì 3 ottobre

Ravenna, Cisim di Lido Adriano, ore 21:30

NOT TO MENTION TRIO

Marco Pierfederici – pianoforte, tastiere, composizione; Vito Bassi – basso elettrico, composizione; Mattia Zoli – batteria, composizione

Sabato 4 ottobre

Ravenna, Cisim di Lido Adriano, ore 21:30

LORENZO SIMONI QUARTET

Lorenzo Simoni – sax alto, composizione; Guglielmo Santimone – pianoforte; Giulio Scianatico – contrabbasso; Simone Brilli – batteria

Informazioni

Jazz Network, tel. 0544 405666, e-mail: info@jazznetwork.it,

website: www.jazznetwork.it

Cisim: Viale G. Parini 48, Lido Adriano (Ravenna).

Ufficio Stampa

Daniele Cecchini

tel. 348 2350217, e-mail: dancecchini@hotmail.com

Direzione Artistica

Sandra Costantini

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Roma, Lunedì 23 giugno – Aut autori per Angelo Longoni: gli autori ricordano il regista scrittore allo spazio Extralibera di Roma

per ANGELO LONGONI

AUT-AUTORI e il CENDIC

LUNEDI, 23 giugno, ore 18.30

presso la sede EXTRALIBERA – via STAMIRA 5, in Roma

MARIA LETIZIA COMPATANGELO (Presidente CENDIC) e ALESSANDRO TRIGONA (coordinatore AUT-AUTORI) presentano il PREMIO CENDIC e il PREMIO AUTORI edizioni 2025, riconoscimenti entrambi dedicati quest’anno al regista, drammaturgo, scrittore milanese recentemente scomparso.

L’evento sarà occasione per rivivere, attraverso testimonianze, lettura di brani, proiezioni di materiali video, alcuni momenti significativi dell’intensa attività di ANGELO LONGONI, un autore in grado di spaziare dal teatro al cinema, alla televisione, alla narrativa, passando attraverso la didattica in diretto rapporto con le giovani e i giovani che gli sono stati allievi.

All’evento, curato con ELEONORA IVONE, interverranno gli artisti e amici FRANCESCO SICILIANO, Presidente del Teatro di Roma, GIORGIO BORGHETTI, GAIA DE LAURENTIIS, MARCANTONIO LUCIDI, EMANUELA ROSSI. Intervento filmato di BLAS ROCA REY.

Le iniziative sono realizzate con il Fondo per il diritto di prestito pubblico nella categoria “autori di videogrammi”

Ufficio Stampa e Promozione

Raffaella Spizzichino +39 338 8800199 – r.spizzichino@nowpress.net

Carlo Dutto + 39 348 0646089 – carlodutto2@hotmail.it

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Sinistra Italiana in piazza contro il riarmo. Insieme per dire NO alla guerra!

Nel solco delle mobilitazioni per la pace, il disarmo e contro le guerre, aderiamo con convinzione e saremo in piazza domani, 21 giugno, per la manifestazione nazionale contro guerra, riarmo, genocidio e autoritarismo promossa dalle realtà aderenti a StopRearmEurope. Esserci significa dare un segno concreto di partecipazione e attivismo. Gridare il proprio no alla guerra, al massacro in atto in Palestina, far sentire la propria voce contro ogni tentativo di normalizzare il conflitto e per chiedere all’Europa di non essere complice del governo del criminale Netanyahu. La guerra non può e non deve essere la soluzione. Noi siamo contrari al piano di riarmo europeo e cogliamo questa occasione per ribadirlo insieme alle realtà che lottano per la pace e la solidarietà tra i popoli.

È un grave errore dividersi su un tema così essenziale e non convergere in un’unica piazza. Ora è il momento di agire insieme.

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Civitavecchia teatro di veti leghisti sulla Scuola

Entrare a gamba tesa in una scuola primaria di Civitavecchia per strumentalizzare un’attività didattica, agitando lo spettro dell’Islamismo”, è l’ultima squallida operazione dei rappresentanti della Lega, il consigliere comunale Antonio Giammusso e l’europarlamentare leghista Silvia Sardone.

Una campagna mediatica di speculazione politica contro un laboratorio artistico interreligioso proposto a bambine e bambini nell’ambito di un programma d’insegnamento, conosciuto ed approvato dalla stessa diocesi di Civitavecchia-Tarquinia.

L’obiettivo dell’insegnante era quello di trovare punti di convergenza tra le religioni e la rappresentazione dell’immagine dell’Arcangelo Gabriele che legge il Corano ne era un esempio. La Lega ha evidentemente maggiore dimestichezza con i riti pagani alle foci del Po, e sfugge ai suoi rappresentanti che l’Arcangelo Gabriele rappresenti proprio il messaggero di Dio in entrambi le religioni, nel cristianesimo e nell’Islam.

La circostanza potrebbe essere risibile se non nascondesse ben altro.

Uno degli obiettivi che intende perseguire questo Governo è quello di limitare la libertà di insegnamento e con essa la stessa autonomia scolastica, per arrivare ad una scuola irregimentata, gestita centralmente senza alcun riconoscimento del valore che ha sempre dimostrato di avere.

Attraverso la scuola si vuole arrivare ad una società ripiegata su sé stessa, in grado di celebrare l’Occidente, esaltare i pregiudizi verso chi ha diverse radici culturali, linguistiche e religiose, ignorare così le emergenze educative che un mondo globalizzato, complesso e multiculturale ci impone ogni giorno.

I fatti di Civitavecchia e la reazione che hanno attivato sono una dimostrazione e riproducono quella chiusura ideologica della destra al Governo che nega l’esistenza di un’Italia che vuole esprimersi attraverso storie diverse.

Sinistra Italiana Lazio, solidale con quell’insegnante, vuole ben altro: una scuola che aiuti gli studenti ad affrontare consapevolmente le sfide di un mondo sempre più interconnesso, per sviluppare competenze di cittadinanza globale affinché TUTTE e TUTTI si sentino parte integrante di una comunità scolastica, indipendentemente dalla loro origine etnica, religiosa o culturale.

Una scuola che non ha niente a che vedere con quella che vuole il Governo, proiettata verso un passato che parla solo di intolleranze e discriminazioni.

SINISTRA ITALIANA LAZIO

Danilo Cosentino – Segretario regionale

Susanna Crostella- Responsabile Scuola

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Filming Italy. Il cinema incontra l’arte. Un percorso tra film e luoghi esclusivi con Lola Ponce, James Franco, Fran Drescher, Darko Perić

Filming Italy. Il cinema incontra l’arte. Un percorso tra film e luoghi esclusivi con Lola Ponce, James Franco, Fran Drescher, Darko Perić

Si sono concluse a Rome le masterclass al Pronao del Pantheon e al Museo dell’Ara Pacis

NNel secondo appuntamento di Filming Italy: Il Cinema Incontra l’arte gli ospiti Fran DrescherDarko PerićIlenia Pastorelli hanno raccontato – presso la location esclusiva del Pronao del Pantheon – come il cinema si nutra delle bellezze dell’arte, e le amplifichi facendole conoscere al vasto pubblico.

Fran Drescher, nota protagonista della sitcom La tata, presidente di Sag-Aftra, attrice e regista ha ripercorso la sua carriera. Ilenia Pastorelli, protagonista di Lo chiamavano Jeeg Robot, ha raccontato quali fossero le sue fonti d’ispirazione ; Melissa Roxburgh, tra i protagonisti della serie Manifest, ha evidenziato come la bellezza dell’arte riesca a riversarsi anche nell’audiovisivo. Darko Perić, interprete della serie televisiva La casa di carta, ha evidenziato come il suo passaggio dagli studi i veterinaria alla recitazione sia più normale di quanto possa sembrare: si cimenterà infatti nella produzione di una serie di documentari proprio sulle specie marine. Il 16 giugno James Francoattore del recente film Hey Joe, e Matteo Paolillo – interprete della serie Mare fuori – hanno raccontato come l’esperienza del viaggio nell’arte di Roma sia “incredibile”, e come il cinema possa beneficiarne, penetrando nei vicoli storici, monumenti e musei. Yvonne Sciò  ha raccontato come la sua carriera abbia saputo sempre reinventarsi: “Ho lavorato spesso negli Stati Uniti, perché mi piacere sempre innovare, tanto che sono regista di tre documentari”. Lola Ponce ha illuminato su aneddoti della sua esperienza nel musical Notre Dame de Paris: “Il pubblico ha subito sentito che c’era empatia tra ciò che si rappresentava e se stesso. Poi è ambientato a Notre Dame, un capolavoro dell’arte”.

L’evento sigla il connubio tra il cinema e Roma. Organizzato da Associazione Agnus Dei di Tiziana Rocca in collaborazione con la Direzione Musei Statali della Città di Roma diretta dalla Dott.ssa Mariastella Margozzi e la direttrice del Pantheon l’arch. Gabriella Musto, fa interagire i personaggi del piccolo e grande schermo con l’arte e i beni culturali, artistici e archeologici.

Tra Roma e il cinema, l’idillio dura da decenni, penetra nei vicoli storici, monumenti e musei. Il cinema ha aumentato la fama di Roma, mostrando in un numero indefinito di pellicole gli angoli unici e meravigliosi della capitale. Gli stessi luoghi hanno amplificato la loro bellezza,

divenendo il simbolo stesso del film. Basti pensare a “La Dolce Vita”, con Anita Ekberg che incita Marcello Mastroianni a entrare nell’acqua della Fontana di Trevi. Le iconiche immagini de “La Grande Bellezza”, film vincitore dell’Oscar, hanno suggestionato lo spettatore portandolo a passeggiare per Roma di notte.

“Sono convinta che se l’arte ispira il cinema, anche il cinema si si avvicina all’arte. Così apriremo le porte di due dei siti storici e museali più rappresentativi di Roma, il Pantheon e l’Ara Pacis, per un evento assolutamente inedito e unico nel suo genere, in cui il pubblico avrà per la prima volta l’occasione di partecipare a dibattiti con esperti di cinema, star internazionali e italiane, all’interno di monumenti mozzafiato”, dichiara Tiziana Rocca, General Director del Filming Italy.

Anche in questa edizione c’è la possibilità di seguire le masterclass anche sul metaverso, grazie a Decentraland Foundation: “Un modo per avvicinare i giovani alle bellezze dell’arte e del cinema” sottolinea Rocca.

Il Pantheon e l’Ara Pacis siglano proprio questo connubio. Accolgono la bellezza di una comunicazione con il pubblico e i pellegrini mediata anche dalle più differenti espressioni dell’arte, in una tensione costante verso la conoscenza. I due siti accolgono nei loro spazi un’originale forma di sperimentazione divulgativa della cultura cinematografica internazionale. Il cinema incontra l’arte è patrocinato dal MIC, Regione Lazio, Roma Capitale, ANEC, 100 autori

Agiscuola, Anica e CSC.

Info Agnus Deitizianaroccacomunicazione@gmail.com

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Guerre&Pace FILMFEST 2025 – Dal 21 AL 27 Luglio 2025 a Nettuno Lungometraggi, Docu, Corti, Libri sul tema della Guerra e della Pace

Guerre&Pace Filmfest 2025
XXIII edizione
                                                  Nettuno (Roma), 21/27 luglio 2025                                                                              Lungometraggi, documentari, corti e libri sul tema della guerra e della pace.


Si tiene a Nettuno (Roma) dal 21 al 27 luglio 2025 – a ingresso gratuito fino a esaurimento posti – la XXIII edizione del Guerre & Pace FilmFest, vetrina unica dedicata al cinema di guerra e di pace, organizzato dall’Associazione Seven, con la direzione artistica di Stefania Bianchi. Un festival caratterizzato da proiezioni di lungometraggidocumentaricortometraggi, ma anche presentazioni di libri, in collaborazione con le principali case editrici, per arricchire il contesto di intrattenimento e momenti di coinvolgimento e confronto tra i partecipanti.

Uno spazio sarà dedicato alla proiezione dei 6 cortometraggi selezionati da quelli ricevuti (oltre il 50% in più i lavori ricevuti rispetto alla scorsa edizione) per la quinta edizione del bando, per raccontare, con un linguaggio nuovo, gli scenari di guerra. Il miglior cortometraggio sarà premiato durante la serata finale. Tra i 7 lungometraggi presentati Comandante, con la regia di Edoardo De Angelis racconta la storia vera di Salvatore Todaro, comandante di sommergibili della Regia Marina che, durante la Seconda Guerra Mondiale, contravvenne agli ordini del suo comando per portare in salvo i 26 uomini che avevano provato ad affondarlo. Altro titolo in programma e Non dirmi che hai paura, diretto dalla tedesca-turca Yasemin Samdereli, tratto dal romanzo di Giuseppe Catozzella (Premio Strega Giovani 2014), incentrato sulla storia vera di Samia Yusuf Omar, che nel 2008, a soli 17 anni, rappresentò la Somalia ai Giochi Olimpici di Pechino, correndo senza velo.

Tra i libri che saranno presentati dall’autore: Il ragazzo che liberò Auschwitz di Roberto Genovesi (edito da Newton Compton Editori, 2025): un ragazzo che ha perso la famiglia. Una macchina fotografica al collo. La crudeltà dei campi di sterminio. Possono delle foto restituire l’orrore del nazismo? Il 27 gennaio 1945, Vady e la sua macchina fotografica entrano ad Auschwitz…

Il tema scelto per la selezione dei film di questa edizione è ‘Storie di Coraggio – sottolinea la direttrice artistica Stefania Bianchi – e non è solo un tributo a chi ha combattuto, a chi ha dovuto vivere l’orrore della guerra, ma un invito a riflettere sul valore della speranza. Perché il coraggio in guerra non è solo sopravvivere, ma anche resistere, proteggere e lottare per un domani migliore. Il pubblico avrà l’opportunità di abbracciare diverse narrazioni, ognuna capace di gettare uno sguardo penetrante sulla realtà. I film che proponiamo agiscono come finestre su mondi differenti, narrando piccole e grandi storie che attraversano confini e superano le barriere culturali”.

È sulle vite umane coinvolte nel dramma della guerra che il Guerre & Pace FilmFest vuole porre l’attenzione, offrendo una selezione di sette film che, pur differendo per natura, estetica e ambientazione, concorrono a offrire al pubblico un’immagine più chiara di questa realtà o, quantomeno, invitano a cercare di capire il motivo per cui la pace sembra essere un termine proibito in quell’angolo di terra.

La XXIII edizione di Guerre & Pace FilmFest ha il patrocinio del Ministero della Difesa, della Presidenza della Regione Lazio e del Comune di Nettuno.

Per maggiori informazioni:
Associazione Culturale Seven
organizzazione@guerreepacefilmfest.it
www.guerreepacefilmfest.it
www.facebook.com/guerreepacefilmfest
www.youtube.com/channel/UCKLa1EiAiDvbvqWjP1wndFg

https://instagram.com/guerreepacefilmfest?utm_medium=copy_link

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Cosentino (AVS): i ritardi nello screening del colon retto rivelano inadeguatezza di Rocca. La salute non ammette rinvii.

La Sanità nella Regione Lazio continua a fare acqua da tutte le parti. A Roma mancano le provette e nell’intero territorio regionale rallenta lo screening del colon retto, esame fondamentale per la prevenzione del cancro. Le farmacie, come dichiara il consigliere d’opposizione D’Amato che ha presentato un’interrogazione, stanno ricevendo comunicazioni in cui si chiede di bloccare il servizio per ritardi negli approvvigionamenti.
Il Presidente Rocca dichiara da mesi di aver implementato la spesa sanitaria ma mancano i posti letto, le liste d’attesa sono infinite, le persone sono costrette a rivolgersi al privato, altre a rimandare le cure. Anche stavolta la giunta si difende sponsorizzando un rafforzamento dello screening a partire da settembre, ma la salute delle persone non può aspettare. Cos’altro deve accadere prima che ci si renda conto del progressivo e graduale smantellamento della Sanità Pubblica?

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L’intelligenza artificiale sta inquinando più del binge-watching?

Nel dibattito globale sull’intelligenza artificiale, raramente si parla del suo impatto ambientale. Eppure, dietro i benefici promessi da questa tecnologia si nasconde un costo nascosto: quello energetico. Con l’esplosione dell’IA generativa, cresce anche il consumo di risorse, sollevando nuove domande su sostenibilità e responsabilità tecnologica.

L’impronta ambientale dell’IA è più pesante di quanto si pensi

Il crescente utilizzo dell’intelligenza artificiale non è privo di conseguenze per l’ambiente. I modelli linguistici di grandi dimensioni, come quelli impiegati nelle IA generative, richiedono enormi quantità di energia per essere addestrati e mantenuti in funzione. Addestrare un singolo modello avanzato, come GPT-3, ha generato circa 552 tonnellate di CO₂, un livello paragonabile alle emissioni annue di oltre 120 auto. E per i modelli più recenti, come GPT-4, i consumi stimati sono fino a 50 volte superiori.

A differenza di applicazioni più leggere, come l’invio di email o la navigazione web, l’IA richiede infrastrutture complesse e server ad alte prestazioni, spesso situati in data center che operano 24 ore su 24. Questi centri devono essere continuamente raffreddati per evitare surriscaldamenti, il che implica un ulteriore consumo energetico. Inoltre, la crescente domanda di servizi IA spinge all’espansione di queste strutture, aggravando ulteriormente il problema.

Molti utenti ignorano l’impatto ambientale delle loro interazioni con l’IA. Anche azioni semplici, come chiedere una risposta a un chatbot, comportano un costo energetico. Su scala globale, l’effetto si amplifica, rendendo urgente una maggiore trasparenza sul consumo digitale.

Per rendere più chiara la portata dell’impatto, ecco un confronto diretto tra varie attività digitali in termini di consumo energetico ed emissioni di CO₂:

L’IA consuma più di Netflix?

Un confronto spesso utilizzato per spiegare l’impatto ambientale dell’IA è quello con lo streaming video, un’attività digitale notoriamente energivora. Le piattaforme di streaming rappresentano oggi circa l’82% del traffico Internet e il 6% delle emissioni globali. Tuttavia, le analisi recenti mostrano che l’uso dell’IA generativa può, in certi contesti, superare il consumo energetico di servizi come Netflix o YouTube.

A differenza dello streaming, che impiega la rete per trasmettere contenuti già pronti, l’IA genera risposte in tempo reale. Questo processo comporta calcoli complessi, spesso eseguiti da centinaia di GPU simultaneamente. Una singola generazione di contenuto, come un’immagine creata da IA, può consumare l’equivalente di una ricarica completa di uno smartphone.

Per chiarire le differenze tra IA e streaming dal punto di vista tecnico ed energetico:

L’aspetto più allarmante è la velocità con cui si sta diffondendo l’uso dell’IA generativa, soprattutto nelle aziende e nei prodotti di largo consumo. Se da un lato lo streaming ha già intrapreso percorsi per ridurre le emissioni, dall’altro l’IA è ancora in una fase in cui l’ottimizzazione energetica non è sempre prioritaria.

Verso un’IA sostenibile: le sfide della transizione verde

Di fronte a questi scenari, la vera sfida è rendere sostenibile lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Alcune soluzioni sono già in corso, come il miglioramento dell’efficienza dei modelli e l’uso di energie rinnovabili per alimentare i data center. Tuttavia, è necessario che queste pratiche diventino la norma.

Le strategie principali includono:

  • Ottimizzare l’efficienza degli algoritmi;

  • Puntare su fonti rinnovabili per i data center;

  • Promuovere un uso più consapevole dell’IA.

Infine, serve un cambiamento culturale: l’impatto digitale va riconosciuto e ridotto, proprio come è stato fatto con l’inquinamento da plastica o trasporti. Solo così l’IA potrà evolvere in modo davvero sostenibile.

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/ia-inquina-piu-delle-serie-tv/

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